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Simulazione di prima prova scritta su argomento letterario

Vuoi esercitarti un po’ su di una prima prova scritta di argomento letterario? Questo tema, riservato alle classi quinte, fa per te! Buon lavoro!

Leggi prima tutti i documenti, fattene un breve riassunto, e poi rispondi alle domande che troverai alla fine degli stralci dalle opere letterarie e poetiche di primo Novecento inserite qui di seguito.

Documento 1, da La metamorfosi di Franz Kafka (1915)

“Signor Samsa”, disse allora il procuratore con voce più forte, “che succede dunque? Lei si barrica
nella sua camera, risponde soltanto con sì o con no, procura ai suoi genitori dei gravi, inutili
pensieri e trascura – questo sia accennato solo di passaggio – i suoi doveri di impiegato in
maniera veramente inaudita. […] Io mi meraviglio, mi meraviglio, credevo di conoscerla come una
persona quieta e di buon senso ed ora sembra che improvvisamente lei voglia fare sfoggio di
capricci eccezionali. Il principale mi accennò vagamente stamani una possibile spiegazione della
sua negligenza – essa riguardava l’incasso da poco affidatole – ma io stavo quasi per dare la mia
parola d’onore che questa spiegazione non poteva essere accettata […] E la sua posizione non è
davvero la più sicura. Io avevo veramente intenzione da principio di parlare di tutto ciò a
quattr’occhi, ma poiché lei mi fa perdere tempo inutilmente, non vedo perché i suoi genitori non
debbano venire informati. Il suo lavoro dunque in questi ultimi tempi non era veramente molto
soddisfacente”.

Documento 2, da Totò Merumeni di Guido Gozzano (1911)

La Vita si ritolse tutte le sue promesse.
Egli sognò per anni l’Amore che non venne,
sognò pel suo martirio attrici e principesse
ed oggi ha per amante la cuoca diciottenne. […]
Totò non può sentire. Un lento male indomo
inaridì le fonti prime del sentimento;
l’analisi e il sofisma [il troppo ragionare] fecero di quest’uomo
ciò che le fiamme fanno d’un edificio al vento
Ma come le ruine [rovine] che già seppero il fuoco
esprimono i giaggioli dai bei vividi fiori,
quell’anima riarsa esprime a poco a poco
una fiorita [un gruppo fiorito] d’esili versi consolatori…

Documento 3, da La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923)

Adesso che sono qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo? […] Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito e da proposito a
sigaretta. Che cosa significano oggi quei propositi?

Domande da sviluppare, svolgendole in modo unitario, senza separare le risposte.
1- Per quali motivi, leggendo i precedenti testi di Kafka, Svevo e Gozzano, si può dire che, nel primo Novecento,
l’uomo europeo è generalmente deluso dalla propria esistenza quotidiana? Quali sono i problemi, pratici e psicologici, che non gli permettono di stare bene con gli altri e con se stesso?
2- Come viene raccontata, nella letteratura di primo Novecento, l’impossibilità di essere un “Superuomo”? Come si comporta il personaggio delle poesie e delle prose che non ama (o non può) essere un “Superuomo”? Spiegalo, analizzando il modo di fare di almeno due dei personaggi estratti dai tre testi allegati.
3- Gregor Samsa, Totò Merumeni e Zeno Cosini vivono tutti e tre male allo stesso modo oppure ognuno di loro sta male a modo suo? In che cosa si somigliano e per quali aspetti si differenziano i loro malesseri psicologici? Per rispondere alle domande, rileggi i brani allegati e utilizzane i contenuti.

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