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Zoom.us, meglio cancellarlo?

Nelle scorse settimane, quando abbiamo dovuto attrezzarci per riuscire a comunicare e vederci con il diktat #IoRestoACasa ognuno di noi ha provato vari software di video conferenza. Uno dei software che si è affermato è stato Zoom.us, strumento intuitivo, che richiede la registrazione di una sola persona e che è corredato di utili funzioni.

Nei giorni successivi sono emerse inquietanti informazioni sulla poca sicurezza del software relativa ad attacchi di hacker o intrusioni di persone in room a cui non si aveva il permesso di entrare; tutto questo succedeva poiché chi ospitava le video connessioni e creava la stanza virtuale non impostava una password per facilitarne l’accesso; questa mancanza aiutava ad avere un accesso più immediato ma rendeva anche più facile la penetrazione di intrusi all’interno delle stanze.

Successivamente è emerso che Zoom aveva perso il controllo dei dati personali degli utenti e che tutte le email delle persone che si erano registrate erano state acquisite e vendute nel DarkWeb.

Ipotizzando che queste informazioni siano vere c’è da dire che quando navighiamo e ci registriamo ad un qualunque sito (dai più conosciuti ai meno), i nostri dati sono a rischio di diffusione in quanto i sistemi di protezione non sono mai sicuri e garantiti al 100%, soprattutto quelli che hanno un solo passaggio di autenticazione.

Come cancellare i nostri dati da Zoom

Dato che la nostra scuola è passata alla piattaforma G suite, non abbiamo più bisogno di esporre a rischio i nostri dati e possiamo decidere in modo autonomo di cancellarli dai server di Zoom; infatti per cancellare il nostro account non basta cancellare l’APP ma bisogna cancellare l’intero account.

Per farlo occorre connettersi al sito https://zoom.us loggarsi, andare nel menù “ADMIN” —> “Account Management” —> “Account Peofile” —> cliccare su “Terminate my account” e confermare.
Solo dopo aver fatto questa operazione ed essere usciti dall’account del sito, si può procedere alla disinstallazione delle app.

Un commento

  1. Grazie Filippo per queste importanti informazioni. In effetti cosa fanno i siti dei nostri dati è sempre qualcosa di misterioso a prescindere da tutte le normative e dai consensi che siamo obbligati ad accettare per utilizzare i servizi offerti.
    Il passaggio a GSuite rende gli strumenti che alcuni di noi hanno usato in questo periodo non più adatti alle regole che l’istituto si è dato, prima, durante la riunione dei capi di dipartimento di inzio marzo e, infine, con la delibera del CdC di venerdì scorso. Perciò dobbiamo conformarci agli strumenti indicati.
    Condivido un webinar su: G Suite for Education e Privacy linee guida per scuola durante/dopo l’emergenza che chiarisce molte idee, spesso contrastanti o sbagliate sulla privacy, e dà anche alcuni suggerimenti pratici su come agire all’interno della GSuite for Edu.
    https://www.youtube.com/watch?v=B6lgTq7Y9tM&list=PL9hVgQYv8hejyDkIbMU3bDzopzMF7SwAF

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