Un esempio di tema argomentativo basato su documenti letterari
Sommario
Il lavoro che si propone qui di seguito collega, in una sorta di testa-coda cronologico, due opere letterarie molto distanti tra loro: il racconto Pauro alla Scala del romanziere novecentesco Dino Buzzati e il medievale Pianto della Madonna di Jacopone da Todi. Quale filo rosso li unisce? Quali riflessioni possono suscitare, appaiati? Provate a leggere gli stralci dei testi, rispondete in ordine alle domande e lo saprete!
Buona lettura e buona scrittura!
Paura alla Scala di Dino Buzzati
Confabulando, si avviarono verso il Museo Teatrale e qui, al buio, rimasero vari minuti. Poi l’Hirsch [il sovrintendente del Teatro alla Scala] ricomparve nel ridotto, mormorò qualche cosa successivamente a quattro persone, le quali lo seguirono. […] Il gruppetto raggiunse l’ing. Clementi che era rimasto di là, al buio, e si formò una specie di conciliabolo. […] Il movimento, dapprima inosservato, destò la curiosità, anzi l’allarme, bastava poco a insospettire, in quello stato d’animo. Qualcuno, con l’aria di capitare là per caso, andò a dare un’occhiata; di questi non tutti fecero ritorno nel ridotto, Infatti Hirsch e Clementi , a seconda dei volti che si affacciavano alla porta della saletta, sospendevano la discussione oppure invitavano ad entrare in forma assai obbligante. In poco tempo il gruppo dei secessionisti raggiunse la trentina. Non fu difficile capire, conoscendo i tipi. Clementi, Hirsch e compagni tentavano di far parte a sé, di schierarsi anticipatamente dalla parte dei Morzi [gruppo che voleva effettuare un colpo di stato], di far capire che non avevano niente da spartire con tutti quei marci ricconi rimasti nel ridotto.
Jacopone da Todi, Pianto della Madonna
NUNZIO Succurri, Donna, aiuta !
ch’al tuo figlio se sputa
e la gente lo muta,
hanlo dato a Pilato.
MADONNA O Pilato, non fare
lo figlio mio tormentare,
ch’io te posso mostrare
como a torto è accusato.
POPOLO Crucifige, crucifige !
Omo che se fa rege,
secondo nostra lege,
contradice al senato.
MADONNA Priego che m’entendàti,
nel mio dolor pensàti;
forsa mò ve mutati
de quel ch’avete pensato
NUNZIO Tragon fuor li ladroni
che sian suoi compagnoni.
POPOLO De spine se coroni !
ché rege s’è chiamato.
Domande per riflettere sui testi
La paura di dispiacere, il voler seguire a tutti i costi gli altri, le mode o i comportamenti più diffusi, possono portare le persone a tradire se stesse e gli altri, pur di essere accettate da un gruppo, da una singola persona o di avere un tornaconto personale. Partendo dai due brani di Buzzati e di Jacopone da Todi prova a riflettere sui seguenti punti:
- Sei una persona volubile, che cambia idea facilmente? Se sì, perché lo fai? Ti senti meglio, non ci pensi, fai finta che ti piaccia ciò che altri ti suggeriscono di fare o pensare oppure, per essere accettato/a, ti costringi a fare ciò che non vorresti?
- Sei una persona che ha subito, da parte degli altri, prese in giro perché non hai voluto aderire ad un sistema di pensiero o di comportamento che era comune tra le persone che frequentavi? Come ti sei sentito, se ciò è successo (a te o a qualcuno che conosci)?
- Hai mai tradito la fiducia di chi credeva in te o ti è mai capitato di essere tradito, sotto ogni punto di vista, da persone di cui ti fidavi? Come ti sei sentito/a? Quanto ha influito la paura di non essere compreso/a, accettato/a?
- Come giudichi chi abbandona un’idea, una persona, un modello di comportamento?
- Abbandonare un’idea o un modo di essere che ormai non rappresenta o appartiene più ad una persona, però, può anche rappresentare qualcosa di positivo per il suo percorso di crescita?
- Concludi esprimendo il tuo parere sul concetto di lealtà.