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Come potrei scrivere meglio il mio pensiero?

Uno dei problemi che più si notano nei temi, nelle relazioni e in tutte quelle opere che richiedano un impegno personale di scrittura è la difficoltà a strutturare i pensieri e le frasi in modo chiaro per renderli scorrevoli e soprattutto comprensibili a chi legge.

Ammesso che non esiste una legge o un protocollo unico per esprimersi – al di fuori delle sia pur benemerite norme della grammatica – occorre, per fare un buon lavoro, sempre tenere presenti queste necessità:

1. Ho capito di che cosa devo parlare/scrivere? Se non mi è chiaro il concetto, il suo riassunto risulterà poco convincente e poco scorrevole

2. Sono sicuro che le parole che userò esistano davvero nel vocabolario e abbiano proprio il significato che ho in testa? Controllare una volta in più è sempre segno di intelligenza (se non c’è il vocabolario a portata di mano, vai all’ottimo sito Treccani)

3. Il mio vocabolario si limita a 300 parole oppure posso permettermi di usare, al posto di un termine che ho già utilizzato, qualche sinonimo, in modo da evitare inutili e fastidiose ripetizioni?

4. Ho costruito una breve mappa concettuale, un percorso di idee che intendo trattare (magari dando loro un ordine di importanza, così da seguirlo nel corso dell’esposizione)?

5. Ho imparato a tagliare ciò che non è necessario (eccesso di particolari, elementi fuori contesto, prolissità, termini poco coerenti al pensiero che esprimo)?

6. Mi è chiaro che i pronomi sono miei amici e non nuocciono gravemente alla salute? Li uso ogni tanto, anziché ripetere gli stessi nomi?

Se le tue risposte sono negative (ma anche se sono affermative), prova a leggere alcune frasi poco corrette e la correzione seguente per misurare la tua competenza espressiva nell’italiano scritto.

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