Ingredienti (per 4 persone)
• 500 g di spaghetti
• 200 g di guanciale
• 4 uova
• 30 g di pecorino romano grattugiato
• olio extra-vergine d’oliva
• sale q.b.
• pepe q.b.
Procedimento
Preparare la pentola dell’acqua per gli spaghetti, in modo da far bollire durante la preparazione
In una padella fate rosolare il guanciale dopo averlo tagliato a cubetti con l’olio extra-vergine d’oliva e dopo la rosolatura lasciate intiepidire.
In un contenitore sbattete le uova con il pecorino grattugiato, sale e pepe macinato fresco.
Cucinate gli spaghetti affinché siano al dente, scolateli, metteteli nella padella insieme al guanciale e amalgamate con il composto preparato a fiamma spenta.
Origini
La storia della pasta alla carbonara è tutt’ora incerta, visto che vi sono in giro svariate ipotesi contrastanti. Quello che ci racconta l’origine di questo piatto sono i ricettari, che sono l’unica cosa a cui possiamo affidarci.
L’origine risale all’incirca ai tempi della seconda guerra mondiale, dove i soldati americani arrivati alla frontiera italiana laziale, hanno scoperto la pasta cacio e uova abruzzese e, guardandosi attorno, anche il guanciale e la pancetta affumicata. Questo provoca un sentimento di nostalgia profonda per la loro casa, visto che questi sono gli stessi ingredienti della tipica colazione americana. Così, unendo tutti questi ingredienti, nasce la pasta alla carbonara e possiamo constatare che essa non è un’invenzione italiana, come comunemente si crede. I soldati tramandarono questa ricetta dagli Appennini alla città di Roma e di conseguenza venne tramandata di famiglia in famiglia, fino a diventare tradizione.
Il piatto è riconosciuto a tutti gli effetti come piatto tipico romano, anche perché racconta pienamente la vocazione della città, che è l’accoglienza.