Progetto Erasmus+ (Bochum, Germania)

Il nostro progetto Erasmus inizia il giorno 17/03/2023.

Partendo dall’aeroporto di Torino Caselle, dopo diversi cambi siamo arrivati a Bochum.

Alloggiavamo nell’ostello “Bogata”, situato nella parte nord della città, in cui ci preparavamo per le nostre giornate, mangiavamo e ci ritrovavamo la sera per passare del tempo assieme. La zona in cui è locato l’ostello è prettamente industriale, ma spostandosi verso il centro della città era possibile raggiungere negozi e locali dove si riuniscono le persone del posto.

Le principali attrattive di Bochum in cui siamo stati sono:

• Bergbaum Museum, che è il museo della miniera e rappresenta il simbolo della città;

• Ruhrpark, un centro commerciale che è molto vicino all’ostello;

• Stadtpark e Tierpark, che sono rispettivamente un parco cittadino e uno zoo;

• Planetarium, planetario cittadino.

Siamo riusciti a raggiungere tutte le destinazioni in maniera semplice grazie al sistema dei trasporti “Bogestra”, a cui potevamo accedere con l’abbonamento che abbiamo ricevuto all’inizio dell’esperienza. Gli stessi tram li utilizzavamo anche per arrivare nei diversi posti di lavoro, che erano dislocati per la città. Infatti durante questo mese abbiamo lavorato in bar, hotel e ristoranti che ci hanno dato la possibilità di metterci in gioco in un paese straniero. La maggior parte dei locali, tranne un bar e l’hotel, erano gestiti da italiani, quindi il tedesco è stato leggermente meno essenziale. Abbiamo imparato a gestire le nostre giornate in base ai turni lavorativi che ci erano stati assegnati, che potevano essere differenti tra di noi e che occupavano la maggior parte del nostro tempo.

I turni erano stancanti, ma ci hanno insegnato diverse cose, tra cui relazionarci con altre persone sia in ambito lavorativo che non, a responsabilizzarci e a diventare indipendenti.

Grazie alla disponibilità della nostra Tutor abbiamo preso parte a diverse gite:

• Hattingen – una piccola cittadina nei pressi di Bochum, ricca di abitazioni e monumenti tipici tedeschi.

Abbiamo pranzato in un locale tipico, nella quale c’era anche la possibilità di fare la colazione tipica tedesca, a base di verdure, carne e uova. Siamo potuti stare poche ore perché nel pomeriggio dovevamo lavorare;

Berlino – abbiamo deciso di visitare la capitale della Germania per conoscere a pieno la storia della città. Abbiamo creato, nei giorni precedenti alla gita, un itinerario per riuscire a visitare tutti i monumenti più famosi, tra cui la Porta di Brandeburgo, Berliner Fernsehturm, Alexanderplatz, Checkpoint Charlie, Palazzo di Reichstag, l’isola dei musei, il memoriale del rogo dei libri, il memoriale dell’olocausto e le parti restanti del muro di Berlino, interamente decorate con graffiti;

• Colonia – sotto consiglio dei nostri colleghi e dei nostri titolari di lavoro abbiamo deciso di visitare Colonia. Siamo saliti sul duomo (con ben 533 scalini) e abbiamo potuto ammirare la città dall’alto, abbiamo fatto un giro nella città vecchia e nella Agnesviertel, concludendo con il ponte Hohenzollern;

• Amsterdam – è stata la gita più lunga che abbiamo fatto, infatti siamo partiti alle quattro del mattino dal nostro ostello e siamo ritornati circa all’una e mezza di notte. Anche in questo caso avevamo preparato un itinerario, ma purtroppo non abbiamo potuto visitare nessun museo, siccome richiedevano un’ampia prenotazione anticipata. Abbiamo però visitato i canali e visto la casa di Anna Frank. Abbiamo passeggiato per il mercato dei fiori, dove abbiamo comprato i tulipani; ci siamo avventurati nel Vondelpark e per pranzo siamo andati nella Leidsestraat, una via dedicata allo shopping e allo street-food. Qui abbiamo comprato dei panini in un particolare distributore automatico, infatti era composto da diversi sportelli che si aprivano in base a ciò che ordinavi e pagavi. Qui era possibile trovare anche prodotti tipici, come la carne di anatra e di papera.

È un’esperienza che consigliamo a tutti, anche se probabilmente Bochum non è la meta più ambita per questo Erasmus. Grazie alla compagnia e ad un ottimo spirito di adattamento tornerete a casa cambiati, pieni di consapevolezza e un bagaglio culturale più ampio.

Un grande “grazie” va a Camilla, la nostra Tutor, che ci ha supportati nei momenti di sconforto e sopportati soprattutto.

Per i prossimi Erasmus speriamo che siate più fortunati di noi con i bagagli…infatti i nostri sono rimasti a Francoforte! Il giorno dopo sono stati spediti tutti a casa di ognuno di noi.