Il tempo

Il tempo segno di cambiamento, dal movimento indotto, figlio dell’energia primigenia  dell’Universo. La memoria avara  trattiene più che può  di ciò che è cambiato per dare un senso  e un’identità all’uomo.

La lotta della memoria

  I monti occludono idealmente la vista. Il vento sfiora i pensieri sospesi  di chi viaggia nel tempo. Brandelli di passato bussano alla mente che rotola lentamente verso il vasto lago dell’oblio. Soltanto attimi stringiamo  coi denti usati della memoria. Vorremmo avidamente serbare ogni istante, ma è un inutile braccio di ferro con le leggi…

All’amico Mario

È un mattino di silenzio. Entro  a scuola trascinandomi. Poi  mentre cerco di svegliarmi entra Mario e accende la luce. Cominciano le elucubrazioni. Si discorre di Abelardo della  la sua logica stringente Del suo doloroso amore per  Eloisa, delle loro infelici lettere d’amore. Si discetta di Trilaterale, si argomenta sul pensiero di Bauman. E puntualmente…

Locandina teatro Maturità

Maturità t’avessi preso prima

  Prima scena Maturità: Buongiorno sono la maturità. Non guardatemi così male. È vero sono vecchia. Ho 140 anni. Sono nata con un regolamento speciale del 1877. Ma, guardatemi bene! Sono così giovanile! Pensate che in meno di 20 anni mi sono rifatta almeno 6 volte. In alcuni casi il lifting è stato leggero. In…

Sulle orme di antiche genti

Nel mattino assonnato, mentre vago per le vie l’effluvio dei fiori di tiglio narcotizza le  mie narici.   E’ un vagare onirico, un prolungamento del sonno che ho interrotto a letto.   E in questo viaggio mistico visito genti antiche, popoli abitanti dei monti, pagani adoratori del Sole.   Anche loro si aggirarono per qualche…

Addio Scuola

Sento ancora l’ansia del primo giorno. Tutto nuovo senza amici. I banchi tutti in fila e una prof che ci arringa. Guardo intorno nulla è familiare. Ma poi … quasi all’improvviso c’è una mano tesa, un sorriso. Fantastico! Avrò nuovi amici. Da quei giorni son passati cinque anni o anche più. È venuta l’ora di…

Cumulonembi sulla collina

C’è un Leviatano arenato sul poggio. E’ un enorme cetaceo senza rotta. E’ scuro come un galeone inabissato ed è foriero di un rovescio primaverile. Il clivo verdeggiante attende vorace la sua acqua dal cielo per la flora nascente. Fra i boschi e la macchia  razzolano caprioli, frugano cinghiali. A volo d’angelo l’occhio scruta il dorso sinuoso…

Verità dal cielo

Gravido di pioggia il cielo favella. La sua foggia plumbea urla al silenzio del cuore.   Quanti trascorsi occulta l’aria cupa di primavera.   Attesta l’opera della generazione prima, di anni passati a forgiare duttili fanciulli.   Legandoli senza fine a sé, eternamente nostalgici dell’epoca in cui nel nido, al riparo dal freddo del mondo,…

Le vie battute della discriminazione

C’è chi si sente più importante perché arrivato prima, chi più “à la page” perché giunto poi.                     È  in questo solco che crescono i mostri. Ed odi gli epiteti: barbaro, immigrato, terrone, polentone cariatide, pivello, negro, pellirosse e yankee.   Il rifiuto e la discriminazione sono le costruzioni sociali della logica di sopraffazione. La povertà…

En attendant le printemps

La volta si spiega allo sguardo. Librano  falchi a ghermire primavera che rinasce nel rivolo d’acqua fra variopinte viole e sfavillanti primule .   L’occhio incrocia il riverbero che percorre la valle. Il volto accoglie le carezze  dell’aria ancora frizzante. Un drappello d’alberi disadorni cinge i sentieri che s’inerpicano su verso la vetta solinga.      …

La paura di Bauman

Il noto sociologo polacco Zygmunt Bauman morto recentemente ha lungamente parlato nei suoi scritti della paura. La paura alla quale si riferisce Bauman non è, però, la paura canonica. Non è la paura di morire, né la paura di ricevere delle percosse e nemmeno la paura di perdere una  persona cara, ma la “paura liquida”….

Ad una bimba che non può più ascoltare (23 febbraio 2017)

Fosti un esiguo fagiuolo nel ricettacolo del cosmo.   Galleggiasti inconsapevole nelle acque della tua fonte.   Ma si accese la luce: che letizia per chi attendeva.   Pupe e orsetti avesti  alla tua corte.   Poi matite colorate, amici, feste e palloncini, finché ieri non fu di nuovo buio.   Ed è in quella…

Sete d’infinito

È  la sete d’infinito  il motore umano.   Quella che fa ricercare l’amore, la posizione, le risposte ai perché.   Che fa bramare il possesso e la devozione.   Ma la via maestra verso l’infinito è   il pensiero: itinerario spirituale dell’intelletto.

Infinito

Calo il sipario   per  afferrarlo. Ma è impossibile in un atto. Lo dicevano gli antichi: l’attuale non si puote.   Se poi annetto senza posa lo intuisco con l’eterno come crescita incessante.   Leviatano mastodonte che nessuno può domare, Né la ragione, né la téchne. Fantastica chimera da sfrattare dal paradiso del contare.

Sia la mia sera

Sia la mia sera una baia sgargiante di carminio ed arancio ove il cuore, diurno guerriero, possa adagiarsi beato. Sia la mia sera un giaciglio di ghirlande pronto ad accogliere il mio animo errante. Sia la mia sera uno squarcio di cosmo ove la diafana Venere brilli fugace. Sia la mia sera il silenzio scrosciante…

Amore

  Sei  la scintilla che accende la vita, quel maledetto e lungo viaggio verso l’ignoto.   Sei il fuoco che  scalda nei  transiti gelidi del tragitto. Quando non sei padrone del tuo  destino e sei da altri sbatacchiato come un flutto.   Sei le lacrime calde che  solcano il viso. La pienezza interiore di un…

Libertà

Libertà è responsabilità.    Chi ne abusa la perderà. È l’incapacità l’emergenza del tiranno.   Oh libertà: canto d’uccelli a primavera, sublime ninfa ispiratrice.   Quanti son morti per Te. Ma alcuni, solo in apparenza, perché ti han ceduta ad altri coll’ultimo respiro. Altri non ti han mai veduta, perché da sempre chini senza virtù…

Dio

Precursore del nulla per gli atei, anodina esistenza per gli agnostici, iniziale asimmetria per gli scienziati, grazia ricevuta per i tiranni, essere perfettissimo per i logici, autore del mondo per i credenti, Buon Pastore per i mansueti,  Padre accogliente per i peccatori.   Dio che creò gli uomini a sua immagine e somiglianza, fu concepito dagli stessi a lor guisa.    …

Rabbia

Antico fuoco che grida al mondo che non è come lo sogni. Fuoco che può incendiare, ma anche scaldare. Quanti amori si creano nel crogiolo della rabbia! E quante sterpaglie umane s’inceneriscono fra le sue fiamme! La rabbia tanto temuta dai piatti piccolo-borghesi opera schumpeteriane distruzioni creatrici, promuove arte e scienza rinnova il mondo. Tu,…

Cos’é la verità

In un giorno alquanto drammatico un uomo condannato alla pena capitale parlando al cospetto di un eminente governatore romano si espresse in questi termini: «… per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità; chiunque è per la verità ascolta la mia voce».  Dall’alto della sua posizione…

Veritas

Io cammino nel mondo alla ricerca della Verità Ultima. Vincolato dai bisogni, ostacolato dai  desideri prosaici, osteggiato dai potenti, invischiato dagli stolti.   E intanto la Verità scorre davanti a me. Corpo oscuro che prende forma dalla fioca luce  che la mia debole ragione emana. Così investita dal baluginante bagliore del mio misero intelletto essa si rivela lentamente…

Une journée de décembre

  La lumière effleure les corps comme l’eau de la mer les ports.   Décembre : froid doré, ciel illuminé.   L’âme  se réjouit,                                                  l’air rehausse les esprits.   Et l’amour hante les cœurs, la haine fomente les peurs.   Dans le règne des humains toutes les passions sont à la main.          

La percezione umana

Zaffiro spalmato su una tela di monti cinerini ove spunta la vetta innevata. La notte algida consegna un mondo diafano là fra i clivi che sbarrano la vista all’abisso infinito in cui l’occhio si tufferebbe dietro l’orizzonte a frugare il profondo senso dello spazio e del tempo: a priori kantiani della percezione  umana.

L’inferno della diffidenza

Uomini vittime di spauracchi, praticano l’empirica scienza della diffidenza.   Tormentati da meschine chimere, divorano la compassione, dilaniano l’amore.   E tu nel regno dei fantasmi muovi i tuoi passi a stento, parli ad uomini con volti occulti. Ma dall’alto il cielo guarda e piange.

Natura

La madre degli uomini dischiude i suoi accessi. Adorna con petali il giorno, ricopre di una coltre variopinta la vita. Scorre negli anfratti, infinite gallerie del cosmo, la magia del risveglio, sempre inedito anelito della vita che trasforma tutto.

Viva la buona scuola

Pare un titolo trito e banale come le espressioni giornalistiche a cui ci avevano abituati nei mesi dello scorso anno i media, ma il quadretto umoristico che vi presenteremo, colmo di tutti i difetti dell’italica gente, veicola una verità profonda: