I social network
I SOCIAL NETWORK
I social network , o reti sociali, sono delle piattaforme web che permettono una fonte di interazione o la socializzazione o per scopo lavorativo ;lo scambio di informazioni e risorse e quant’altro.
In genere i social network facilitano la gestione dei contatti, personali e professionali , mediante una piattaforma che consente di pubblicare un proprio profilo e consultare quello di altri utenti, oltre a fornire numerosissimi strumenti di interazione e comunicazione tramite messaggi , avvisi , commenti , pubblicazione di foto , filmati e molto altro. L’ utilizzo di questi servizi richiede alcune precauzioni, per evitare di diffondere dati personali o addirittura di esporsi a potenziali pericoli.
L’ hacker di informatica, è un esperto di sistemi informatici e di sistema di sicurezza in grado di introdursi in reti informatiche protette e in generale di acquisire un’approfondita conoscenza del sistema sul quale interviene, per poi essere in grado di accedervi o adattarlo alle proprie esigenze.
Cyaberbullismo lo si fa su internet al contrario del bullismo è consiste nel fare circolare una foto spiacevole o minacciare una persona da cui può costituire un danno psicologo dopo il quale possono avvenire azioni che possono costare anche la vita della persona che viene presa in giro.
Alcuni tipi di social network:
- Istagram
- YouTube
- Chrome ecc…
IMPATTI SOCIALE DEI SOCIAL
Una prima scoperta di uno studio condotto da Danah Boyd è questa: gli adolescenti di oggi «devono» socializzare usando Facebook, per mancanza di altri spazi di ritrovo con i loro coetanei. «Molti adolescenti,» scrive la ricercatrice, «hanno meno libertà di muoversi, meno tempo libero e più regole» rispetto ai loro genitori o nonni. La pressione scolastica è aumentata. Non si usa più passare ore di tempo libero a spasso con gli amici dopo la scuola, (anche per ragioni di insicurezza, o presunta tale, si scopre che almeno in America gli adolescenti oggi passano meno tempo a zonzo per la strada rispetto a quel che facevano i loro genitori. «Facebook, Twitter, le foto con l’ istant messaging sostituiscono quello che era il cinema drive in negli anni 50 e lo shopping mail negli anni 80. Ogni generazione di adolescenti ha uno spazio differente che decide come lo spazio “cool”». Oggi lo spazio “cool” per frequentare gli amici si chiama Facebook, Twitter, Istagram; «Gli adulti non lo capiscono perché interpretano questi fenomeni deformandoli alla luce delle proprie ossessioni, fobie, nostalgie e ricostruzioni distorte del passato. È un luogo comune dire che gli adolescenti sottovalutano i pericoli per la loro riservatezza, si “denudano” (talvolta in senso letterale) su Facebook senza valutarne le conseguenze». Migliaia di interviste di Boyd rivelano l’equivoco profondo. Gli adolescenti sono preoccupati della loro riservatezza, eccome. Però hanno una gerarchia di timori ben diversa da quella dei genitori. Quasi nessuno teme di essere “spiato dal governo”, né si spaventa che Google o Facebook saccheggino le sue conversazioni a scopi commerciali, di pubblicità e marketing.
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