La comunicazione con l’elaboratore e le fasi della realizzazione di un programma
LA COMUNICAZIONE CON L’ELABORATORE
Ogni elaboratore ha un certo numero di funzioni elementari fatte tramite circuiti opportunamente disposte allo scopo. A ogni funzione corrisponde un istruzione della macchina e l’insieme di tutte queste istruzioni prende il nome di linguaggio macchina. Si tratta di un particolare tipo di linguaggio di programmazione dotato di una sintassi limitatissima, ma molto rigida, basato sul sistema binario (gli unici simboli sono 0 e 1), in cui i comandi sono organizzati in un modo particolare e ben definito. I calcolatori sono in grado di eseguire solo programmi scritti in linguaggio macchina. Come per il caso della comunicazione in cinese, sarebbe interessante usare un linguaggio più vicino all’ uomo e avere un interprete che traduca il linguaggio macchina. Sarebbe utile tradurre l’algoritmo in un linguaggio più “facile” rispetto al linguaggio macchina. Sono stati inventati i linguaggi simbolici ad alto livello ,per facilitare il linguaggio macchina. Il programmatore così a il lavoro semplificato e può dedicarsi maggiormente alla risoluzione dei problemi, anziché alla loro traduzione in linguaggio macchina. Questi linguaggi di uso facilitato vengono chiamati orientati al problema o algoritmici perché permettono di scrivere un programma su qualsiasi macchina su cui dovrà funzionare. Per utilizzare questi linguaggi sono stati inventati i compilatori in grado di tradurre un programma scritto in linguaggio ad alto livello trasformandolo in un programma in linguaggio macchina.
Le fasi della realizzazione di un programma
Le fasi che deve compiere il programmatore a partire da un problema per realizzare un programma eseguibile dalla macchina sono:
- Capire il problema e individuare la soluzione (algoritmo).
- Progettare e codificare il programma.
- Creare il programma eseguibile.
- Eseguire e provare il programma.
- Documentare il programma.
Per scrivere un programma occorre tenere conto di vari aspetti. Si deve cercare di realizzare un programma di minima lunghezza e con la minima occupazione di memoria per i dati. Si devono evitare le operazioni inutili in modo da ridurre al minimo il tempo di esecuzione. Inoltre, non sempre un programma “ottimale” dal punto di vista del calcolatore è la soluzione migliore. Per realizzare buoni programmi occorre tenere conto di altri fattori, quali la semplicità d’uso e la facilità di modifica.
DOMANDE
- Quali simboli sono usati nei linguaggi in macchina?
- Che cos’è un linguaggio orientato al problema?
- Quali sono le fasi per realizzare un programma?
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.