Cittadinanza digitale: questa sconosciuta?
Sommario
Cittadinanza digitale: cos’è
La cittadinanza digitale viene definita come la capacità di:
saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione. eur-lex.europa.eu
La legge 107/2015 e il Piano Nazionale Scuola Digitale la definiscono come la: realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.
Con cittadinanza digitale si definisce un concetto che racchiude una serie di competenze chiave, necessarie per non sentirsi esclusi da un mondo sempre più tecnologico, in cui l’uso delle tecnologie della società dell’informazione (TSI) è giorno per giorno sempre più pervasivo.
La cittadinanza digitale è un termine sotto il quale convivono alcuni concetti necessari a raggiungere diversi obiettivi, utili per aiutare i cittadini di oggi e di domani, che per noi sono i nostri studenti, ad avere sul Web un comportamento corretto, sicuro, produttivo e consapevole.
Siamo noi insegnanti, genitori, ed educatori ad avere la responsabilità di insegnare queste abilità agli studenti, perché anche se qualcuno li chiama “natativi digitali”, non significa che sappiano usare le tecnologie in modo corretto.
Non hanno ancora sufficiente esperienza e conoscenze per utilizzare in modo sicuro e consapevole la tecnologia.
Spesso consumano sui social network, giga su giga in connessioni, ma non sono in grado di registrarsi su un sito, inviare email in modo corretto, allegare un documento, installare applicazioni senza badare a cosa questo può implicare, soprattutto in merito di privacy, e non sono capaci di utilizzare in modo produttivo i principali programmi ufficio.
Gli studenti hanno bisogno di essere guidati in questo nuovo mondo.
Non è sufficiente dirgli “registrati”, “iscriviti”, “manda una email”, bisogna insegnargli a farlo come si deve, altrimenti gli errori e le abitudini sbagliate, col tempo, prendono il posto delle buone abitudini, con queste si confondono e, infine, le sostituiscono, perché dopo un po’ tutti pensano che sia giusto così, solo perché tutti fanno così o perché si è sempre fatto così.
Quanti ancora credono che in Internet si può:
- fare, scrivere, dire quello che si vuole
- usare qualsiasi cosa trovata
- distribuire documenti non accessibili
- sottolineare è scrivere in stampatello per evidenziare
- non preoccuparsi della gestione delle password
- scrivere come si scrive su carta
Questi comportamenti possiamo paragonarli a:
- entrare in un negozio, prendere cose e uscire senza pagare;
- dire, mostrare, regalare, cose di altri, senza chiedere il permesso;
- lasciare in giro informazioni personali;
- buttare o abbandonare rifiuti per strada;
- guidare senza patente e senza assicurazione e già che ci siamo non mettiamo neanche la cintura.
Dobbiamo cominciare a fare qualcosa per creare comportamenti corretti anche nel mondo digitale.
L’educazione digitale non è più qualcosa cui possiamo sottrarci, ma è un nostro dovere di insegnanti, nel rispetto dell’attualissimo tema del diritto alla disconnessione. Dobbiamo operare in questo senso, cercare strumenti che siano adatti a questo scopo.
Blog e cittadinanza digitale
Credo che il blog sia lo strumento adatto per insegnare la cittadinanza digitale. Per questo dal 2016 l’istituto Prever ha un network, dove è possibile avviare un’attività di blog personali o di classe, attraverso i quali è possibile apprendere e applicare in modo diretto e continuo l’idea di cittadinanza digitale, portandone i concetti da teorici a pratici.
Per spiegare perché ritengo il blog uno strumento formidabile per questo scopo, ho tradotto un articolo scritto da Kathleen Morris autrice presso Edublog una società australiana che crea piattaforme blog per le scuole. Questo articolo, How to teach digital citizenship through blogging, riassume al meglio l’uso di uno strumento come il blog per insegnare la cittadinanza digitale agli studenti.
Perché ho scelto di tradurre questo articolo invece di scriverne uno? Per due motivi:
- perché se una cosa è fatta bene, trovo inutile rifarla, a meno di non riuscire ad aggiungere qualcosa di più interessante o utile.
- per l’esperienza ormai decennale che questa società e l’autrice hanno nell’uso del blog per la didattica
Sono andato fino in Australia per trovare qualcosa sulla cittadinanza digitale, per evidenziare che questa è una necessità sentita ovunque, richiesta da un mondo in evoluzione rapidissima, con il quale anche gli studenti del Prever devono confrontarsi.
Come insegnare la cittadinanza digitale attraverso il blog
Titolo originale: How to teach digital citizenship through blogging di Kathleen Morris Edublog
Ci sono molti benefici nell’avere un programma di blogging in classe. Un vantaggio è che il blog può essere una via perfetta per insegnare la cittadinanza digitale.
Cos’è la cittadinanza digitale? Non molto tempo fa “sicurezza informatica” o “cyber bullismo” erano parole associate ai nostri programmi di sicurezza in Internet. Ora che il nostro mondo diventa sempre più digitale, le sfide collegate, i diritti e le responsabilità stanno cambiando.
La cittadinanza digitale è usata più o meno come un concetto più ampio all’interno del quale inserire gli obiettivi necessari ad aiutare i nostri studenti ad avere comportamenti sicuri, ad essere felici, produttivi e etici online. Questi stessi obiettivi definiti per le esperienze dei nostri studenti online, si applicano anche al loro mondo offline.
Common Sense Media’s curriculum identifica otto argomenti relativi alla cittadinanza digitale: sicurezza in internet, cyberbullismo, copyright e altri e descrivono la cittadinanza digitale come:
“insegnare agli studenti le abilità per pensare in modo critico, comportarsi in sicurezza, e partecipare responsabilmente online, permettendogli di connettersi e collaborare consapevolmente”.
Tutti gli insegnati sanno quanto è importante la cittadinanza digitale.
Gli studenti non sempre hanno un’esperienza di vita o conoscenze adeguate per navigare le tecnologie in modo efficace e sicuro. Così, come per molti altri aspetti della vita, hanno bisogno della guida di adulti di cui si fidano.
Sappiamo anche quale grande ruolo ha la tecnologia nella vita dei nostri studenti. Anche se gli studenti, nel periodo in cui sono a scuola, non sono collegati, molti iniziano a connettersi, condividere, guardare ecc, non appena escono dal cancello della scuola.
Come insegnanti non possiamo ignorare questo aspetto, o sprecare l’opportunità di entrare negli interessi degli studenti e indirizzarli nella direzione giusta.
Ma come insegnamo la cittadinanza digitale?
Nel mondo della tecnologia dell’informazione ci sono moltissime opportunità e scelte, documenti, video che possono essere letti ed ascoltati, si possono fare interventi dedicati durante l’anno in cui parlare di questo.
Penso siano strumenti adeguati ma non sufficienti, perché il tempo loro dedicato è scarso e non continuativo.
Una pratica reale e continua è sicuramente più efficace perché lo studente si trova tutti i giorni alle prese con un strumento che deve imparare ad uilizzare.
Lo strumento che consente questo continuo esercizio è il blog.
Attraverso il blog lo studente ha la possibilità di raggiungere tutti gli obiettivi che la cittadinanza digitale vuole raggiungere.
Il blog offre un posto sicuro dove praticare la cittadinanza digitale, ma al tempo stesso avendo luogo in rete, dà uno strumento reale per avviare discussioni, commenti, opinioni, interazioni, autentiche.
Il blog può essere utilizzato tutto l’anno nella realizzazione del programma ed è questa continuità il valore aggiunto che crea abitudini corrette.
Diamo uno sguardo agli otto modi in cui il blog può essere usato per insegnare la cittadinanza digitale:
- netiquette;
- identità digitale;
- cura dei contenuti;
- comunicazione;
- password e credenziali;
- copyright;
- salute;
- accesso digitale.
Netiquette
Netiquette o etichetta online descrive le qualità positive che stabiliamo per un corretto comportamento online. Come molti aspetti della cittadinanza digitale, i criteri stabiliti per la vita offline possono essere applicati al comportamento online. Cortesi, educati, responsabili ecc.
Commentare altri blog è un ottimo modo per praticare e discutere della netiquette.
Quando si definisce cosa significa un commento di qualità. Si può parlare di cose come:
- fare complimenti
- dare riscontri costruttivi
- usare un linguaggio corretto
- fare domande e sentirsi coinvolti nella conversazione
- essere un amico online affidabile e credibile
- essere interessato e restare in argomento
- evitare comunicazioni poco chiare o ambigue (es. il maiuscolo è interpretato come persona che parla con tono arrabbiato, il maiuscolo significa urlo).
Dedicare solo una lezione, o un po’ di tempo, non avrebbe lo stesso significato di una comunicazione continua attraverso i commenti del blog.
Identità digitale
Il concetto di identità digitale o reputazione online sta diventando sempre più importante.
Pubblicare su un blog reale significa mostrarsi agli altri, mettersi in gioco. A prima vista questo potrebbe intimorire, ma con il tempo il blogging dà l’opportunità di apprendere e mettere in pratica la capacità di gestire la propria identità digitale.
Dobbiamo considerare se gli studenti:
- sono guidati nel processo di pubblicazione online in una vera piattaforma priva di rischio o
- sono lasciati soli e pubblicano online senza una guida.
Si sa che non avere alcuna identità digitale non è più una alternativa valida. Datori di lavoro e istituzioni, nel momento della selezione del personale, tengono sempre di più in considerazione i profili individuali online e i risultati di ricerca che si ottengono.
E nessuno conosce quali potranno essere i futuri utilizzi delle identità digitali.
Cura del contenuto e creatività
Una gran parte dell’essere un utilizzatore di Internet sta nella capacità di cercare, curare e condividere le informazioni. Questo prevede pensiero critico e creatività.
Gli studenti possono praticare queste abilità casualmente, o possono svilupparle nel tempo attraverso un programma di blogging.
Se guardate la gente impegnata in un lavoro creativo, sono spesso consumatori critici dello stesso tipo di lavoro che creano. C’è questo continuo ciclo di consumo critico, stimolo e lavoro creativo. Più si crea, più aumenta la capacità critica di consumare criticamente, in cui si trova un uleriore stimolo, e il ciclo continua.
John Spencer. www.spencerauthor.com
La creatività è una capacità che sarà sempre richiesta. Sarebbe bello vedere i nostri studenti impegnati con sicurezza e facilità, seguire questo ciclo di lavoro di creazione, stimolo e critica.
Metodi di comunicazione
Il blog è un metodo di comunicazione popolare. Ma quando lo osservate attentamente, potete notare che ha molti elementi per usarlo nella comunicazione. Tra questi:
- scrivere articoli
- pubblicazioni audio
- commenti scritti
- video
- contenuti multimediali incorporati
- RSS e sottoscrizioni email.
Quando si comincia a creare collegamenti tra blog, possono nascere nuove opportunità di comunicazione. Per esempio comunicare con un amico di blog via skype o email, o collaborare con pubblicazioni online.
Un’attività di blogging è un’opportunità formidabile per gli studenti per imparare e praticare diverse forme di comunicazione.
Non molto tempo fa gli studenti avevano poche possibilità di scelta per comunicare. Principalmente, carta, penna, o Microsoft Word per i più fortunati.
Ora online si trovano moltissime opportunità e strumenti di comunicazione, e il problema più grande è trovare lo strumento adatto per il tipo di lavoro da svolgere, e imparare a comunicare correttamente e responsabilmente.
Con la loro crescita come blogger, gli studenti possono cominciare a fare le loro scelte di comunicazione. Questa indipendenza ed esperienza non può che portargli benefici sia come studenti che come membri della società.
Copyright e Creative Commons
Un blogger capisce subito che per creare articoli più efficaci ed interessanti, ha bisogno di immagini. Ma dove può trovarle?
Il blog è lo strumento giusto per insegnare agli studenti che non possono utilizzare qualsiasi cosa trovano su Google Immagini e che hanno bisogno di creare le proprie immagini o utilizzare licenze Creative Commons.
Attraverso il blogging gli studenti imparano il rispetto del diritto d’autore, a diventare abili ricercatori delle fonti e nell’attribuzione dei diritti. Questo tipo di lezioni non avrebbe senso fuori dal contesto reale di pubblicazione in rete.
Questa è un utile risorsa online per comprendere le licenze Creative Commons.
Salute e benessere
Incoraggiare i giovani ad essere sani sia psicologicamente che mentalmente è sempre stato uno degli obiettivi più importanti per gli insegnanti, Con la crescente (percepita o reale), richiesta di essere costantemente connessi, si ha la necessità di stabilire delle sane abitudini.
Con il blog si possono avviare delle riflessioni sulla buona abitudine di fare delle pause dagli strumenti informatici. Stabilire dei confini e orari di rispetto in cui utilizzare gli strumenti digitali, rispondere ai commenti o creare pubblicazioni.
Un aspetto interessante è restare concentrati sul multitasking (fare più cose contemporaneamente). Quando si scrivono articoli per il blog, fare più cose contemporaneamente è molto facile. Con Internet al tuo fianco la voglia di dare uno sguardo a questa e a quell’altra cosa è veramente forte. Scrivere, cercare immagini, rivedere il post di un amico. Fare, insomma, tutte quelle cose che servono per creare un articolo.
Ricerche hanno dimostrato che un vero multitasking non è umanamente possibile. Riuscire a restare concentrati è una sana abitudine.
Password
La separazione tra il nostro mondo online e offline va sempre più sfumando e molte delle nostre cose più o meno di valore sono ospitate online. Gli studenti (ma non solo) devono imparare ad usare le password.
Questo può essere fatto attraverso il blogging, se gli studenti hanno un proprio blog o un profilo utente per un blog di classe o scolastico
Con il blog gli studenti imparano:
- cos’è una password forte
- come creare una password forte
- come ricordare le password
- come tenere al sicuro le password.
Accesso digitale
L’accesso digitale spesso è un problema non rilevato nella scuola. Ci sono molte difficoltà e barriere che potrebbero impedire un accesso equo alla tecnologia.
Il blog può essere un modo per accrescere la consapevolezza sull’accesso digitale. Gli studenti possono trovare un modo per rendere più accessibile la tecnologia. Come sfruttare i tempi della scuola per utilizzare la tecnologia non disponibile a casa. Trovare dei modi per rendere più accessibile la pubblicazione di articoli per chi ha problemi visivi.
Quando siamo connessi con altre classi o comunità, ci connettiamo spesso con parti di mondo simile al nostro, e con un retroscena culturale simile. Consapevoli di questo, il nostro sforzo deve essere concentrato nell’allargare i nostri orizzonti.
A volte la consapevolezza di qualcosa è un buon inizio per dare il via ad un cambiamento.
Si può cominciare con il far conoscere agli studenti un sito come Internet Live Stats che mostra i dati istantanei d’uso di Internet in quel momento nel mondo. Tra cui il più sorprendente è che solo il 40% della popolazioine mondiale ha accesso ad Internet.
Quando si comincia ad usare la tecnologia in classe, la distanza tra “chi ha” e “chi non ha” può ampliarsi. È importante, come insegnanti, tenere questo sempre a mente e cercare di evidenziare il problema anche con gli studenti.
Riflessioni finali
Da quanto detto si intuisce che il blogging può essere uno stimolo importante per portare in classe la comprensione della cittadinanza digitale. Qualche volta brevi lezioni o singole lezioni sul tema della cittadinanza digitale possono essere utili e necessarie. Ma se si cerca qualcosa che dà opportunità reali e continue di apprendimento il bloggin è l’ideale.
Apprendere la cittadinanza digitale non è solo una questione di sicurezza in rete, ma è anche incoraggiare e dare nuove capacità. L’uso del blog è un modo eccellente per iniziare a dare agli studenti nuove abilità e conoscenze ma dà anche la capacità di esercitarsi nelle cose di cui hanno bisogno le loro vite digitali in evoluzione.
Cosa ne pensate? Il blog vi ha aiutato a raggiungere qualche elemento della cittadinanza digitale?
In classe, utilizzate qualche altra strategia per raggiungere la cittadinanza digitale?
Risorse online
Educare alla cittadinanza digitale
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente. Chi ha fretta può andare direttamente a pagina 15.
Pubblicato il 16 Febbraio 2018.
Aggiornato: 10 maggio 2018; 2 Novembre 2022