Monte-velino

Vini dell’Abruzzo

Abruzzo

La regione

Il capoluogo dell’Abruzzo è l’Aquila. L’Abruzzo si divide in una parte costiera e una parte montuosa. Il clima abruzzese è fortemente condizionato dalla presenza del Massiccio montuoso Appenninico-Centrale, dove si estende il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Le zone costiere hanno un clima di tipo mediterraneo con estati calde e secche e inverni miti e piovosi, la fascia collinare ha temperature che decrescono con l’altitudine e precipitazioni che aumentano con la quota. I fiumi principali sono l’Aterno-Pescara, il Sangro, il Vomano e il Liri.

Legame naturale

I terreni abruzzesi sono indirizzati verso la viticoltura e l’olivicoltura, colture che determinano uno sfruttamento normale del suolo e lo preservano da fenomeni di erosione. I terreni sono di natura argillo-limosa con pendenze in genere piuttosto contenute e buone esposizioni. La piovosità è ben distribuita nel corso dell’anno, con un periodo più piovoso tra ottobre e dicembre. Il clima è di tipo temperato, infatti garantisce la maturazione ottimale delle uve, inoltre sono presenti notevoli escursioni termiche tra giorno e notte, favorite dalla vicinanza del massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga, che insieme alla corretta ventilazione, determinano condizioni ottimali per la sanità delle uve e l’accumulo di sostanze aromatiche nei grappoli.

I terreni abruzzesi dove veniva coltivata la vite era rinomata per la qualità dei suoi vini che “avevano guarito i feriti e rimesso in forze gli uomini”. Bisogna considerare che come le condizioni climatiche abbiano favorito la viticoltura, così anche l’incidenza dei fattori umani: il miglioramento di alcune pratiche viticole ed enologiche hanno contribuito ad ottenere prodotti dalle spiccate caratteristiche e tipicità. Esse sono adeguate affinché si instauri una buona ventilazione (brezze di mare e di monte) che associata all’ottima esposizione, alla natura dei terreni ed alla conseguente assenza di ristagni idrici, garantiscono ai vitigni condizioni ottimali per vegetare e produrre uve con elevate caratteristiche di qualità e tipicità.

L’interazione di questi fattori naturali con quelli storici–culturali e soprattutto umani, consentono ai vini di subire lunghi invecchiamenti ed affinamenti, di ottenere vini strutturati, complessi, dai forti elementi distintivi, tipici del vitigno e caratteristici del territorio.
Alcuni dei vitigni abruzzesi sono autoctoni, come il Pecorino, la Cococciola e la Passerina.

Tr a i vitgni più diffusi in Abruzzo il Montepulciano rappresenta più della metà della produzione regionale .Il Trebbiano d’Abruzzo è il secondo vitigno per produzione della regione e dà origine alla DOC Trebbiano d’Abruzzo, altra protagonista della storia vinicola abruzzese. Molti altri sono i vitigni coltivati in Abruzzo alcuni autoctoni come: Passerina, Pecorino, Montonico e con la denominazione DOC Abruzzo si è voluto tutelare proprio questi vitigni nazionali, tra cui il Sangiovese, e internazionali come: Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot.

Vini Doc e DOCG

In Abruzzo ci sono due DOCG,

Il Montepulciano d’Abruzzo, vino rosso DOC ricco di struttura e profumi viene prodotto dal vitigno Montepulciano originario della Valle Peligna. La sua produzione è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.

Dal 2003 alla sottozona “Colline Teramane” è stata concessa la DOCG. Questo vino è ottenuto Montepulciano minimo 90% e Sangiovese per un massimo del 10%. Ha colore rosso rubino intenso, tende al granato con l’invecchiamento. Profumi di frutti rossi, spezie, etereo. È secco, giustamente tannico.
Si consiglia con bolliti, brasati, arrosti, pollame nobile e formaggi a pasta stagionata.

Vini rossi doc. Controguerra cabernet:colore rosso rubino; odore: erbaceo caratteristico; sapore: asciutto e caratteristico. Si abbina con coniglio al forno, pasta, pecorino e salumi vari. Controguerra passito rosso:colore granato tendente al mattone; odore: etereo; sapore armonico, vellutato.

Montepulciano d’Abruzzo colline teramane:colore rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee tendenti al granato con l’invecchiamento; odore: profumo caratteristico, etereo, intenso; sapore: asciutto, pieno, robusto, armonico e vellutato. Si abbina con carni, cacciagione, brasato di manzo, agnello cotto al forno a legna, formaggi stagionati.

Montepulciano d’Abruzzo rosso riserva:colore rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, con tendenza all’arancione se invecchiato; odore: vinoso, tenue e gradevole; sapore: asciutto, morbido, sapido, leggermente tannico. Si abbina con carni rosse e selvaggina.

Vini bianchi Controguerra bianco: giallo paglierino; odore: fruttato; sapore: secco, con leggero retrogusto amarognolo. Si abbina con primi piatti a base di pesce e formaggi molli. Controguerra chardonnay:colore giallo paglierino poco intenso; odore: delicato, gradevole; sapore: secco, armonico. Si abbina con risotto di pesce, crostacei e molluschi. Moscato amabile: colore paglierino carico; odore: armonico; sapore: amabile e armonico. Si abbina con tutto, specialmente la pasticceria secca. Controguerra passito bianco:colore dal giallo paglierino all’ambrato intenso; odore: etereo; sapore: armonico, vellutato. Si abbina con dessert e pasticceria secca.

Vini rosati Controguerra ciliegiolo: colore rosato tendente al cerasuolo; sapore: asciutto e armonico. Si abbina con bollito misto, pasta e salumi.

Vini spumanti: Controguerra spumante:colore giallo paglierino; odore: bouquet fine persistente; sapore: fresco, pieno, lungo. Si abbina con pesci in umido, piatti a base di uova, minestre.

Approfondimenti

Vini D’Abruzzo
Vini d’Abruzzo – Quattro calici

Lavori da fare

Compilare le schede dei due vini docg e delle due doc indicate