Il Mercato – Modulo 5

Definizione di Mercato

Il mercato è i luogo in cui avvengono le contrattazioni e gli scambi tra chi domanda un bene o un servizio (compratore o acquirente) e chi invece lo offre (venditore).

In economia il concetto di mercato non è legato solamente ai luoghi fisici dove avvengono le contrattazioni (es. il mercato rionale) ma riguarda un qualsiasi luogo di scambio.

… Pensiamo ad esempio alla borsa valori dove le contrattazioni avvengono on line e non si ha mai l’incontro fisico tra venditore ed acquirente.

I mercati possono essere distinti:

  1. In base all’oggetto, ossia la bene ed al servizio scambiati (es. mercato ittico, mercato televisivo, mercato del calcio)
  2. In base al luogo, ossia la zona del territorio dove si svolge il mercato (es. mercato italiano, spagnolo).
  3. In base al tipo di contrattazione, in tal senso distinguiamo il mercato all’ingrosso cioè quello che si sviluppa tra chi produce e chi media e mercato al dettaglio quello che si sviluppa tra i rivenditori ed i consumatori finali.

Legge della domanda e dell’offerta

La regola di fondo su cui si basano tutti i mercati nei sistemi occidentali è senza dubbio quella relativa alla legge della domanda e dell’offerta.

La legge della domanda e dell’offerta è una teoria elaborata da A. Smith che spiega in che modo la disponibilità dei soggetti economici a vendere o acquistare un prodotto sia in grado di influenzare tanto il prezzo quanto la quantità di beni o servizi immessi sul mercato.

La legge della domanda e dell’offerta ha a che vedere con quasi tutti i principi dell’economia e parte dal presupposto per cui il mercato è sempre in grado di autoregolarsi definendo un  prezzo d’equilibrio.

Il prezzo d’equilibrio è il prezzo al quale le imprese possono vendere tutti i beni e servizi prodotti  e le famiglie possono soddisfare i propri bisogni. In altre parole il prezzo di equilibrio si raggiunge nel momento in cui coincidono il prezzo e la quantità di beni e servizi che venditore e compratore sono disposti rispettivamente a vendere e ad acquistare.

 … Ad esempio, immaginiamo che un’azienda metta in commercio un nuovo prodotto. Questo è venduto ad un prezzo alto e solo alcuni consumatorio compreranno. La compagnia prevede di vendere molti prodotti ma a causa del prezzo avrà il magazzino pieno di scorte. In virtù di questa elevata offerta l’impresa abbasserà il prezzo. La domanda aumenterà ma appena le scorte diventeranno più scarse l’impresa aumenterà nuovamente il prezzo fino a trovare un prezzo perfetto in grado di bilanciare le sue forniture con la domanda dei consumatori.    

Tipologie di Mercati

Ogni mercato al suo interno è caratterizzato da una certa struttura, cioè da una serie di condizioni in cui operano produttori e consumatori e da un tipo di bene prodotto.

In base a tali condizioni vengono individuate le seguenti forme di mercato:

  1. Mercato a concorrenza perfetta;
  2. Mercato a concorrenza imperfetta;
  3. Oligopolio;
  4. Duopolio;
  5. Monopolio;
  6. Monopolio bilaterale.

Il Mercato a concorrenza perfetta

Il mercato a concorrenza perfetta è quel mercato in cui:

  1. Esistono un elevato numero di imprese di piccole dimensioni (polverizzazione o atomicità del mercato).
  2. I beni di uno stesso tipo, prodotti e venduti da imprese diverse, possiedono qualità uguali (omogeneità del prodotto).
  3. Ogni operatore ha la possibilità di avere informazioni precise sui prezzi e sulla qualità del prodotto degli altri (trasparenza del mercato).
  4. In qualsiasi momento un’impresa può entrare nel mercato (libertà del mercato).

… Un esempio di mercato a concorrenza perfetta è il mercato ortofrutticolo.

La principale caratteristica del mercato a concorrenza perfetta è che i suoi operatori non potranno influenzare la domanda modificando il prezzo. Il numero elevato dei venditori (c.d. polverizzazione del mercato) fa infatti sì che la quantità offerta dalla singola impresa non sia in grado di influenzare il prezzo.

Il mercato a concorrenza imperfetta

Il mercato a concorrenza imperfetta è quello in cui l’offerta dei prodotti avviene da parte di molti venditori di differenti dimensioni e la domanda da parte di molti acquirenti. In questo mercato esistono però delle differenze tra i prodotti offerti dalle varie imprese.

Le differenze possono essere reali o apparenti.

Sono differenze reali quelle che riguardano i materiali adoperati, il tipo di lavorazione ecc.

Sono differenze apparenti quelle per cui i prodotti, pur essendo qualitativamente uguali, sono percepiti come diversi. (es. prodotti uguali ma di marche differenti; prodotti uguali ma contenuti in confezioni diverse c.d. packaging).

L’oligopolio

Nell’oligopolio esistono poche imprese di piccole o grandi dimensioni che offrono un prodotto omogeneo o differenziato.

Gli oligopoli nascono se esistono le seguenti circostanze:

  • Economie di scala: Si parla di economie di scala se, per operare su quel dato mercato, sono richiesti grandi investimenti.
  • Limitazione della concorrenza: C’è la possibilità normativa per le grandi imprese che operano nel mercato oligopolistico, di porre in essere atti che limitano l’accesso di nuovi soggetti sul mercato.
  • Vantaggi assoluti di costo: Le imprese possono ottenere profitti a prezzi troppo bassi perché altri soggetti possano entrare sul mercato.

I mercati oligopolistici si caratterizzano per la cosi detta “interdipendenza oligopolistica” ciò significa che le imprese che operano al loro interno, nel momento in cui decidono di intervenire sul prezzo, devono tenere conto non solo del comportamento dei consumatori ma anche di quello dei propri concorrenti.

… Es. Se un impresa oligopolistica aumenta il prezzo del prodotto perde clienti a favore di poche altre imprese che, risentendo dell’afflusso dei nuovi clienti, modificano il proprio comportamento. Analogamente, se un impresa oligopolistica abbassa il prezzo dei prodotti acquista clienti a scapito delle impresi concorrenti le quali, per evitare questa evenienza, reagiranno abbassando  a loro volta i prezzi.

… Un esempio di mercato oligopolistico è quello della telefonia.

Il monopolio

Il monopolio è una forma di mercato in cui tutta l’offerta di un dato bene o servizio è concentrata nelle mani di un’unica impresa, la quale può influenzare unilateralmente il prezzo di vendita modificando a proprio piacimento la quantità offerta e viceversa.

All’offerta di monopolio si contrappone una domanda frazionata tra numerosi acquirenti.

Il monopolio si può dividere in:

  1. Monopolio naturale: Quello in cui una grande impresa è in grado di produrre a costi inferiori rispetto agli altri e conseguentemente esclude dal mercato tutti gli altri soggetti.
  2. Monopolio legale: Si instaura quando, per disposizione dell’autorità pubblica la produzione e/o l’offerta di un bene sono attribuiti in esclusiva ad un unico agente economico. L’esempio più eclatante di monopolio legale è il brevetto in forza del quale un’azienda è la sola legittimata a sfruttare il prodotto. Il brevetto è ritenuto da molti come una necessaria restrizione alla libera concorrenza difatti, se non fosse esistita l possibilità di agire in monopolio il bene in questione, probabilmente, non sarebbe stato introdotto sul mercato.

Quando un’impresa investe tempo e denaro per sviluppare un nuovo prodotto desidera che tale investimento renda e, il brevetto, è un modo per garantire tale rendimento.

Il monopolio presenta comunque una serie di inconvenienti in termini di costi e quantità di beni. Nei mercati monopolistici infatti  i consumatori vedono ridursi la quantità del prodotto a loro disposizione in corrispondenza dei prezzi più alti.

Ciò avviene perché nel monopolio tutti i compratori devono rivolgersi allo stesso venditore il quale non può quindi perdere fette di mercato. Il monopolista manterrà pertanto dei prezzi più alti senza che, neanche nel lungo periodo, ciò possa arrecare danno al suo mercato.

… Es di mercato monopolistico è quello dei Sali e dei Tabacchi.

Monopolio bilaterale

Diverso dal monopolio è il monopolio bilaterale che si contraddistingue per la presenza non solo di un unico produttore/venditore ma anche di un unico consumatore.

… Es. di monopolio bilaterale è il mercato del lavoro.

Duopolio

Il duopolio è un mercato in cui due imprese detengono l’offerta totale dei beni. Il duopolio costituisce quindi un caso particolare di oligopolio.

… Es di duopolio è il duopolio televisivo Italiano costituito negli anni scorsi dalla RAI e da Mediaset.

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