Grande Arianna 5F
La punta dello Stivale d’Italia è sulla scena enologica nazionale con un ruolo sempre più di rilievo.
La ricerca e lo sviluppo di questa lingua di terra meridionale hanno portato alla luce una produzione vinicola dall’ ottimo rapporto qualità-prezzo, appagante ed estremamente legata al territorio.
La Calabria è, infatti, portavoce di un’antica tradizione vitivinicola locale, stimolante, complessa e dotata di forte personalità.
Nonostante poco meno del 10% del territorio regionale sia pianeggiante e gli ettari vitati ammontino a meno di 20.000, la regione Calabria è capace di distinguersi ed affermare la sua posizione nel ricco quadro vinicolo italiano grazie agli alberelli di uve autoctone come il Gaglioppo e il Magliocco ed il duro lavoro di piccoli artigiani vignaioli che credono costantemente nell’ enorme potenziale di questa terra baciata dal sole.
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La storia del vino in Calabria
La storia della Calabria è sempre stata legata alla vite ed inevitabilmente al vino, immersa completamente nel mediterraneo, rappresenta il crocevia dove la vite ha trovato il punto di unione tra antico è moderno.
La viticultura, arrivò con i coloni greci che si insediarono ed insegnarono alle popolazioni indigene come coltivare la vite e come ottenere vino da queste, in poco tempo impararono i segreti della produzione.
Grazie anche alla predisposizione naturale dei territori e alla fertilità dei terreni, l’intera zona si conquistò l’appellativo di “Enotria” e di conseguenza gli abitanti “Enotri”. La zona in poco tempo conquistò un aurea importante, tanto da dare in premio questo vino ai giochi di Olimpia.
Nel ‘900 eventi determinanti come l’invasione della fillossera, le guerre mondiali e l’emigrazione conseguirono vertiginosamente la decadenza del settore vitivinicolo anche calabrese.
La fillossera della vite, un insetto parassita proveniente dal nord America, portò la conseguenza della distruzione dei vigneti e il reimpianto dei vitigni sani avvenne molto lentamente soprattutto in Calabria a causa della massiccia emigrazione dove venivano abbandonati i terreni e la loro coltura.
La ripresa del settore vitivinicolo cominciò grazie alle famiglie di produttori rimaste e oggi numerose aziende importanti si impegnano sempre più al recupero dei vitigni autoctoni, mantenendo un forte legame con la tradizione e la qualità.
Zone di produzione
– Il verbicaro
– Il pollino
– Val di Neto
– San Vito Luzzi
– Donnici
– Gaglioppo
– alti pendii di Rogliano, Marzi e Scigliano
– Bianco e Casignana
– Alcune colline in provincia di Reggio Calabria
I principali vitigni
In Calabria si contano circa 25.000 ettari coltivati a vigneto, in una regione dove meno del 10% della superficie è pianeggiante.
Circa il 50% della superficie è collinare e più del 40% montana. I vigneti di conseguenza si trovano per lo più in collina (65%) o in montagna (15%).
I vitigni più coltivati in Calabria sono a bacca nera, e più precisamente il Gaglioppo, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio ed il Greco Nero e rappresentano circa l’80% della produzione.
I vitigni bianchi coltivati in regione sono il Greco Bianco, Il Trebbiano Toscano, il Montonico e la Guernaccia.
Vini DOC
● Bovingi
● Cirò
● Greco di bianco
● Lamezia
● Melissa
● S. Anna di isola Capo Rizzuto
● Savuto
● Scavigna
● Terre di Cosenza
Scheda vini DOC
BOVINGI
► zona di produzione
● in provincia di Reggio Calabria: comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di Bivongi, Camini, Caulonia, Monasterace, Pazzano, Placanica, Riace, Stignano e Stilo;
● in provincia di Catanzaro: Guardavalle;
► base ampelografica
● bianco: 30-50% greco bianco e/o guardavalle – loc. uva greca e/o montonico – loc. mantonico bianco, 30-50%
● rosato, rosso 30-50% greco nero – loc. maglioccone e/o gaglioppo – loc. magliocco, 30-50% nocera e/o calabrese – loc. nero d’Avola o mantonico nero e/o castiglione;
► norme per la viticoltura
● per i nuovi impianti e reimpianti di vigneto in coltura specializzata, il numero minimo di ceppi per ettaro non dovrà essere inferiore a 4.000 e la produzione media per ceppo non dovrà superare i 3 kg per le uva a bacca nera e i 3,250 kg per quelle a bacca bianca;
● la resa massima di uva ammessa in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 12 t/Ha e 11,5% vol. per i tipi Rosso e Rosato ed a 13 t/Ha e 10,50% vol. per il tipo Bianco. Le uve destinate alla produzione del tipo Rosso designabile con la menzione aggiuntiva Riserva devono assicurare al vino stesso un titolo alcolometrico minimo naturale del 12%;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione, ivi compreso l’invecchiamento obbligatorio, devono essere effettuate all’ interno della zona di produzione.
● il tipo Rosso designabile con la menzione aggiuntiva Riserva deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno 2 anni a decorrere dal 1° novembre dell’annata di produzione delle uve;
Scheda organolettica Bovingi rosso
Colore: rosso più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento;
Odore: vinoso, caratteristico, delicato;
Sapore: asciutto, armonico, gradevole, talvolta fruttato.
CIRÓ
► zona di produzione
● in provincia di Crotone: comprende in tutto i territori dei comuni di Cirò e Cirò Marina e in parte i territori dei comuni di Melissa e Crucoli;
► base ampelografica
● bianco: min. 80% greco bianco;
● rosato, rosso min. 80% gaglioppo,
► norme per la viticoltura
● è consentita l’irrigazione di soccorso;
● la resa massima di uva ammessa in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 11,5 t/Ha e 12% vol. per i tipi Rosato e Rosso, di 12,5 t/Ha e 10,50% vol. per il tipo Bianco;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione, nonché quelle di conservazione e invecchiamento devono essere effettuate all’ interno della zona di produzione, tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali di produzione, è consentito che tali operazioni possano essere effettuate anche nei comuni il cui territorio comunale ricade solo parzialmente nelle zone di produzione. la vinificazione, l’affinamento e l’imbottigliamento dei vini “Cirò” “classico”, “classico superiore” e “classico superiore riserva” deve avvenire all’ interno della zona delimitata;
● Il periodo di invecchiamento decorre a partire dal 1° gennaio successivo all’ annata di produzione delle uve;
Scheda organolettica Cirò bianco
Colore: giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdognoli;
odore: armonico, gradevole;
Sapore: da secco ad abboccato, armonico, delicato, caratteristico.
GRECO DI BIANCO
► zona di produzione
● in provincia di Reggio Calabria: comprende l’intero territorio amministrativo del comune di Bianco e in parte quello di Casignana;
► base ampelografica
● greco bianco, sono ammesse altre uve a bacca bianca non aromatiche racc. e/o aut. per la provincia di Reggio Calabria max. 5%;
► norme per la viticoltura
● la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale devono essere di 10 t/Ha e 13 %vol.;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione ivi compreso l’invecchiamento obbligatorio, devono essere effettuate all’interno della zona di produzione, tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali, è consentito che tali operazioni siano effettuate nell’ intero territorio dei comuni anche se soltanto in parte compresi nella zona di produzione delle uve;
● le uve raccolte vengono poste su graticci al sole o in essiccatoi ad aria forzata, subendo un appassimento che può determinare, in relazione al contenuto in zuccheri, una riduzione di peso nelle uve fino al 35%. Al termine di questa operazione le uve vengono sottoposte a pigiatura e torchiatura. La resa massima di uva in vino al consumo non deve essere superiore al 45%;
● il vino non può essere immesso al consumo prima del 1° novembre dell’anno successivo a quello di produzione delle uve;
Scheda organolettica
Colore: giallo tendente al dorato con eventuali riflessi ambrati;
odore: : alcolico, etereo, caratteristico del vino;
sapore: amabile o dolce, morbido, caldo, armonico con caratteristico retrogusto.
LAMEZIA
► zona di produzione
● in provincia di Catanzaro: comprende in parte il territorio amministrativo dei comuni di Curinga, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Lamezia Terme, Maida, Pianopoli, San Pietro a Maida;
● in provincia di Vibo Valentia: Francavilla Angitola;
► base ampelografica
● bianco: max. 50% Greco bianco-
● rosso: 30-50% Nerello Mascalese e/o Nerello Cappuccio, 25-35% Gaglioppo e/o Magliocco nero, 25-35% Greco Nero e/o Marsigliana Nera.
● con menzione del vitigno bianco: Greco, min. 85%
► norme per la viticoltura
● i reimpianti devono prevedere un numero minimo di 2.500 ceppi di vite per ettaro;
● la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 12 t/Ha e 10% vol. per il tipo Bianco, a 11 t/Ha e 11% vol. per i tipi Rosato e Rosso e 10 t/Ha e 10% vol. per il Greco;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione, ivi compresi l’affinamento e l’invecchiamento obbligatorio devono essere effettuate nell’intero territorio amministrativo dei comuni compresi, anche se solo in parte, nella zona di produzione;
● il tipo Rosso, dopo 3 anni di invecchiamento di cui almeno 6 mesi in botti di legno e 6 mesi di affinamento in bottiglia, può portare in etichetta la menzione aggiuntiva “Riserva“. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° dicembre dell’anno di produzione delle uve.
Scheda organolettica Lamezia rosso
colore: rosso più o meno intenso, talvolta tendente al granato;
odore: vinoso;
sapore: asciutto, armonico.
MELISSA
► zona di produzione
● in provincia di Crotone: comprende in tutto il territorio amministrativo dei comuni di Belvedere Spinello, Carfizzi, Melissa, San Nicola dell’Alto, Umbriatico e parte del territorio dei comuni di Casabona, Castelsilano, Crotone, Pallagorio, Rocca di Neto, San Mauro Marchesato, Santa Severina, Scandale, Strongoli;
► base ampelografica
● bianco: 80-95% greco bianco.
● rosso, superiore: 75-95% gaglioppo e/o greco nero.
► norme per la viticoltura
● la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 12 t/Ha e 11% vol. per il tipo Bianco, 11 t/Ha e 12% vol. per il tipo Rosso;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione nonché di conservazione e di invecchiamento dei vini, possono essere effettuate oltre che all’interno della zona di produzione delimitata, anche nei comuni limitrofi di Cirò, Cirò Marina e Crucoli, tutti in provincia di Crotone;
● il vino a DOC “Melissa Rosso” ottenuto da uve che assicurino un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 12,50% vol., qualora venga sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a 2 anni a decorrere dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve.
Scheda organolettica Melissa bianco
colore: giallo paglierino più o meno tenue;
odore: vinoso, caratteristico;
sapore: secco, delicato, armonico.
SANT ‘ANNA D’ISOLA CAPO RIZZUTO
► zona di produzione
● in provincia di Crotone: comprende tutto il territorio amministrativo del comune di Isola Capo Rizzuto e parte del territorio dei comuni di Crotone, Cutro;
► base ampelografica
● 40-60% gaglioppo, nocera, nerello mascalese, nerello cappuccio, malvasia nera, malvasia bianca, greco bianco per la restante parte;
► norme per la viticoltura
● la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 12 t/Ha e 11,50% vol.;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione devono essere effettuate nell’intero territorio dei comuni compresi, anche solo in parte, nella zona di produzione.
Scheda organolettica S. Anna isola Capo Rizzuto rosso
colore: rosso più o meno carico;
odore : vinoso, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico, rotondo.
SAVUTO
► zona di produzione
● in provincia di Catanzaro: Conflenti, Martirano Lombardo, Martirano Vecchio, Motta S. Lucia, Nocera Tirinese, S. Mango d’Aquino;
● in provincia di Cosenza: comprende in parte il territorio dei comuni di Aiello Calabro, Altilia, Amantea, Belsito, Carpanzano, Cleto, Grimaldi, Malito, Marzi, Pedivigliano, Rogliano, S. Stefano di Rogliano, Scigliano e Serra d’Aiello;
► base ampelografica
● bianco: mantonico max. 40%, greco bianco max. 20%
● rosato, rosso: gaglioppo (loc. arvino) max. 45%, aglianico max. 45%, greco nero e/o nerello cappuccio max. 10%
► norme per la viticoltura
● è ammessa l’irrigazione di soccorso;
● la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 11 t/Ha e 10,50% vol. per Bianco e Rosato, 11,50% vol. per il Rosso, 9 t/Ha e 11,00% vol. per il Rosato Classico, 11,50% vol. per il Rosso Classico, 12,00% vol. per il Rosso Superiore;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione, ivi compreso l’invecchiamento obbligatorio, devono essere effettuate all’interno della zona di produzione, tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali, è consentito che tali operazioni siano effettuate nell’intero territorio dei comuni, anche se soltanto in parte compresi, nella zona di produzione;
● il vino “Savuto” Rosso, dopo un periodo di invecchiamento non inferiore a 3 anni, che decorre dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve.
Scheda organolettica Savuto bianco
colore: giallo paglierino talvolta con riflessi verdolini;
odore: fine, caratteristico;
sapore: secco, armonico.
SCAVIGNA
► zona di produzione
● in provincia di Catanzaro: comprende parte dei comuni a vocazione viticola di Nocera Tirinese e di Falerna;
► base ampelografica
● bianco: max. 50% traminer aromatico, max. 30% chardonnay, max. 10% pinot bianco, max. 10% riesling italico.
● rosato, rosso: max. 60% aglianico, max. 20% magliocco, max. 20% marcigliana nera.
► norme per la viticoltura
● è ammessa l’irrigazione di soccorso;
● la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 10 t/Ha e 10,50% vol. per il Bianco, 9 t/Ha e 11% vol. per Rosato e Rosso; la produzione massima di uva per ceppo, sia in coltura specializzata che in coltura promiscua, non dovrà superare 1,5 kg;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno della zona di produzione.
Scheda organolettica Scavigna rosso
colore: rosso rubino più o meno intenso;
odore: gradevole, intenso, caratteristico;
sapore: secco, robusto ed armonico.
TERRE DI COSENZA
► zona di produzione
● in provincia di Cosenza: comprende l’intero territorio amministrativo della provincia;
► base ampelografica
● bianco: greco bianco, guarnaccia bianca, pecorello, montonico (localmente mantonico), da soli o congiuntamente, min. 60%, possono concorrere altri vitigni a bacca bianca fra quelli idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, max. 40%;
● rosato: greco nero, magliocco, gaglioppo, aglianico, calabrese, da soli o congiuntamente, min. 60%
● rosso: Magliocco (localmente detto anche Magliocco Dolce o Arvino o Mantonico nero o Lacrima o Guarnaccia nera) min. 60%
► norme per la viticoltura
● è consentita l’irrigazione di soccorso per non più di due interventi annui prima dell’invaiatura;
● i nuovi impianti e reimpianti devono prevedere un numero minimo di 2.500 ceppi/ettaro;
● la resa massima di uva ammessa in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale non devono essere superiori a 12 t/Ha e 10% vol. per il tipo Bianco, 10 t/Ha e 10% vol. per il Rosato e 11% vol. per il Rosso;
► norme per la vinificazione
● le operazioni di vinificazione, affinamento e invecchiamento dei vini devono essere effettuate all’interno del territorio dei comuni interessati;
● il vino a Doc “Donnici Rosso“, dopo un periodo di invecchiamento minimodi 2 anni, di cui almeno 6 mesi in botti di legno a partire dal 1° novembre dell’annata di produzione delle uve.
Scheda organolettica Terre di Cosenza bianco
colore: giallo paglierino talvolta tendente al verdognolo;
odore: caratteristico, gradevole, fruttato;
sapore: fresco, delicato, fruttato.