M’illumino di meno

Il primo marzo 2019 sarà la giornata del risparmio energetico, giunta ormai alla quindicesima edizione, organizzata da Caterpillar – Rai Radio 2 e dedicata, quest’anno in particolare, al tema dell’economia circolare. Radio Rai, sul suo sito, ha pubblicato un decalogo, da mettere in pratica tutti i giorni.

In occasione di questo evento, vengono organizzati alcuni contest, di cui uno musicale, che nel 2009 è stato vinto dal gruppo “Radici nel cemento”, gruppo reggae romano che ho conosciuto attraverso canzoni quali “bella ciccia” o “la bicicletta“, che esalta l’utilizzo di questo mezzo eco (nomico e logico)

Radici nel cemento “M’illumino di meno”

Nel repertorio italiano “Il ragazzo della via Gluck” può essere considerata la prima canzone sulla tematica ambientale a riscuotere un certo successo. Degli stessi anni, legata alla paura generata dalla guerra fredda, troviamo una canzone particolare di Francesco Guccini, che vi propongo in versione cover dei MCR: “Atomica cinese” il cui tema è un’ipotetica esplosione nucleare in Mongolia occidentale che porta una scia di morte… “sopra un cielo così livido, le onde sembra che si fermino, non si sente che il silenzio e le reti sono piene di cadaveri d’argento…” Qualche anno più tardi dalla filastrocca di Gianni Rodari, Sergio Endrigo canta “Ci vuole un fiore“.

Uscendo dall’ambito nazionale non posso non citare questa bellissima canzone di Michael Jackson di cui trovate il video di seguito e il testo qui

Micheal Jackson – “Earth song”

Degli Ska-p con un ritmo musicale decisamente più coinvolgente è il prossimo video che ci riporta alle nostre responsabilità nei confronti del pianeta “di fronte alla barca che affonda, non sperare in un miracolo…”

Ska-p – Decadencia

A conclusione di questo articolo vorrei citare più che una canzone, un film, “Into the wild” per cui Eddie Vedder ha realizzato la colonna sonora all’interno della quale possiamo trovare il brano “Society”

Eddie Vedder – Society

Il film è, a mio modesto avviso, uno di quei film che segnano “un prima e un dopo” nel senso che, per prima cosa ti rimangono dentro e, in secondo luogo, ai quei film farai spesso riferimento. Nella mia ormai discreta esistenza ne ho trovati pochi di film di questo tipo, per cui vi invito vivamente a vederlo.Il testo della canzone ci parla dell’avidità della nostra società e della scelta del protagonista di abbandonarla, “Society, you’re crazy breed”

Quindi il primo marzo cenetta a lume di candela, anche per i single, tanto non è San Valentino 😉

¡Hasta pronto!
JM

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