Margarita cocktail

Margarita & Tequila Sunrise

Il Margarita è il cocktail più famoso che si fa con la tequila. Sembra sia stato creato nel 1938 da Carlos Herrera, proprietario del ristorante “Rancho La Gloria” in una cittadina messicana chiamata Tijana, ed è dedicato all’Attrice Marjorie King. Marjorie che in spagnolo è Margarita. Nulla a che vedere con l’Isla de Margarita, appena a Nord delle coste del Venezuela.

Il Signor Herrera si trasferì poi a San Diego in California, e da qua il Margarita cominciò a diffondersi fino a raggiungere fama internazionale, diventando sinonimo di drink per gli appuntamenti degli americani nelle due “happy hours” che vanno dalle cinque alle sette della sera.

Un’altra leggenda racconta invece che l’artista inventore del margarita fu Francisco “Pancho” Morales, barman al Tommy’s Bar di Ciudad Juarez che lo creò il 4 luglio del 1942.

Un’altra storia attribuisce il cocktail a Margarita Sames un’importante personalità texana che creò il drink per gli ospiti della sua villa di Acapulco nel 1948, fu il suo amico Tommy Hilton a far conoscere il cocktail nei bar della sua catena d’alberghi, diffondendolo in tutto il mondo e nel 1999 gli autori del libro “The original guide to margaritas and tequila” la accreditarono quale creatrice del drink.

Qualunque sia la sua origine non ha molta importanza, ed oltre a quelle dette, ce ne sono altre di leggende e storie su chi è stato ad inventarlo, e sul dove e il quando si è visto per la prima volta il margarita.
Quello che conta è che oggi il margarita è tra i cocktail più conosciuti ed ha raggiunto la fama del martini, tanto che, come questo, ha dato origine ad una moltitudine di varianti e tra gli estimatori non si parla solo di margarita ma di margaritas, intesi come figli del cocktail originario, e in commercio, soprattutto nei paesi anglosassoni, come per il martini cocktail, si trovano dei kit completi per la sua preparazione, composti di shaker, bicchiere margarita, bottiglia di tequila e altre piccole curiosità utili a completare il quadro.

È sempre merito del margarita se in questi anni la tequila ha avuto un fortissimo aumento delle richieste, e di pari passo alla sua diffusione, si è cominciato a conoscerne e ad apprezzarne anche le varietà più pregiate.

Il margarita è un cocktail che si può bere a qualsiasi ora, sia come aperitivo sia come dissetante o cocktail notturno. É ottima anche la versione frozen margarita, miscelata nel blender con ghiaccio in scaglie e servita in una larga coppa; il double margarita è sempre un frozen ma è un long drink e si serve con cannucce in un largo bicchiere fantasia.

Per avere il sale solo all’esterno della coppetta, si procede in questo modo: s’incide un limone o un mezzo limone, e tenendo il bicchiere capovolto, s’inserisce il bordo del bicchiere nell’incisione e si ruota il bicchiere. Tenendo sempre il bicchiere capovolto, per impedire che il succo di limone scivoli verso l’interno, ci si pone sopra un piatto e con un salino si spolvera di sale solo il bordo esterno del bicchiere, infine, il sale in eccesso è tolto con un tovagliolino.

Lo stesso sistema si usa anche quando il crusta deve essere fatto con lo zucchero o con altri ingredienti solidi in polvere. Un altro long drink molto famoso è il Tequila Sunrise.

Pasticceria Internazionale: copertina
Foto: Remo Caffaro

Margarita

Tutte le ore

  • 3.5 cl tequila
  • 2 cl Cointreau
  • 1.5 cl succo fresco di lime

Versare gli ingredienti nello shaker con il ghiaccio. Shakerare bene e filtrare in coppetta cocktail orlata con sale. I cocktail fruit margarita si preparano nel blender con il frutto indicato.

Tequila Sunrise

Long drink

  • 4.5 cl tequila
  • 9 cl succo d’arancia
  • 1.5 cl sciroppo di granatina

Versare tequila e succo d’arancio direttamente in un highball con ghiaccio in cubi. Unire la granatina per ottenere l’effetto cromatico, non miscelare. Decorare con fetta d’arancio, ciliegina, cannuccia e cocktail stick.