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2-Nascita ed espansione dell’Islam (570-732 d.C.)

Alla morte di Maometto, nel 632, presero il potere i suoi seguaci, dato che egli non aveva avuto figli. Il primo dei suoi seguaci che gli succedette fu il califfo Abu Bekr, che conquistò, quand’era al potere, la Siria.

Il suo successore, il califfo Omar, riuscì a sottomettere parte della Persia, Gerusalemme e l’intera Siria. In seguito, venne pugnalato e lasciò il potere a Othman, membro della ricca famiglia degli Omayyadi. Gli anni in cui egli fu califfo, dal 644 al 656, si ricordano per la prima scrittura del Corano. Esso è un libro che raccoglie le visioni che si erano prospettate al Profeta Maometto dopo gli incontri con l’Arcangelo Gabriele.

Tale libro dava agli arabi una religione conforme ad una regola scritta, più normata e quindi più stabile. Uno dei concetti più forti che passarono nella società arabica fu quello di Jihad (ovvero di guerra santa): si trattava, inizialmente, di una guerra santa contro le passioni negative dell’individuo che poi si trasformò in una guerra contro gli infedeli, contro coloro che non credevano in Allah. Vi era, in questo concetto, una particolarità: nel caso in cui ebrei o cristiani fossero stati soggiogati, essi venivano riconosciuti dagli arabi come dimmi (protetti). Ciò voleva dire che questi ultimi potevano vivere all’interno dell’impero islamico, in piena libertà religiosa, a patto che pagassero una tassa ai califfi.

Le guerre di conquista del periodo successivo al 656 d.C., momento storico in cui presero il potere i sunniti (ovvero i seguaci della sunna, l’insieme degli insegnamenti di Maometto), furono rapide e condussero a notevoli ampliamenti territoriali.

Vennero conquistate le terre prossime alla Mesopotamia e alla Calcedonia (in Turchia), le coste africane e, nel 711, anche la Spagna, sino ad allora controllata dai Visigoti (popolazione barbarica che, allorché gli Ostrogoti di Odoacre penetrarono in Italia deponendo l’ultimo imperatore occidentale Romolo Augustolo nel 476 d.C., si erano stanziati nella penisola iberica).

La battaglia nella quale la potenza araba venne fermata fu quella di Poitiers, nel 732: qui il re dei Franchi Carlo Martello riuscì ad impedire l’avanzata degli islamici, salvaguardando il suo potere e permettendo ai suoi discendenti (soprattutto a Carlo Magno) di allearsi con il Papa in Italia al fine di cacciare dalla penisola i Longobardi.

La sconfitta patita in Francia portò, nel 750, alla fine del potere dei sunniti, che vennero sostituiti dagli sciiti (coloro i quali credevano che l’Islam andasse governato non dai seguaci della sunna ma dai successori di Maometto), che trasferirono la capitale dello stato islamico a Baghdad e la ressero sino al 1258.

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