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Vini della Sardegna

Sardegna. zone vitivinicole

La regione

La Sardegna, per grandezza è la seconda isola del Mediterraneo dopo la Sicilia. Occupa una superficie di 24.098 km2. La regione comprende l’isola principale e alcune piccole isole e arcipelaghi di contorno (Asinara, Arcipelago della Maddalena, Isola di San Pietro, Isola di Sant’Antioco), insieme a molte altre isole minori.

L’isola è formata da montagne e colline, la vetta più alta è Punta Lamarmora, sul Gennargentu. Le pianure più estese sono quelle del Campidano e della Nurra. Il vero e proprio patrimonio della Sardegna è, pero, la sua splendida costa, a volte rocciosa e impervia, altre sabbiosa e pianeggiante il cui interesse turistico ha cominciato a essere valorizzato solo all’inizio degli anni ’60 del Novecento.

In Sardegna il vigneto è parte integrante del paesaggio, presente quasi ovunque, dalle pianure più fertili vicino al mare, sino all’alta collina e alle zone più interne con produzioni enologiche di elevata qualità che in alcune aree raggiunge l’eccellenza.

Il clima dell’isola è mediterraneo, e favorevole all’allevamento della vite, con scarse piogge e lunghi periodi di siccità. L’inverno è mite con temperature minime che raramente scendono sotto lo zero tra dicembre e febbraio, salvo che nelle zone montane dell’interno. La primavera può essere variabile. L’estate è moderatamente calda, ma ventilata. I venti prevalenti sono il maestrale (da nord-ovest), lo scirocco, il libeccio e il levante dal quadrante meridionale.

La vite

Fino a pochi anni fa sull’origine della cultura della vite nell’Isola si avevano notizie molto frammentate: alcune fonti ritenevano che si fosse sviluppata autonomamente, altre invece, che fosse stata introdotta dai Fenici o dai Cartaginesi, altre ancora sostenevano che pure durante il periodo romano tale coltura era ben conosciuta. Le più recenti scoperte evidenziano che già in  epoca nuragica i Sardi coltivavano la vite e producevano vino, e il Cannonau, secondo gli studiosi, sarebbe uno dei vini più antichi del Mar Mediterraneo.

I vitigni più coltivati sono gli autoctoni Cannonau, Monica, Carignano, Pascale di Cagliari (autoctoni a bacca rossa), Nuragus, Vermentino e Malvasia di Sardegna (a bacca bianca). Questi vitigni hanno trovato nell’isola il loro habitat naturale e utilizzati in particolari uvaggi hanno dato origine a vini di qualità elevata (vini di buon corpo, freschi e aromatici).

Vini doc e docg

La Sardegna conta un solo vino Docg il Vermentino di Gallura, 17 vini Doc e 15 vini Igt.

Vermentino di Gallura Docg

Il Vermentino di Gallura è l’unico vino DOCG della Sardegna ed è uno dei numerosi vini prodotti dalle uve del Vermentino, un vitigno da una vigoria media, che preferisce terreni asciutti e ben soleggiati, in particolare vicino al mare, tanto è che spesso si sente dire che questo vitigno “ha bisogno di sentire il mare”. Questo vino, caratterizzato da una notevole struttura e alcolicità, è un vino bianco secco ma delicatamente morbido, di colore giallo paglierino, con profumo intenso di fiori di campo ed erbacei e una nota di pesca gialla.

È un ottimo aperitivo se servito fresco. Si accompagna ai primi saporiti della cucina sarda avendo un buon corpo e un’ottima struttura. Viene servito anche con il pesce arrosto, con i molluschi e con i crostacei. Interessante è l’abbinamento con il pecorino dolce sardo.Cannonau di SardegnaIl Cannonau di Sardegna è un vino DOC prodotto dalle uve Cannonau, vitigno a bacca rossa, coltivato in tutta l’isola ma concentrato nelle zone più centrali del territorio: Nuoro, Ogliastra, Capo Ferrato, Jerzu e Oliena. Questo vino, che si presenta in varie tipologie (Rosso, Rosso Riserva, Rosato, Passito, Liquoroso e Classico), è ottenuto per il 99% da uve Cannonau e il restante 1% massimo da uve di produzione locale.

Dal colore rosso granata intenso, tendente all’arancio con l’invecchiamento nella versione Riserva, questo vino, ha un profumo intenso e molto vinoso con evidente nota dell’uva (sottobosco e prugne ) e un sapore secco, sapido, generoso e persistente. Servito ad una temperatura di 16-18°C, è ottimo per accompagnare piatti di carne, come arrosti e selvaggina di piuma e di pelo. Nell’abbinamento con i formaggi, vanno prediletti quelli stagionati e piccanti.

Monica di Sardegna

Il Monica di Sardegna, che si presenta anche nella versione Superiore (Monica di Sardegna Superiore) e Frizzante (Monica di Sardegna Frizzante) viene prodotto dalle uve dell’omonimo vitigno, considerato tra i più antichi introdotti in Sardegna. Questi vini, di gradazione alcolica minima di 11°C, hanno un colore rosso con riflessi violacei, un profumo intenso e gradevole e un sapore asciutto, sapido con caratteristico retrogusto. Servito ad una temperatura di 18°C, è ottimo per accompagnare primi piatti, minestre, carni bianche e formaggi a pasta molle.

Carignano del Sulcis

Il Carignano del Sulcis è un vino DOC prodotto dalle uve del Carignano, vitigno rosso di spiccata produttività, che cresce nei terreni argillosi e aridi del Sulcis, zona a sud- ovest della Sardegna. È un vino rosso, molto alcolico e carico di colore. Esso è molto ricercato, soprattutto dal mercato francese. Di quest’ultimo ne vengono prodotte diverse tipologie: Rosso, Rosso Novello, Rosso Riserva, Rosso Superiore, Rosso Passito e Rosato. Di discreta longevità, si beve anche dopo 5-6 anni dall’annata di vendemmia. Di particolare interesse sono le versioni Superiore, con gradazione alcolica minima di 13% e affinamento di almeno 26 mesi, e Riserva, con stesso invecchiamento del Superiore ma gradazione alcolica minima di 12,5%.

Nuragus di Cagliari

Il Nuragus di Cagliari è un vino prodotto dalle uve del vitigno a bacca bianca più coltivato nell’isola: il Nuragus. Questo vitigno si adatta a ogni tipo di terreno. La sua presenza è concentrata soprattutto nelle province di Cagliari e Oristano. Il Nuragus è un vino di media alcolicità (11-11,5°C), di colore paglierino delicato, talvolta con leggere sfumature verdoline, sensazioni olfattive di fiori bianchi, mela verde e delicate note agrumate, sapido e piacevolmente fresco al palato. Servito alla temperatura di 8-10°C, è consigliato per accompagnare piatti a base di carni bianche, pesci e crostacei.

Malvasia di Cagliari

Dalla vinificazione del vitigno Malvasia si ottengono in Sardegna due vini DOC, Malvasia di Cagliari e  Malvasia di Bosa, che si differenziano nettamente per caratteristiche organolettiche e sensoriali, attribuibili principalmente alle diverse condizioni pedoclimatiche e di coltivazione. La Malvasia di Cagliari che non prevede maturazione in botte se non per la tipologia Riserva, si caratterizza per un più tenue colore dorato e più marcate sensazioni di freschezza, date da fini ed eleganti note floreali e fruttate. Servito a una temperatura i 16-18°C, si abbina a dolci complessi, dolcetti di pasta di mandorle, amaretti, formaggi piccanti o erborinati.

Malvasia di Bosa

La produzione tradizionale della Malvasia di Bosa, prevede la maturazione in botti scolme in presenza di lieviti “flor” (cioè lieviti naturali). Questa particolarità conferisce al vino tonalità giallo oro, intense e note se di frutta matura, miele e mandorle tostate; al palato una lunga e vellutata persistenza gustativa ed espressioni di grande equilibrio e armonia. La Malvasia di Bosa si accompagna alla pasticceria secca a base di mandorle (sospiri, pirikittos e amaretti ). Nei primi tre anni di invecchiamento può essere consumata anche come aperitivo.

Approfondimenti

Sardegna Agricoltura
Cibo360 Vini della Sardegna

Lavori da volgere

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