Memento

Oggi, 27 gennaio, tutto il mondo ricorda la pagina più buia dell’umanità, per questo è stata istituita la giornata della memoria, per ricordarci quello che è successo, perché se è capitato, allora vuol dire che può avvenire di nuovo, ecco perché è così importante che questa data non sia una semplice ricorrenza da celebrare pubblicando un post su fb e passando oltre. La data del 27 gennaio è simbolica in quanto quel giorno di settantatre anni fa le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Nei campi di concentramento e di sterminio non furono rinchiusi solo ebrei ma anche omosessuali, comunisti, zingari, oppositori del regime e disabili. In particolare questi ultimi furono i primi ad essere uccisi in una sorta di “prova” dell’olocausto come racconta Marco Paolini nel suo spettacolo Ausmerzen che vi consiglio assolutamente di vedere. Lo trovate nella versione integrale su youtube al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=mg3tEQiuSbw

Questo articolo, come avete avuto modo di notare, sarà un po’ più “multimediale” del solito, ma tornando alle canzoni, argomento da cui parto per ogni mio nuovo articolo, parlando di Giorno della Memoria e di Shoah sono almeno due le canzoni che fanno parte del mio bagaglio musicale che vanno assolutamente ascoltate, la prima è un canto yiddish dal titolo “Gam Gam”, tratta dal Salmo 23 dell’Antico Testamento. Il video che segue, in cui una maestra insegna questa canzone ai bambini nei campi di concentramento, è tratto da “Jona che visse nella balena”, film di cui vi consiglio la visione

La seconda canzone è di Francesco Guccini e si intitola “Auschwitz”

Pur essendo questa canzone dotata di un testo molto significativo dal primo all’ultimo verso vorrei soffermarmi in particolare su due strofe, la prima rappresenta la crudeltà raggiunta dall’uomo…

“Io chiedo come può l’uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento”

La seconda invece è in qualche modo una domanda di speranza, quando l’uomo riuscirà a vivere in pace con gli altri esseri di questo pianeta?

“io chiedo quando sarà
che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà”

A proposito di film vorrei consigliarvi la visione di un film rumeno che si intitola “Train de vie” che oltre ad essere, a mio modesto parare, un film bellissimo è accompagnato da un’ottima colonna sonora e, parlando di colonna sonora, come non citare “Ogni cosa è illuminata” film nel quale “frodo” alias Elijah Wood è un giovane con la mania dell’archiviazione che si mette sulle tracce della donna che salvò suo nonno dall’olocausto (https://www.youtube.com/watch?v=ZojHUN3pob0).

Vorrei concludere con una poesia che è stata attribuita a Bertold Brecht anche se l’origine di quest’opera è ancora dibattuta. Perché ho scelto proprio questa poesia? Molto spesso ci si chiede perché i tedeschi “normali” non abbiano fatto nulla per fermare la macchina di morte dei lager, purtroppo fino a quando una cosa non ci tocca direttamente siamo portati a pensare che il nostro intervento sia inutile, controproducente o, se in qualche modo riteniamo la persona colpida “diversa” da noi, ne siamo quasi contenti.

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Ultimo, ma non meno importante, vorrei ricordare che campi di concentramento e transito furono costruiti anche in Italia, a Fossoli e Bolzano e che leggi per la “difesa della razza” sono state promulgate anche dal nostro “sciaboletta” e qualcuno ancora ai giorni nostri parla di razza. Chi non ricorda la propria storia è condannato a riviverla…

Buona vita a tutti
GM

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