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La pianta della vite
La vite europea, vitis vinifera, appartiene alla famiglia delle vitacee.
La vitis vinifera è la specie più importante per le caratteristiche qualitative dei suoi frutti.
La pianta della vite si presenta così:
l’uva è il frutto e la pianta si presenta come un rampicante con dei tralci che sono i rami più giovani e le branche che sono diramazioni del ceppo legnoso che è la parte più grossa che esce dal terreno.
I pampini sono le foglie della vite e assomigliano all’edera.
Gli acini formano il grappolo cioè il frutto della vite che troviamo attaccato al tralcio.
La vite è di facile coltivazione perchè si adatta a molte zone anche se per produrre i frutti necessita di sole , temperatura mite e la giusta altitudine .
La pianta della vite può produrre sia uva da tavola che da vino .
Le categorie dei vini
L’attuale legislazione classifica i vini in tre categorie:
- vini da tavola ;
- ( V.Q.P.R.D.) vini di qualità prodotti in determinate regioni ;
- vini speciali ;
Vengono utilizzati diversi modi per classificare i vini e sono di carattere normativo che si basano sulle caratteristiche organolettiche e sui sistemi di vinificazione.
La legislazione italiana suddivide i vini in due categorie principali :
- ( V.C.C. ) Vini di Consumo Corrente ;
- ( V.Q.P.R.D. ) Vini di Qualità Prodotti in Regioni Denominate ;
I vini appartenenti alla sigla V.Q.P.R.D. sull’etichetta riportano le diciture D.O.C. e D.O.C.G. , denominazione di origine controllata e denominazione di origine controllata e garantita.
I vini speciali
Dei vini speciali fanno parte :
- vini liquorosi ;
- passiti ;
- spumanti ;
- aromatizzati .
Troviamo inoltre due nuove categorie di vini che vanno sotto le sigle :
- ( D.O.P. ) Denominazione di Origine Protetta ;
- ( I.G.P. ) Indicazione Geografica Protetta .
Per i vini spumanti è prevista la dicitura storico se prodotti con uve ottenute dalla zona di coltivazione più antica e la menzione riserva trascorso un periodo di invecchiamento minimo di un anno per il metodo Martinotti/Charmat e tre anni per il metodo classico.
Roberto Bianchi
Bravo Daniele, Un buon lavoro. Dovrebbe approfondire un po’ sulle definizioni di vitigno e vigneto e per quanto riguarda le categorie le sigle dop e igp. Ho valutato il suo lavoro sul registro elettronico.