Mi avevano detto

MI AVEVANO DETTO
Mi avevano detto che dopo la guerra veniva la pace.

E con fiducia ho atteso che il mondo capisse l’inutilità della lotta,
l’assurdità del sangue che imbeve la terra,
l’attonito silenzio di corpi esangui sul terreno
il pianto senza requie di bimbi senza pace.

Mi avevano detto che ogni cosa insegna.

E non riesco a capire perché il mondo intero
trovi normale inventare ordigni,
impiegare tempo per attentare alla vita,
usare parole falsamente buone.

Mi avevano detto che l’uomo comprende, e ha un cuore.

Ma faccio fatica a capire
quanto cuore batta ancora
in questo mondo che di sangue trabocca,
e rischia di deflagrare
per il troppo dissonante suono.

E perché l’Amore
non sia ancora
padrone.

Mi avevano detto.
(Silvia Maria Calliero)

7 Commenti

  1. Ciao Silvia, molto bella! Giusto qualche giorno fa stavo pensando, tra i vari temi da affrontare nella mia rubrica, alle canzoni che parlano di guerra, certo l’argomento è un po’ spinoso perché molte delle canzoni che ascolto io sono politicamente molto schierate. Tu invece sei riuscita, a mio parere, a cogliere l’aspetto più disarmante, riassunto forse nella frase di Guccini “mi chiedo, quando sarà, che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si fermerà”…
    Un abbraccio
    Giuseppe

    1. Chissà se il fvento si fermerà mai..Ogni tanto oenso che il mondo sia la scena di una guerra, e che ci siamo caduti, così, per errore, ingnorando di essere parte di uno spettacolo teatrale, ossia a un dramma di guerra… Addirittura si arriva a parlare di Guerre giuste, o guerre necessarie, e la cosa a me ( e spero di non essere la sola) , suona piuttosto assurda.Spero di esagerare e di non avere la sensazione giusta. Chi vivrà vedrà, e forse capirà qualcosa di più
      Un abbraccio
      Silvia

      1. Chi parla di guerra necessaria o guerra giusta spesso lo fa per dividere il mondo in buoni e cattivi ma il confine non è così netto e spesso dietro si nascondono ben altri interessi…
        Spero che ti piacerà il mio articolo sulle canzoni di guerra quando mi deciderò a scriverlo 🙂

        1. Certo…non siam nulla per chi gestisce i fili dei burattini dello spettacolo teatrale di cui siamo i burattini. Purtroppo è così. E, per una semi-vegetariana, non è bello sapere di poter essere “carne da macello”. Aspetto il tuo articolo con grande piacere, caro collega 🙂

  2. Benvenuti all’assurdo macello nella trincea come un animale

    Mi hanno descritto il nemico cattivo come un feticcio da trucidare

    Ma l’ho visto lottare nel fango per sopravvivere e disperare

    Abbiamo occhi braccia ed orecchie, la stessa bocca per parlare.

    “Carne da cannone” – Casa del vento

  3. Per quelli schierati da una parte la loro guerra è giusta e quella degli altri è sbagliata. Per quelli messi dall’altra parte, è la guerra degli altri sbagliata mentre la loro è giusta. Opinioni. Ma è così da sempre. Il povero Abele pensava di aver ragione, mentre Caino pensava che il fratello avesse torto, e sappiamo come è finita. Alla fine non ha mai ragione nessuno.

    È la bestia che non si accontenta e alberga dentro ognuno di noi ad essere pericolosa. Umanità, strana specie. Non siamo ancora riusciti a sterminarci, ma forse il pianeta è stanco di noi.

    Questo mondo è bello quando non lo guardo. Così a occhi chiusi, posso immaginarlo per come lo vorrei.

    1. Quanta verità, Meyer. Solo che da testarda ottimista spesso discreta, ma attenta osservatrice che a volte vede qua e là, scintille di luce (forse inizio di pazzia? Schizofrenia? Non so…m va bene così)non mi posso stancare di pensare che una parte delle mie utopie di Gioia, Serenità, Amore…e quant’altro, possano magari realizzarsi; anche in un cantuccio, anche dietro ad un muro, anche in una famiglia, o una piccola comunità, e nei posti più impensabili. E ostinata ottimista sarò fino all’ultimo, andandomene, forse da questo modo, sapendo comunque d aver creduto a qualcosa di bello, anche se mai ci sarà stato. Così riesco a vivere, anche se a volte diventa un sopravvivere…

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