Sognando Hollywood. 3-Christoper Robin e il ritorno nel bosco dei 100 acri

Ammetto di aver sottovalutato erroneamente questo capolavoro della Disney: attori convincenti (tranne Oliver Ford Davies), trama semplice ma efficace, soprattutto molto divertente. Gli autori hanno fatto sì che i pupazzi rimanessero dei semplici pupazzi vivi parlanti e non degli animali veri e propri, pur essendo una live-action (questo ti fa adorare quei peluche morbidi e coccolosi). Da notare che hanno reso molto bene i vari caratteri dei personaggi: Pimpi sempre terrorizzato e timido, Ih-Oh senza voglia di vivere (quanta malinconia) e Tigro frenetico e iperattivo. Pooh ovviamente leggermente tonto, lento, “puccioso” e sempre e costantemente affamato. La canzone di Tigro è stata la mia scena preferita, perché mi ha fatto venire in mente dei particolari della mia infanzia e dei cartoni che adoravo. Il film parla anche di argomenti abbastanza seri tra cui il licenziamento (e quindi non poter provvedere al proprio sostentamento), il lavoro abnorme e stressante di Christopher e soprattutto l’importanza di non dimenticare mai cosa vuol dire essere bambini: messaggio rivolto agli adulti. Io sono diventato e sarò sempre il Nerd del Futuro (il mio soprannome) anche per questo motivo: scoprire ed esplorare universi, mondi e vivere storie nuove con la meraviglia di un bambino. Torniamo al film: per me è uno dei migliori live-action (insieme a Il libro della Giungla) e per questo gli do un 9- meritatissimo.

Ditemi che ne pensate e suggeritemi nuove recensioni!!!!

Gabriele Tron