1. QUADRO INFORMATIVO

Elementi desunti dalla descrizione di sé dello Studente o della Studentessa, attraverso interviste  o colloqui

DOMANDE GUIDA

– cosa ti piace fare a scuola, ti rende felice e ti fa stare bene?

– Cosa invece non ti piace fare?

– Ci sono altre cose che vuoi aggiungere? Cose che ti piacciono o non ti piacciono?

– Cosa ti fa sentire triste o ti spaventa?

– Quali attività ti piacciono di più?

– Quali attività ti piacciono di meno?

– Per fare cosa hai bisogno di essere aiutato?

– C’è qualcosa che ti piacerebbe fare da solo, senza aituo?

– Come ti senti a scuola?

– Perché ti senti così?

– Che cosa ti piace di te?

– Che cosa non ti piace?

– Cosa sai fare molto bene?

– Cosa ti piacerebbe migliorare?

– Quando devi prendere una decisione, cosa fai? Mi fai un esempio di una decisione che hai dovuto prendere?

– Cosa fai quando hai un problema? Raccontami di un problema che sei riuscito a risolvere? Hai usato qualche ‘trucchetto’ particolare?

– Mi fai l’esempio di un obiettivo che hai raggiunto in passato e di cui vai fiero?

– Cosa ti piace di più tra queste scelte:

  • Scegliere e decidere da solo
  • Essere aiutato a scegliere
  • Preferisco che siano gli altri a scegliere per me

– Cosa ti piacerebbe fare dopo la scuola? C’è un’attività o un lavoro che ti piacerebbe fare? Perché?

– Come ti immagini o vorresti essere da adulto?

– Hai qualche progetto o desiderio particolare per la tua vita?

– Ci sono altre informazioni/parti di te che vorresti raccontare?

ATTENZIONE: NON E’ NECESSARIO PORRE TUTTE LE DOMANDE. OGNI DOCENTE SCEGLIE QUELLE CHE PENSA POSSANO ESSERE PIU’ PERTINENTI PER AIUTARE L’ALLIEVO/A AD ESPRIMERSI

1   Situazione familiare / descrizione dello Studente o della Studentessa

A cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO

SCHEMA GUIDA

1. Descrizione libera: invitare i genitori/tutori a descrivere liberamente l’allievo/a senza interferenza alcuna.

2.  Proporre la seguente traccia di dialogo:

  • Indicare almeno 2 punti di forza del ragazzo/a in normali situazioni extra-scolastiche
  • Indicare almeno 2 facilitatori/barriere (spiegare i significato) in comuni situazioni extra-scolastiche. Quali azioni sono state messe in atto dalla famiglia per rinforzare i facilitatori / rimuovere le barriere?
  • Indicare almeno 2 esperienze scolastiche (dalle elementari in poi) particolarmente positive o negative (ottima inclusione, bullismo, conflittualità, ottimo rapporto con qualche docente, ecc.)
  • Spiegare (se presenti) quali sono gli interventi integrati fra famiglia e servizi del territorio (educativa territoriale, riabilitazione, frequenza di centri specifici, ecc.)

3.  Descrizione ‘clinica’ dal punto di vista della famiglia.

Ad es. prime avvisaglie della disabilità, difficoltà incontrare nella diagnosi, momenti topici da ricordare/dimenticare, sconvolgimenti familiari a seguito dell’evento, limitazioni o difficoltà incontrate, ecc.

4. Descrizione familiare

Composizione del nucleo familiare, chi si occupa del ragazzo/a, organizzazione familiare, eventi traumatici che possono avere influito sulla crescita del ragazzo/a, modalità con cui il ragazzo/a ‘vive’ la famiglia (litigi, scontri, relazioni particolarmente significative, ecc.).

ATTENZIONE: E’ NECESSARIO PORRE MOLTA CAUTELA  E CAPIRE SE GLI INTERLOCUTORI SONO DISPOSTI E FINO A CHE PUNTO A RACCONTARSI.

5. descrizione apprendimenti

Organizzazione del lavoro scolastico a casa, chi aiuta il ragazzo/a, tempistica e modalità nello svolgimento dei compiti, spazi disponibili, difficoltà incontrate.ATTENZIONE: IL COLLOQUIO VA PILOTATO IN BASE ALLA FAMIGLIA CON CUI SI INTERLOQUISCE. EVITARE DI CREARE DISAGIO E SOTTOLINEARE LE PARTI POSITIVE