L’Italia ai mondiali del 1982. L’ultima partita del girone eliminatorio
Il secondo pareggio contro un avversario di basso rango fece tremare il progetto azzurro, inoltre la squadra venne travolta dalle critiche. Occorreva motivare i calciatori, spingendoli a far rinascere la passione del popolo per la maglia italica.La partita conclusiva di quello sfortunato girone ci vide batterci contro il Camerun capeggiato dal talentuoso Roger Milla. Sin dalle prime battute del match emerse una squadra del tutto differente da quella che pareggiò contro Polonia e Perù. I ragazzi agli ordini di Bearzot avevano perso quel calcio frizzantino che, seppur in parte, si era potuto vedere contro i due precedenti avversari. La formazione africana si chiudeva egregiamente e, quando doveva contrattaccare, si risparmiava di farlo. Le solite emozioni sciagurate colpirono la mente e le gambe dei calciatori italiani, che però, al sessantesimo minuto si portarono in vantaggio grazie ad un colpo da maestro dell’ intrepido Ciccio Graziani. Come è stato detto in precedenza, quella squadra era capace di toccare livelli di calcio impressionanti, per poi indietreggiare totalmente nella sua metà-campo, lasciando così le redini del gioco alla squadra avversaria. Fu così che il Camerun riuscì a fissare il punteggio sull’uno a uno, orchestrando alla perfezione una tattica d’attacco fulminea che finì con la sfera che, roteando, si andò ad adagiare nella rete difesa da Zoff. Un’altra chance mancata per provare la forza calcistica della squadra.
Lorenzo Callari
Questa partita dei mondiali me l’ero persa, così come le altre partite iniziali. Non sapevo nemmeno che fossero iniziati i mondiali, lavoravo all’estero. L’ho scoperto solo con la partita vista per caso attraverso la vetrina di un negozio di elettrodomestici dove c’era un televisore acceso con in corso la partita Italia – Brasile, se ben ricordo, o era Italia – Argentina. Mi sono fermato a guardarla, grande vittoria. Poi non mi sono perso più nulla di quel mondiale con l’incredibile festa finale nelle piazze e strade di Torino, perché nel frattempo ero rientrato per una breve vacanza.