Blackout Challenge e Blue Whale: 2 fenomeni pericolosi
Eccoci qui a parlare ancora una volta di due “giochi” molto pericolosi, Blackout Challenge e Blue Whale, perché parlarne e fare prevenzione è molto importante.
Di questo problema ce ne parla la Sig,ra Gabriella Molinelli, ex membro del Consiglio di Istituto ed esperta in sicurezza informatica,
L’anno scorso la sig.ra Molinelli venne in istituto e trascorse alcune ore nella sala congressi dove in presenza di molti studenti, diede il suo importante contributo su questo tema. Nel suo intervento non parlò solo di cyber bullismo, ma anche dei comportamenti, poco o per nulla attenti, che gli adolescenti usano quando interagiscono sui social e parlò, tra le altre cose, del problema della Blue Whale.
In questi giorni la sig.ra Molinelli, invia una email nella quale ribadisce l’importanza di informare adolescenti, genitori e formatori sui comportamenti rischiosi trasmessi dai vari Social Media sui quali i giovani sono sempre attivi, spesso in modo poco critico e per niente attento.
E così ci informa:
Ho visto questa puntata delle Iene di martedì scorso ed ho subito pensato all’intervento che avevo fatto lo scorso anno al Prever con le classi di prima superiore. Argomento: Blue Whale: ricordo che verso la metà della mattinata ero riuscita finalmente ad attirare l’attenzione dei ragazzi con questo argomento ed un’allieva interveniva spesso asserendo che questa era solo una “bufala”. Ricordo che mi aveva fatto particolarmente piacere l’intervento di questa
ragazza, molto originale e coraggiosa.
Sarebbe interessante poter far vedere a questi ragazzi la storia ad oggi di Blue Whale, la trasmissione de Le Iene ha saputo raccogliere con attenzione indagini e testimonianze, cercate di trovare con loro un
momento per far vedere queste testimonianze e chiedetegli..perchè? Quali interessi hanno i “curatori” ad istigare i ragazzi al suicidio?
Interessante anche i risvolti sul “gioco del soffocamento” o Blackout Challange.
La sig. Molinelli segnala ancora questa risorsa:
Segnalo un’altra situazione “interessante”: ed il film di prossima uscita “La mia seconda volta”.
Giorgia nel 1999 a 17 anni, dopo aver preso così..per uso saltuario… la terza pasticca di Ecstasi, ha dovuto subire con urgenza il trapianto di fegato ed è sopravvissuta.
Nello stesso anno, 4 ragazzi come lei, non sono stati fortunati, non ce l’hanno fatta.
Ringraziamo la sig.ra Molinelli per questi suoi contributi e per l’attenzione che ha per i giovani e in particolari per quelli del nostro Istituto,
Grazie a Roberto e alla Signora Molinelli per la sua attenzione nei confronti di comportamenti informatici così rischiosi per la salute dei ragazzi. Sarebbe bello raccogliere un po’ di riflessioni degli allievi su quest’argomento..