Tè e sostenibilità

L’industria mondiale del tè da qualche anno sta affrontando vari problemi:

  • cambiamenti climatici
  • deforestazione
  • scarsità dell’acqua 
  • lavoratori sottopagati

L’aumento delle temperature può causare tanti problemi alla produzione del tè e per questo stanno nascendo delle stazioni di ricerca per studiare nuove strategie per continuare la sua produzione. 

La multinazionale Unilever che produce té istantaneo in Sri Lanka hanno avviato delle iniziative per ridurre il nostro impatto ambientale e informare le persone e i lavoratori su alcuni temi ambientali. 

Un altro grande problema riguarda i lavoratori e i loro salari che a volte non raggiunge la cifra per essere considerato un salario di sussistenza. 

Questo problema viola anche una legge fondamentale dell’ONU cioè quella sull’equa retribuzione. Alcune società hanno avviato un’indagine in India, Indonesia e Malawi sui problemi di queste coltivazioni.

Lo studio intitolato Understanding Wages In The Tea Industry ha rilevato paghe troppo basse, stabiliti dalla regione o dal luogo in cui si trovano. Le paghe non sono gestite dalle aziende ma sono influenzate da alcune politiche governative. 

Questa campagna che sta svolgendo Oxfam riguarda non solo i lavoratori nelle piantagioni di té ma vale anche per i proprietari di piccoli terreni per far vivere loro un’esistenza dignitosa, inoltre Oxfam coinvolge anche tantissime industrie di té ma anche rivenditori, governi, sindacati e ONG. 

Questa campagna aiuterà i lavoratori con un salario stabile, l’accesso ai finanziamenti per i piccoli proprietari e miglioramento delle condizioni di vita dei coltivatori e di avere la possibilità di accedere ai servizi delle banche.

Edoardo, Gabriele, Emanuele, Leonardo

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