Autore: Arianna Battaglia

Brachetto Passito Pian dei Sogni

E’ un vino dolce di color rosso rubino chiaro con riflessi granati, delicatamente aromatico con sensori di rosa appassita, lampone e retrogusto vanigliato.

E’ un vino da gustare a 14° C, in bicchieri tulipano alti di cristallo. Tipico vino rosso da dessert. Si abbina perfettamente alle torte di nocciole, noci, mandorle, al cioccolato e alle castagne. Può essere bevuto anche senza alcun abbinamento.

Fonti : Passito Brachetto Pian dei Sogni

Loazzolo Piasa Rischei

Il Loazzolo Piasa Rischei dell’azienda vinicola Forteto della Luja è un importante e famoso vino dolce ottenuto da moscato bianco appassito, ha bouquet complesso di agrumi canditi, note muschiate, salvia, leggera vaniglia; bocca soffice e aromatica, dal sapore largo e diffuso, molto elegante.
Ama i tradizionali dolci lievitati come il panettone e il pandoro, anche in versione farcita. Bonus di golosità con la pasticceria secca e il bonet piemontese. Stuzzicante abbinamento con formaggi erborinati come gorgonzola, roquefort, erborinato delle Alpi Cozie e blu del Moncenisio.

Fonti : Loazzolo Piasa Rischei

Barolo Chinato

Nato in Piemonte nel secolo scorso, subito si diffuse grazie al gusto ben dosato di amaro-dolce e soprattutto all’ effetto trainante in termini di mercato del nome “Barolo”, che lo collocava nei prodotti nobili rispetto agli svariati tipi di bevande alcoliche a base di china.
Inventore di una ricetta originale, Giulio Cocchi fu per il Barolo Chinato anche il protagonista della sua diffusione.
In Italia il consumo del Barolo Chinato fu aiutato dalla fama di vino medicinale che si era creato.

Il Barolo Chinato è un vino speciale prodotto con Barolo a Denominazione d’ Origine Controllata e Garantita, aromatizzato con corteccia di china calissaja, radice di rabarbaro e di genziana e il prezioso seme di cardamomo, i cui principi attivi vengono estratti con una lenta macerazione a temperatura ambiente. Caratterizzato da equilibrio e  dall’ armonia nel profumo, dall’ immediata gradevolezza del gusto e dalla piacevole persistenza aromatica.

Le occasioni per apprezzarlo sono tra le più diverse con particolare successo nella buona ristorazione servito fresco come elegante fine pasto, o per accompagnare piccola pasticceria da forno, oppure freddo (8-10 °C) come elegante aperitivo da consumarsi simile ai bitter.

Fonti : Barolo Chinato

Tartufo d’Alba

Il Tartufo è un fungo che vive sotto terra (ipogeo) ha forma di tubero, e vive in simbiosi con le radici di alcune piante. Possono avere svariate forme, da globosa a piatta, e presentano una parete esterna (peridio) dal bianco latte al giallo ocra con una polpa interna (gleba) chiara solcata da venature marroni.

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Gaja Barbaresco

E’ di colore rosso granato intenso alla vista. Al naso presenta sentori di frutta a bacca scura, cui seguono sfumature floreali di viola, richiami alle erbe aromatiche, alle spezie e al pepe bianco in particolare, al tabacco e all’ anice. In degustazione è setoso e tagliente allo stesso tempo, ricco e sostenuto da energici tannini che lo faranno ben invecchiare almeno per il prossimo decennio. Ottima la persistenza. Non è un vino per tutti i giorni questo Barbaresco DOCG, richiede in abbinamento piatti strutturati e dai sapori non quotidiani.

Fonti : Gaja Barbaresco

Pinerolese Ramìe

Pinerolese Ramìe della cantina Daniele Coutandin

Il vino “Pinerolese Ramìe” è uno dei più importanti prodotti dell’Azienda “Daniele Coutandin”, di Perosa Argentina. Il “Pinerolese Ramìe” è un vino Rosso, fermo e secco. È vinificato con uve Avanà, Avarengo.
Coutandin produce circa 2 000 bottiglie di “Pinerolese Ramìe”. Affina in autoclavi d’acciaio per 24 mesi.

 

“IL BRICCO” Barbaresco DOCG

“IL BRICCO” Barbaresco DOCG
Si ottiene da uva nebbiolo 100% coltivata in tre microzone dei vigneti della Cascina Il Bricco,
di proprietà della famiglia Pio, nel Comune di Treiso. Una selezione piccola ed accurata di uve molto mature.

La vinificazione avviene in acciaio, a temperature piuttosto alte e la macerazione dura circa 25 giorni.
L’invecchiamento è di circa 30 mesi in botti di rovere e una piccola parte in barriques per i primi 18 mesi.

È un vino molto strutturato, ricco di profumi di frutta matura, morbido e speziato. Tannini dolci e maturi ed è molto longevo. È prodotto in piccola quantità.

Fonti : Il “Bricco” Barbaresco DOCG

Gaja Sorì Tildin

Vitigno : Nebbiolo 95% e Barbera 5%
Il vigneto Sorì Tildin è situato a poca distanza dal Costa Russi nel comune di Barbaresco. Il termine dialettale Sorì indica la sommità della collina esposta a sud, mentre Tildin stà per Clotilde (da Clotilde Rey, nonna di Angelo Gaja). Tutti i 5 vigneti singoli di Gaja abbinano grande eleganza e complessità, qualità che trovano il massimo equilibrio nel Sorì Tildin. Vino di grande finezza, coniuga in modo splendido le caratteristiche pedoclimatiche con il carattere unico del Nebbiolo. Possiede aromi complessi: minerale, amarena, cedro e spezie. Pieno e ricco in bocca, tessuto molto fitto; un vino marcato da una grande quantità di tannini fini e maturi; straordinario potenziale di maturazione.

Vitigno: Nebbiolo 95% e Barbera 5%

Gaja è un produttore di vino italiano della regione Piemonte, nelle Langhe, principalmente produttore di vini Barbaresco e Barolo, e poi diversificato in Brunello e “Super-Tuscan”. Il suo proprietario e attuale presidente Angelo Gaja ha sviluppato tecniche che hanno rivoluzionato la vinificazione in Italia, ed indicato con termini come “il re indiscusso del Barbaresco”, e “l’uomo che ha trascinato il Piemonte nel mondo moderno”, ed il cui Barbaresco è considerato uno status symbol alla pari di Château Lafite-Rothschild o Krug. Nel 1937, Giovanni Gaja fu il primo a mettere il nome Gaja a grandi lettere rosse sulle etichette delle bottiglie. L’azienda ha progredito durante la Seconda Guerra Mondiale con Giovanni Gaja che ha concluso una serie significativa di acquisti di vigneto in termini di quantità e di qualità.

Anche citata come una figura dall’ influenza importante per il precoce successo dell’azienda è la madre di Giovanni Gaja, Clotilde Rey, che ha instillato i principi di lavorare per realizzare vini di alta qualità per attirare la clientela desiderata ed impostare i prezzi elevati per sottolineare il prestigio del prodotto.

Doux d’Henry

Doux d’Henry

Il vitigno Doux d’Henry secondo alcuni sarebbe Di Rovasenda, 1877, dove viene ancor oggi coltivato. È conosciuto anche come Gros d’Henry e Doun d’Henry. Viene coltivato prevalentemente nella provincia di Torino, ed in particolare nel Pinerolese. Raramente lo si trova vinificato in purezza.

Il Doux d’Henry Pinerolese DOC è ottenuto dalla vinificazione del vitigno omonimo, le uve si vendemmiano nella prima decade di ottobre. Le vinacce macerano nel msoto per circa 48 ore e successiva fermentazione “in bianco” a temperatura controllata, 20° C.

Per la sua delicatezza il Doux d’Henry, si accompagna bene con gli antipasti e per il suo caratteristico aroma si abbina alla pasticceria secca, va servito ad una temperatura di 12-14°.