La Figlia, romanzo di Clara Uson: una riflessione sul nazionalismo balcanico, attraverso Gavrilo Princip
Cari ragazzi, in un periodo che si promette piuttosto complicato a causa delle infezioni da coronavirus, mi riprometto di allegare, di quando in quando, alcune letture via mp3 per riflettere su alcuni dei problemi che, virus a parte, affliggono il nostro mondo.
Stasera inizio con uno dei maggiori: il nazionalismo. Tutti voi (se avete già fatto quinta) lo saprete. Nazionalismo è una ideologia politica e filosofica che fa ritenere la propria nazione migliore, superiore e più potente di tutte le altre, senza che però ci sia una prova provata a sostegno di ciò
Il brano che vi leggerò in questo file audio è tratto dal volume della scrittrice spagnola Clara Uson (nata nel 1961), dal titolo La figlia. Il volume, tradotto in italiano nel 2013, parla della storia di Ana Mladic, figlia del generale serbo Ratko Mladic, cui si deve l’ultima azione conclamata di pulizia etnica in Europa (lo sterminio di circa 8000 musulmani a Srebrenica, nel luglio 1995).
L’autrice sviluppa il discorso facendo parlare lei, i suoi amici, i suoi fidanzati, suo padre e diversi altri nazionalisti che, nella ex Jugoslavia del 1991-95, avevano voce in capitolo nella cultura e nella politica serba.
La fine della ragazza, purtroppo reale, fu tragica. Dopo aver saputo dei massacri organizzati dal padre durante l’assedio di Sarajevo, Ana Mladic si suicidò nel 1994, a nemmeno ventiquattro anni, sparandosi con la pistola più antica del padre.
Attualmente, Ratko Mladic è in carcere per genocidio a L’Aja, in Olanda.
Il brano parla di Danilo Papo, un buontempone, un ragazzo che corteggia senza successo Ana, che fa parte della comunità ebraica serba, che beve con grande piacere wodka e rakija, che fa divertire gli altri, ma che, per quanto pazzerello, pensa con la sua testa. La lettura è tratta dalle pp. 304-306: siamo all’interno di una festa tradizionale serba, in cui tutti festeggiano il passato della nazione balcanica. Danilo non la vede proprio così e descrive, in modo irriverente, chi realmente fosse stato Gavrilo Princip, l’autore dell’attentato di Sarajevo contro Francesco Ferdinando d’Austria (28 giugno 1914). Buon ascolto!