Tre frecce a terra e piedi per decidere dove andare

Una scelta difficile, che indirizzo prendere

Orientamento nel biennio

Come ben sappiamo noi alunni, alle medie ci siamo già ritrovati con una scelta da compiere, ovvero

Tre frecce a terra e piedi per decidere dove andare

quale scuola superiore frequentare. Non è stata una scelta semplice e non è detto che questa scelta sia stata la migliore, anche perché a

14 anni è molto probabile non avere idea di come vorremmo che fosse la nostra vita da adulti, dove vorremmo essere e soprattutto che lavoro ci piacerebbe svolgere.

Se ci accorgiamo che la strada che abbiamo preso non fa per noi, sarebbe meglio cambiare scuola al più presto per non sprecare tempo prezioso e soprattutto per non rischiare di continuare a studiare un mestiere che non ci piace.

 

Ognuno di noi arriva all’alberghiero con un’idea di che cosa gli piacerebbe fare, ma non è detto che le sue aspettative corrispondano a ciò che realmente viene insegnato a scuola, molti di noi non hanno ancora la minima idea di che indirizzo vorrebbero prendere in terza e che cosa si insegna a scuola. Si trovano così in stato di confusione.

 

Alcuni di noi cambiano idea nel corso del biennio, per dimostrarlo presenterò questa indagine su una classe di 24 elementi dove:

  • Il 55% degli alunni all’inizio della prima aveva intenzione di scegliere cucina in seconda
  • Il 22% di scegliere servizi di sala bar e vendita
  • il 5% di scegliere ricevimento
  • il 18% di scegliere pasticceria

Come può cambiare la nostra idea e perché

Frequentando la classe prima le nostre idee cominciano a chiarirsi, impariamo a lavorare in gruppo, in laboratori specifici e con molte attrezzature disponibili. Cominciamo anche a capire se siamo portati più per un tipo di laboratorio rispetto che ad un altro e se la scelta che volevamo fare in precedenza corrisponde alle nostre aspettative.

I motivi principali che possono influire sulla nostra scelta definitiva in seconda possono essere ad esempio:

  • La presenza di un’azienda di famiglia
  • La volontà o meno di andare all’estero
  • La nostra predisposizione verso un certo tipo di laboratorio
  • Consigli di professori e conoscenti
  • La possibilità di concorrenza con scuole con insegnamento analogo all’alberghiero
  •  La nostra bravura in altre materie utili per il mestiere
  • Le nostre competenze linguistiche

Inoltre anche il professore che insegna la materia potrebbe influenzare la nostra scelta: un professore scherzoso quando serve, pronto a rispiegare quando non abbiamo capito ma serio quando c’è bisogno di lavorare penso possa invogliare di più gli studenti a scegliere un laboratorio piuttosto che un altro.

Ma torniamo alla nostra indagine, al momento dell’iscrizione alla classe terza ci accorgiamo che in quella stessa classe il 17,5% degli intenzionati a fare cucina ha deciso di cambiare indirizzo, così come il 13% degli interessati a sala, il 4% interessati a pasticceria e altrettanti a ricevimento.

Nella maggior parte dei casi il numero di persone che decidono di cambiare indirizzo dovrebbe essere basso, altrimenti vorrebbe dire che ci sono dei problemi con i professori oppure che la scuola non soddisfa le nostre aspettative. In questo caso siamo nella norma.

Bisogna ragionare bene prima di fare la nostra scelta

Prima di compiere la nostra scelta occorre ragionarci molto, per evitare di arrivare poi a febbraio della classe seconda con molti dubbi o scegliere un indirizzo frettolosamente ed avere in seguito dei ripensamenti in merito.

Per questo bisogna prendere del tempo, farsi consigliare e chiarire le idee dai professori della materia desiderata.

Se proprio ci accorgiamo di aver sbagliato dopo l’iscrizione, il modo per cambiare indirizzo dopo la scelta esiste ma è un po’complicato, quindi credo sia molto meglio iniziare magari a ragionare seriamente sulla nostra scelta già da inizio seconda.

Bisogna sempre essere disposti ad imparare

Questa è una considerazione del tutto mia, però ci tenevo a esporla. Vorrei dire a tutti quelli che si sentono dire dai parenti, amici e conoscenti di fare un indirizzo anziché quello che vorremmo fare di non ascoltarli, perché se voi mettete il cuore in ciò che fate, anche se magari all’inizio non siete bravissimi, imparerete e se vi impegnate c’è la possibilità che voi diventiate bravi e perché no, magari anche molto conosciuti nel vostro campo. L’importante è non avere la superbia di pensare di sapere ormai tutto, ma essere curiosi e sempre attivi per aggiornarsi e diventare così ulteriormente bravi.

3 Commenti

  1. Brava Silvia. Un ottimo lavoro e un ottimo consiglio, leggersi dentro e cercare di capire qual è il proprio talento.

  2. Quando ti ho proposto di scrivere su questa community, sapevo che avresti fatto un ottimo lavoro! Brava, anzi bravissima hai centrato il punto dell’argomento. Infatti come hai precisato nel tuo lavoro, è molto importante essere umili, credere in se stessi e avere obiettivi da raggiungere. Come ti ho già detto più volte, sono sicura che nel tuo futuro farai ” belle cose ” perché sai perseverare e impegnarti. Con cordialità la tua Prof!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *