Norme post COVID 19
Sommario
Misure da adottare per la riapertura delle aziende di ristorazione e di somministrazione.
Le aziende di ristorazione e di somministrazione sono identificate con il Codice Ateco 56-10-11
Secondo il protocollo condiviso tra il Governo e i Sindacati di categoria su COVID 19, in ambito di lavoro, le misure organizzative e igienico sanitarie, vanno integrate con le seguenti misure.
Misure da applicare
- rispetto distanziamento sociale ( almeno 1 metro);
- uso DPI ( mascherine*, guanti, maschere facciali, sovra scarpe, tute),* le mascherine devono rispettare la NORMA UNI EN 14683:2019 -ad uso medico;
- controllo temperatura corporea ( del personale, dei fornitori );
- riduzione degli addetti per evitare contatti interpersonali ravvicinati ad es. negli spogliatoi o nei locali di servizio;
- evitare ogni situazione di affollamento di ogni genere;
- mettere a disposizione dispenser di soluzioni idroalcoliche nei punti di accesso,uscita, passaggio per mani, disinfezione delle mani;
- effettuare attività di sanificazione straordinaria nei locali interni o aperti al pubblico, anche con spry che non necessitano di risciacquo e asciugatura;
Per la sicurezza della clientela, per ristoranti e bar
- limitare gli accessi;
- garantire una distanza di sicurezza tra le persone almeno di 1,5 metri;
- pannelli di plexiglas per garantire il distanziamento;
- menù, comande digitali;
- scanner totale all’ingresso ( termoscanner );
- disporre di tavoli a congrua distanza;
- anche le persone sedute a tavola, devono rispettare le distanze, sia frontalmente che sulla stessa linea ( a fianco );
- mettere a disposizione soluzioni disinfettanti e carta monouso per il lavaggio frequente delle mani;
- utilizzare tovaglie, tovaglioli e attrezzature monouso oppure disinfettare tavoli, sedie, banconi, maniglie, servizi igienici e tutte le superfici che possano venire in contatto con più persone;
- evitare i servizi a buffet o self service, sia di alimenti che di bevande. Prediligere le mono porzioni.
- Per la disinfezione i ristoranti e i bar, devono usare disinfettanti contenente alcol ( etanolo al 75% ) e cloro (candeggina 1% );
Linee giuda per le attività di FOOD DELIVERY (consegna a domicilio o ritiro, di cibi e prodotti alimentari )
Accordo tra AssoDelivery FIPE e Ministero Salute.
- Garantire al personale prodotti igienizzanti;
- mantenere la distanza interpersonale ( almeno 1 metro );
- individuare l’area destinata al ritiro del cibo. Devono essere aree separate dai locali destinati alla preparazione dei cibi.
- rispetto delle aree di preparazione dei cibi, delle procedure di pulizia e di igienizzazione straordinarie;
- anche il ritiro del cibo o la consegna, devono avvenire in tutta sicurezza e nel rispetto delle distanze interpersonali e in assenza di contatto diretto;
- il cibo preparato va confezionato in sacchetti, contenitori chiusi ermeticamente per assicurare la massima protezione ( ad es. sotto vuoto );
- il cibo preparato che va consegnato, deve essere riposto in appositi zaini termici o contenitori atti al trasporto, nel rispetto delle temperature di conservazione dei cibi;
nb: chiunque presenti sintomi simili all’influenza:
- resti a casa;
- sospenda l’attività lavorativa;
- contatti il medico di medicina generale o le attività sanitarie preposte
Fonte: Protocollo condiviso per la regolamentazione COVID 19
Come si può desumere, le norme da adottare sono molte. Alcune di esse si rifanno a comportamenti virtuosi e di buon senso, ma la maggior parte, comporterà degli investimenti importanti per gli imprenditori. La tecnologia e l’informatica potranno essere di aiuto. Dai totem per misurare la temperatura corporea muniti di raggi infrarossi, dagli scanner totali che verranno installati all’ingresso ( c’è una stratup veneziana Sunrise attiva nel settore Horeca che lo produce ). Trattasi di un digital totem “Spray for life “ che unisce un termoscanner, a due apparati di disinfezione per mani e per piedi ad un video di riconoscimento facciale che permette di verificare, che le persone indossino la mascherina. Per l’igienizzazione la fotocellula aziona un nebulizzazione per i piedi e le scarpe e, uno per le mani. Questo apparecchio costa 3 mila euro ed è soggetto a detrazioni fiscali e sicuramente con il decreto salva Italia, in fase di integrazione, rientrerà nella defiscalizzazione all’80%. Anche un’altra azienda italiana la “DET2000” ha progettato un tablet che verrà installato su di un piedistallo, collocato all’ingresso degli esercizi. Questo, in un solo secondo, legge attraverso un sensore termico la temperatura corporea o la mancanza della mascherina. Il prezzo si aggira sui 1500 euro. Per rendere più estetici e personalizzati gli schermi, i pannelli da tavola, un’azienda di Omegna, lo Studio Bianchetti Architettura, ha ideato soluzioni di design che spaziano dagli stickers per la personalizzazione delle visiere protettive, i pannelli divisori per i tavoli, alla porta blindata ad apertura con riconoscimento facciale e rilevamento della temperatura corporea, agli schermi per mantenere la distanza sociale per panche e sedute esterne. Poi per quanto concerne i menù, le comande, la digitalizzazione della carta e dei menù del giorno, ci sono dei software +tablet questo per ridurre al minimo l’interazione con il personale. E’ possibile visualizzare i piatti, aggiornarli quotidianamente, scriverli in svariate lingue straniere, visualizzare le immagini, conoscere i valori nutrizionali e calorici, gli allergeni. C’è già un brevetto che si chiama T-ORDINO è un brevetto della Risto-Technology di Bolzano insieme a Samsung.
Grassi Antonella
Fonte
SOLE24ORE