Secondo i calcolatori online, la pagina web di un sito di medie dimensioni produce 1,76 gr di CO2 a ogni visita. Questo dato è molto variabile; la produzione di CO2 dipende da molti fattori che sommati danno il peso della pagina. A questo contribuiscono: dimensioni e risoluzione delle immagini, video e audio in auto play, font personalizzati, fonti energetiche utilizzate per alimentare i server.
Più è complessa una pagina web, più energia serve per caricarla, e il maggiore consumo di energia causa una maggior produzione di CO2. È evidente come il design delle pagine web sia rilevante non solo per la rapidità di caricamento ma anche per l’impatto ambientale.
L’IIS Prever per raggiungere un obiettivo di neutralità carbonica, ridurre il proprio impatto ambientale e dare esempio di come si può agire sulla sobrietà digitale, ha rivisto la propria pagina web e dei siti community adottando pratiche di realizzazione meno dispendiose in termini di dati inviati dai server agli utenti. Questo dà due vantaggi:
- minore produzione di CO2
- minor costo di banda per gli utenti del sito
Una cosa sulla quale non possiamo agire, è la fonte di energia utilizzata dal server su cui è ospitato il sito di istituto.
Stando al calcolatore di greenpixie la pagina web del sito di istituto prever.edu.it produce 0,47 grammi a ogni visita. Questo risultato la rende più ecologica del 94% dei siti testati con questo calcolatore. Secondo il calcolatore di Website carbon.com la pagina dell’istituto è ancora meno inquinante con solo 0,09 gr di CO2 è più pulita del 91% dei siti testati. Forse sono solo piccole gocce in un oceano, ma noi pensiamo che fare la nostra parte, anche se piccola, abbia il suo valore.
Leggi una riflessione sulla sostenibilità di internet pubblicata sul blog Food Effect.