Andiamo a Votare!
Domenica 25 settembre 2022, dalle ore 7 alle ore 23, si vota, per il rinnovo del Parlamento (Camera dei deputati e Senato della Repubblica) in seguito alla crisi del governo Draghi ed allo scioglimento delle Camere ad opera del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Con la Legge Costituzionale n. 1 del 19 Ottobre 2020 il numero dei Deputati e Senatori è stato ridotto ed il prossimo Parlamento sarà quindi così composto:
- Senato della Repubblica: 200 membri;
- Camera dei Deputati: 400 membri.
Si voterà con la legge elettorale Rosato ( promulgata 3 novembre del 2017).
Il nome deriva dal capogruppo alla Camera dei Deputati del PD, Ettore Rosato che ha elaborato il documento.
Si tratta di un sistema misto, proporzionale e maggioritario, in cui un terzo di deputati e senatori è eletto con il sistema maggioritario e i restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista.
Per comprendere i meccanismi di voto dobbiamo in primo luogo precisare che il territorio italiano è diviso in circoscrizione a loro volta suddivise in collegi.
Nei collegi uninominali si voterà con sistema maggioritario pertanto, per ogni collegio, verrà eletto solo il candidato della coalizione che ha preso più voti.
Nei collegi con sistema proporzionale verranno invece assegnati da tre ad otto seggi i quali saranno divisi tra i candidati delle coalizioni in maniera proporzionale ai voti ottenuti.
Chi può votare alle elezioni politiche 2022?
Una delle novità più importanti delle prossime elezioni politiche riguarderà l‘elettorato attivo (cioè chi andrà a votare). E’ infatti stato abolito l’obbligo dei 25 anni di età per votare i membri del Senato. Per la prima volta anche i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni potranno esprimersi su chi mandare a Palazzo Madama. Essi, infatti, riceveranno due schede, una per la Camera dei Deputati e una per il Senato della Repubblica.
Il voto avverrà a suffragio universale pertanto, tutti quelli che si recheranno alle urne, riceveranno due schede, una per la Camera dei Deputati e una per il Senato della Repubblica.
Potranno votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni di età e che siano iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune di residenza
Italiani all’estero
Come previsto dalla Costituzione anche gli italiani residenti all’estero potranno esercitare il proprio diritto di voto. I residenti all’Estero per poter votare devono essere iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). Questa semplice iscrizione consente al Consolato l’invio del plico contenente la scheda elettorale la quale sarà rispedita all’Ufficio Consolare Competente dopo il voto.
Se vuoi approfondire guarda il seguente video.
Come si vota alle elezioni politiche 2022
I cittadini dovranno recarsi ai seggi dove, il personale preposto, provvederà ad identificare l’elettore per il tramite della carta d’identità (o di altro documento di riconoscimento valido). Il votante consegnerà quindi la tessera elettorale ricevendo in cambio due schede, una rosa per la Camera dei Deputati e una gialla per il Senato.
Come si esprime il voto sulla scheda elettorale
Si vota tracciando una X con la matita.
Il segno può essere tracciato sul nome della candidata o del candidato all’uninominale. In tal caso il voto sarà ripartito tra tutte le liste indicate sotto il nome e ogni componente ne beneficerà in proporzione ai voti ottenuti in quel collegio.
Si può anche indicare una delle liste presente nei riquadri del proporzionale. In questo caso il voto sarà assegnato al candidato o alla candidata del collegio uninominale ma non sarà poi proporzionalmente suddiviso tra tutte le liste che lo sostengono.
Si può avere lo stesso risultato se si sceglie di indicare sia un candidato uninominale che una delle liste che lo sostiene.
La X può essere posta anche sulla lista e sull’elenco dei nomi al suo fianco senza che ciò renda invalido il voto.
Ciò che il Rosatellum NON AMMETTE è però il Voto Disgiunto. Non è quindi possibile votare per un candidato al collegio uninominale segnando poi con una X una diversa lista rispetto a quella o quelle che lo sostengono.
Quando il voto non è valido: scheda bianca, voto disgiunto e voto nullo.
Come detto il voto non sarà considerato valido e la scheda sarà annullata in primo luogo nel caso in cui l’elettore voti in modo disgiunto. Allo stesso modo la scheda potrà essere considerata nulla nel caso in cui al suo interno saranno presenti segni non richiesti come punti o cerchi. In fine il voto sarà considerato nullo anche in caso di scheda bianca.
Se vuoi approfondire guarda il seguente video.