Racconto il mio stage – 3G salabar 2017
Il mio stage
Sono uno studente della classe terza laboratorio di servizi enogastronomici-settore sala e vendita, questo è il mio primo anno di stage 8che dura tre settimane). Ho scelto come posto, il … con il mio compagno di classe …. È un ristorante informale dove si fa cucina italiana con ingredienti slow food e pizza. Ho lavorato con i camerieri, che si sono dimostrati alcuni molto volenterosi di insegnarmi qualcosa, altri poco pazienti con i stagisti, che avendo praticato questo mestiere solo in mura scolastiche, avevano bisogno di aiuto e di essere seguiti per imparare qualcosa in più. Mi sono sempre resa disponibile e sono stata rispettosa nei loro ordini. Ho fatto servizi in sala e molte pulizie dei locali e del necessario per il servizio, a volte ho sforato il mio orario di lavoro (che è stato poi contato nelle ore finali). Il responsabile del locale a volte ha speso un po’ di tempo per darmi consigli sul servizio.
Come considerazioni finali mi sono trovata abbastanza bene, ma penso di non mantenere i contatti con quell’azienda e di fare nuove esperienze da un’altra parte.
Il mio stage
Il mio stage l’ho svolto al ristorante/pizzeria a Volvera.
Bellissima esperienza lavorativa improntata sulla preparazione e servizio ai tavoli.
Ho trovato colleghi e responsabili molto bravi, cordiali e professionali; i quali mi hanno fatto sentire parte del team e mi hanno spronata all’approccio con la clientela, al giusto comportamento di eleganza e cordialità con tutti.
Naturalmente ho trovato le mie piccole difficoltà nel portare vassoi molto pesanti soprattutto con le bevande per paura di rovesciarle.
Fisicamente è un lavoro pesante con orari molto diversi dalla mia quotidianità ma credo sia il mio futuro o almeno lo spero.
Il mio stage
Ho trascorso il mio stage al ristorante …, nel quale ho svolto il mio lavoro dal 13/11/17 al 03/12/17.
Mi sono trovato molto bene, il direttore del ristorante è stato al mio fianco dal primo all’ultimo giorno, così come tutta la brigata, di sala e di cucina.
Il principale compito svolto nella prima settimana è stato quello di accogliere il cliente al tavolo, presentandogli il menu e chiedendo se gradi qualcosa da bere; nella seconda e terza settimana ho svolto la mansione di passista di cucina e di pizzeria, servendo le vivande al cliente.
Lo staff è stato molto disponibile e amichevole, ma allo stesso tempo istruttivo, insegnandomi come funziona il mondo del lavoro nell’ambito ristorativo.
Alla fine dello stage ho imparato a prendere un po’ più di confidenza con il cliente servire al tavolo i piatti con disinvoltura.
Il mio stage
È stata un’esperienza bellissima, mi hanno fatto capire cosa significa lavorare.
Sono andata tre settimane al bar … Rivalta, facevo otto ore al giorno. La prima settimana mi hanno già fatto utilizzare la macchina del caffè, dovevo servire ai tavoli, prendere le ordinazioni e pulire qualcosa.
È stata un’esperienza davvero bella e auguro a tutti di farla. Le persone che lavoravano lì erano veramente brave e gentili mi hanno subito fatto sentire parte di loro, le giornate passavano in fretta grazie a loro che anche se lavorando scherzavano e mi facevano ridere. Vorrei tornare a lavorare lì.
Il mio stage
Ho iniziato il mio periodo di stage il 13 novembre 2017, … un tempo era un albergo, mentre adesso vendono cose artigianali come confetture, liquori ecc.
Il mio stage l’ho fatto a Pinerolo perché da poco hanno aperto anche il bar, in Corso Torino. È un bar molto carino e accogliente.
Mi sono trovata molto bene e ho imparato tante cose, soprattutto sulla caffetteria. Le persone che lavorano lì sono molto gentili e disponibili ad aiutarti.
Non ho trovato tanta difficoltà a parte quando lasciavano il bar nelle mie mani e dovevo correre avanti e indietro per portare i caffè, soprattutto all’ora di pranzo.
Nel complesso è andato tutto bene a parte qualche piccolo imprevisto di salute.
Rifarei sicuramente questa esperienza.
Il mio stage
Io ho fatto il periodo di stage al … e mi sono trovato molto bene, mi hanno fatto fare un sacco di cose come: apparecchiare, sparecchiare i tavoli, servire i piatti e levarli e di pulizie non mi hanno fatto fare molto. In questo periodo di stage ho imparato molte cose sul servizio, anche con i “colleghi” mi sono trovato molto bene, ti aiutano quando sei in difficoltà e sono anche molto simpatici.
Il mio stage
Il percorso di formazione scuola/lavoro presso il ristorante … è stato positivo.
In queste tre settimane ho imparato tante cose nuove che a scuola non ho fatto, tra cui: il contatto con i clienti, la velocità del servizio, il memorizzare la disposizione numerica dei tavoli, i vari piatti da servire e cercare sempre di essere sorridenti e calmi anche quando si trovano clienti scortesi.
Ciò che ho testato personalmente in queste settimane di lavoro è stata anche la gentilezza, la cortesia, la disponibilità e la pazienza di tutto il personale con la quale ho lavorato.
La prima settimana è stata la più faticosa perché non sapevo bene cosa fare durante il servizio, ero molto ansiosa e preoccupata di poter sbagliare ma poi con le spiegazioni del personale sono riuscita, in parte, a superare tutto ciò.
Ringrazio il personale per l’aiuto a me dato nell’imparare ad essere più veloce nel servire i piatti e nello sparecchiare e riapparecchiare adeguatamente i tavoli, che erano le uniche cose che facevo durante il servizio. Quando non svolgevo il servizio, invece, preparavo i sacchetti del pane da consegnare al cliente una volta seduto al tavolo, cosa che non ho mai visto in altri ristoranti e che mi fa riflettere e pensare ad un fattore igienico, inoltre, pulivo i servizi igienici e gli spogliatoi del personale.
Mi sono integrata bene nel gruppo di lavoro e ho imparato che facendo un lavoro di squadra il servizio risulta meno faticoso e con ottimi risultati.
Ero molto contenta quando il direttore e il responsabile, al termine dello stage, mi hanno detto che erano contenti di me e del modo in cui ho lavorato e che avrebbero voluto assumermi il venerdì e il sabato sera, ma tutto ciò non è accaduto per qualche problema che hanno avuto con i consulenti del lavoro e ciò mi ha fatta rimanere male perché avrei potuto imparare molte altre cose che mi avrebbero aiutato una volta finita la scuola ed entrata definitivamente nel mondo del lavoro.
Il mio stage
Ho trovato questo stage molto utile perché, oltre ad avermi insegnato tante cose a livello umano, ho potuto mettere in pratica quello che abbiamo visto a scuola e mi sono messa a confronto con il mondo del lavoro e con i miei “colleghi”.
I quali sono stati molto disponibili ad aiutarmi nelle cose in cui non riuscivo e senza mettermi a disagio. In più il posto di lavoro era un luogo abbastanza frequentato e questo mi ha permesso di lavorare di più e quindi riuscire a fare molta pratica.
Ho trovato qualche difficoltà tra cui il confronto con i clienti (soprattutto all’inizio) e la preparazione di alcune cose riguardanti la caffetteria come ad esempio schiumare il latte.
È stata un’esperienza molto positiva per me.
Il mio stage
Ho iniziato questa esperienza il 13 novembre 2017. Avevo già precedentemente avuto la possibilità di lavorarci per 2 o 3 sere prima dello stage vero e proprio, e questo mi ha permesso di acquistare più esperienza riguardo le attività svolte abitualmente nel locale. Poco dopo aver iniziato lo stage le mie mansioni sono cambiate e ho passato gran parte del tempo a sbarazzare i piatti sporchi e lavare e asciugare centinaia di bicchieri con la lavastoviglie dietro l’area bar ed eseguire le comande che arrivavano (principalmente caffè, aperitivi o dolci), questa è stata la mia principale attività. Raramente è capitato di servire piatti ai tavoli, ma finita la serata pulivo i tavoli insieme agli altri dipendenti e lo allestivamo per il servizio successivo.
Il mio stage
La mia esperienza è iniziata il 13 novembre ed è finita il 03 dicembre.
Mi sono trovato abbastanza bene, anche perché per essere la mia prima esperienza credo di aver imparato tutto quello che mi è stato chiesto in quelle tre settimane.
Ho imparato a usare la macchina del caffè, a usare la spillatrice, a servire, prendere le ordinazioni e fare il carico.
Ho lavorato molto dietro al bancone ma più che altro stavo là perché dovevo lavare tutte le attrezzature usate in modo che potevano essere subito riutilizzate.
Mi sono trovato bene con quasi tutti soprattutto con i dipendenti in sala, mi capivano sempre e quando non sapevo fare una cosa me la facevano vedere centinaia di volte finché non riuscivo a farla.
La cosa che mi è piaciuta di meno è che facevo due turni, al pomeriggio e alla sera quindi uscivo di casa alle 11:00 e tornavo alle 23:00/24:00.
Il mio stage
Ho iniziato lo stage il 13/11/17. Per me è stata un’esperienza positiva, il personale e i titolari sono stati molto cordiali e molto attenti alla spiegazione delle mansioni che mi venivano affidate. Sono migliorato nel servizio in sala e nel servizio del vino e ho superato l’agitazione dovuta al contatto con la clientela.
Il mio stage
Nel mese di novembre ho effettuato il mio stage.
Sono state tre settimane piuttosto impegnative ma non le definirei difficili, nonostante l’orario abbastanza pesante mi sono divertito e ho imparato molte cose nuove. E stata infatti un’esperienza molto istruttiva; mi ha fatto capire che il mondo del lavoro è molto più difficile della scuola e che dovrò impegnarmi molto di più a scuola per poter migliorare le mie future esperienze lavorative.
Al ristorante mi hanno fatto capire che il lavoro di un cameriere non è solo apparecchiare e che se lo si vuole fare nel modo più serio, professionale e giusto possibile bisogna impegnarsi moltissimo. La prima settimana è stata la più difficile per via dell’orario e dei tempi di lavoro da rispettare.
Per la prima volta mi sono reso conto che quando a scuola il professore ci dice che dovremmo essere molto più veloci, effettivamente è così perché a confronto con i ritmi di un ristorante siamo abbastanza lenti. Ciò che mi ha dato più problemi è stato il menù, non riuscivo proprio a impararlo, ma quella è una parte fondamentale del lavoro poiché se un cliente chiede qualcosa bisogna sapere bene come rispondere.
La parte più stancante invece era pulire i pavimenti e i vetri anche perché io non ho mai pulito i pavimenti e per farlo bene ci voleva abbastanza tempo. Le due settimane successive sono state un po’ più semplici perché mi ero abituato all’orario e alla velocità di svolgimento del lavoro, gli altri membri dello staff sono stati gentili con me e mi hanno insegnato molto.
È stata una bella esperienza e spero di trovarmi così bene anche nei prossimi locali presso i quali andrò a svolgere i miei tirocini futuri.
Il mio stage
In questa esperienza mi sono trovato veramente bene, ho imparato molte cose e ho apprezzato molto l’albergo e più passava il tempo, più sbagliavo meno. All’inizio avevo un po’ paura ma, piano piano mi sono trovato benissimo con lo staff, mi sono ambientato bene con tutti.
In complesso è stata un’esperienza magnifica che rifarei perché sono stato a mio agio e sono stato apprezzato dallo staff e soprattutto dai clienti.
Sono cresciuto molto caratterialmente e sono felice mi sono ambientato con tutti.
Il mio stage
Dal 13 novembre al 3 dicembre ho lavorato presso …, tre settimane passate ad apprendere la routine lavorativa all’interno di un bar.
Prima di affrontare i vari argomenti di caffetteria, ho passato due settimane a servire, lavare le stoviglie e pulire il locale: anche questo fa parte del lavoro.
Nella terza settimana mi è stato insegnato come si fa il caffè e come si schiuma il latte (e qualche derivato). Causa la breve durata di questo evento non è stato possibile approfondire più di tanto la preparazione dei vari derivati dell’espresso (cappuccino, marocchino, ecc.).
A fine stage ho finalmente idea di cosa voglia dire “lavorare”.
Nel complesso mi sono trovato bene, sia con i titolari (disponibili ad insegnare) che con i colleghi, ma anche nell’ambiente di lavoro.
Spero di poter ripetere in futuro questa esperienza.
Il mio stage
Durante lo stage mi sono trovata molto bene, perché il personale era molto gentile e disponibile nei miei confronti.
In queste tre settimane ho imparato a spillare le birre e ho preso dimestichezza con la macchina del caffè. Inoltre per tutto il periodo dello stage mi sono occupata di servire le bevande e i piatti alla clientela.
Il mio stage
La mia esperienza di stage è iniziata martedì 14 novembre. Fin da subito è stata davvero una bella esperienza. Sono stata molto seguita ed appoggiata, non ho avuto molte difficoltà e quelle poche che ho avuto durante la seconda settimana già cominciarono ad affievolirsi fino a sparire. Sapevo di poter contare sempre su qualcuno per qualsiasi difficoltà dubbio ed errore ed è proprio questa la cosa che mi è piaciuta di più ho scoperto un mondo nuovo il mondo del lavoro che anche con le sue difficoltà mi ha aiutato molto anche ad acquistare più sicurezza.
Penso che uno stage sia una bellissima esperienza perché oltre a farti staccare dall’ambiente monotono della scuola ti mette a contatto con il lavoro che faremo in futuro.
Il mio stage
Mi sono trovata abbastanza bene, abbastanza perché ho notato differenze di atteggiamento da parte del capo nei confronti miei e di un mio compagno di classe: al mio compagno gli ha insegnato molto prima come fare caffè, cappuccini e marocchini, a confronto mio che me l’ha spiegato l’ultimo giorno.
Personalmente, per me è stata una vera e propria prova, in quanto di fronte a situazioni di clienti antipatici o poco rispettosi, mi dovevo sforzare di essere pacata e sorridente, rispetto alle mie colleghe sempre sorridenti, disponibili e accondiscendenti.
Il mio stage
Mi sono trovato bene anche perché li conoscevo già e mi hanno dato una grossa mano a migliorarmi. Li servivo piatti e acqua, lavavo, mettevo a posto, a volte pulivo la sala e buttavo la spazzatura, ho fatto tutto e mi sono divertito molto. Ho imparato abbastanza soprattutto a dialogare con i clienti con serenità e tranquillità.
Il mio stage
Il giorno 13 Novembre 2017 ho iniziato lo stage presso … affiancato dal mio compagno di classe. Appena arrivati il primo giorno tutti e due avevamo molta ansia, sia delle cose che potevano farci fare che di come noi le avremmo svolte. Sinceramente però, anche se con un po’ di fatica fisica il primo giorno è abbastanza volato in fretta e ci siamo divertiti, tutto ciò grazie alla nostra capo sala che è riuscita a spiegarci per bene il lavoro e ci ha insegnato persino dei trucchetti per velocizzare il lavoro ma mantenerlo sempre un lavoro di qualità. Appena abbiamo finito il lavoro mattutino ci siamo cambiati e siamo tornati a casa per riposarci un po’ e prepararci per la sera.
Arrivate le ore 18:00 sia io che il mio collega eravamo pronti per farci spiegare come svolgere il lavoro serale e, a insegnarci ciò, c’era il nostro secondo capo sala …. Lui è stato uno di quelli che ci ha insegnato nei migliori dei modi come lavorare, sarà stato il suo modo di fare con noi o qualcos’altro ma, c’è la fatto proprio piacere questo nostro lavoro, nonostante sia molto faticoso e pieno di persone esigenti nelle richieste.
Nella norma i nostri colleghi erano tutti bravi e simpatici, chi più e chi meno, ma ci sapevano veramente fare coi ragazzi della nostra età.
Tutto ciò mi è servito molto farlo, sia caratterialmente che mentalmente, cioè capire che nella vita nessuno ti regala niente e di come non sia semplice il mondo là fuori, ma che, se trovi una buona compagnia di colleghi e di superiori sia molto più semplice svolgere il tutto e renderlo molto piacevole e persino divertente.
Il mio stage
La mia esperienza di alternanza scuola-lavoro si è svolta presso il ristorante … ed è durata tre settimane. Tre settimane in cui ho principalmente pulito pavimenti e stoviglie e servito raramente ai tavoli.
Questa esperienza mi ha mostrato la realtà del mondo del lavoro, la pressione e lo stress a cui sono sottoposti ogni giorno i dipendenti, e mi ha insegnato a non rimanere schiacciata ed oppressa dalla quantità di lavoro e stress che mi si presentano ogni giorno.
Attendo le prossime esperienze di lavoro per poter confrontare e valutare le mie capacità.