La compressione delle immagini

La dimensione in byte di un immagine o di un video varia a seconda della risoluzione dell’immagine o del video in questione.

Per ridurre la dimensione dell’immagine o del video, questo deve essere compresso, cioè con tecniche matematiche si devono ridurre il numero di byte necessari per contenere l’immagine.

Esempio di compressione di un file : AAABBBBAAAAAAAAACCC (codifica ASCII peso 20 byte), la stessa sequenza può essere rappresentata da 3A4B9A3C (peso 8 byte).

Esempio risoluzione bassa Esempio risoluzione alta
Le dimensioni in pixel e la risoluzione dell'immagine stampata in Photoshop

Esistono molte altre tecniche per la compressione dei dati e bisogna saper distinguere tra tecniche LOSSLESS e tecniche LOSSY.
Nelle prime la riduzione di spazio non comporta perdite di informazione ed è possibile tornare al formato originale.

Alcune di queste tecniche sono:

  • GIF: (Graphic Interchange Format)      
  • PNG: (Portable Network Graphics)       
  • TIFF: (Tagged Information File Format)                                                             

Le tecniche LOSSY invece prevedono una perdita del contenuto dell’immagine, ma tale  da non creare perdita del significato dell’immagine stessa.             

Il formato più diffuso è il JPEG: (Joint Photographic Expert Group) molto usato nel mondo di internet dove non è importante l’immagine completa ma il suo significato. Va però detto che compressioni troppo spinte causano una perdita eccessiva di definizione e di fedeltà dei colori dell’ immagine.

I filmati:

Un filmato è una sequenza di immagini statiche (dette FOTOGRAMMI o FRAME). Per codificare un filmato basta quindi digitalizzare i suoi fotogrammi, il che ci riconduce alle problematiche precedenti. Sono stati sviluppati specifici standar per il video come ad esempio AVI (Audio Video Interleave, di Microsoft) e MOV (noto come formato di QuickTime, di Apple).

Logo di Microsoft  Logo di Apple
Risultati immagini per microsoft Risultati immagini per apple

Un particolare formato, che permette un elevato livello di compressione è MPEG (Moving Picture Expert Group), basato su algoritmi che gestiscono la differenza tra fotogrammi.

Definizione di algoritmo: un algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari.   

Vediamo se hai capito:     

Che cosa sono e a che servono i formati di compressione?

Risposta:

I formati di compressione sono le diverse tecniche di compressione dei dati (ad esempio: immagini, video, etc.) che servono a ridurre lo spazio occupato da questi ultimi.