Il mestiere di crescere
Io ho quindici anni, un’età stupenda se affrontata nel modo giusto poiché tutti noi iniziamo ad essere più autonomi.
Essere autonomi in questa fase della crescita vuol dire passare del tempo da solo, uscire spesso con gli amici ed andare fuori città per frequentare la scuola. Tutto ciò porta ad avere molte responsabilità, a cui non viene sempre data la giusta importanza.
Io sono uno dei tanti che ha approfittato dello stare lontano da casa per prendere delle cattive abitudini come fumare uscire con persone poco affidabili e scambiare per divertimento ciò che pian piano mi stava uccidendo. il bello di quest’età è che si è ancora in tempo per cambiare strada.
Questo periodo, l’adolescenza, è un’età in cui si cresce sia fisicamente che mentalmente, o per dirlo in modo più preciso si matura. E’ bello essere un adolescente e crescere in mezzo ai tuoi coetanei, è bello trovare amici veri con cui trascorrere momenti forti ed intense emozioni, ma, come da natura, è normale anche voler prevalere, voler avere sempre ragione e perciò litigare.
L’adolescenza a me piace molto perché mi avvicina al mondo con cui tra qualche anno avrò a che fare: quello del lavoro. Uno dei lati dell’adolescenza che si tende a nascondere è la parte che riguarda le paure: non sempre è facile mostrarsi per come si è veramente, deboli ed inconsapevoli davanti alla grandezza del mondo, per sembrare forti.
Un’ altra brutta parte che contraddistingue l’adolescenza è la guerra più lunga che sia mai esistita: quella dei ragazzi contro i professori ed i genitori. Gli adulti sono molto potenti e spesso utilizzano impropriamente il loro potere per imporsi su chi, di potere, ne ha veramente poco.