Valle d’Aosta

Mongano Samuele 5F


LA REGIONE

La Valle d’Aosta è una regione dell’Italia settentrionale, situata a nord-ovest del paese; confina a ovest con la Francia, a nord con la Svizzera, a est e a sud con il Piemonte. La lingua più diffusa nella regione è il francese, che è riconosciuto dallo Stato come lingua ufficiale insieme all’italiano, ma lungo il confine svizzero si parla anche tedesco.

Il clima della Valle d’Aosta è tipicamente alpino con inverni rigidi ed estati fresche. Durante l’inverno cadono abbondanti nevicate, ma durante il resto dell’anno sono generalmente scarse.

La coltivazione della vigna avviene a terrazzamenti sostenuti da muretti a secco. A causa della coltivazione a terrazzamenti in questa regione hanno dovuto rinunciare alla meccanizzazione. Si tratta di una viticoltura di montagna per il 60% con pendenze molto elevate e l’obbligo di utilizzare terrazzamenti con muretti in pietra.

ENOGRAFIA

I vitigni coltivati in questa regione sono autoctoni, perché hanno una vitalità molto elevata, infatti crescono anche ad alte quote dove altri vitigni non resisterebbero; tra quelli a bacca rossa troviamo: il Petit Rouge, Prëmetta, Fumin, Pinot Nero, Gamay, Cornallin, Mayolet, Nebbiolo e Syrah.

Tra quelli a bacca bianca invece troviamo: Prié Blanc, Moscato bianco, Müller Thurgau, Chardonnay, Pinot Grigio e Petit Arvine.

La pendenza dei terreni e le difficoltà che s’incontrano nella cura e nel mantenimento delle aree vitate non hanno scoraggiato i viticoltori locali, i quali hanno creato vini prestigiosi, oggi conosciuti e apprezzati anche dagli esperti.

Importante è la gamma dei vini bianchi, che evidenziano profumi fruttati, gusto asciutto e pieno. Meritano di essere assaporati gli Chardonnay, freschi e aromatici, prodotti lungo la Dora Baltea, oppure i Muller Thurgau, vini di grande equilibrio, dal profumo intenso e aromatico; la Petite Arvine, fine, fruttato, che, con sentori di frutta esotica e pompelmo, sprigiona aromi caldi e sapidi; il classico Pinot Gris, che in Valle d’Aosta assume profumazioni intense, quasi speziate, ottimo aperitivo.

Vasti sono i rossi D.O.C., molti dei quali provenienti da vitigni autoctoni; sono vini intensi che ben si sposano con le specialità gastronomiche di montagna. Ricordiamo il Fumin, dalle piacevoli sensazioni olfattive, il Gamay, dal gusto secco con sfumature tanniche, il Petit Rouge, profumato di rosa canina e di viola, il Pinot Noir, vigoroso e persistente, da degustare con prodotti tipici come la Motzetta; oppure la Premetta, un rosato naturale, asciutto, fresco e molto gradevole.

ZONE DI PRODUZIONE

La zona di produzione comprende i territori idonei lungo la vallata, nei comuni di Aosta, Arnard, Arvier, Avise, Aymavilles, Bard, Brissogne, Challand-Saint-Victor, Chambave, Champredaz, Charvensod, Chatillon, Donnas, Fénis, Gressan, Hone, Introd, Issogne, Jovençan, La Salle, Montjovet, Morgex, Nus, Perloz, Pollein, Pontey, Pont-Saint-Martin,Quart, Saint Cristhope, Saint-Denis, Saint Vincent, Saint Nicola,Sarre,Verrayes, Verrès, Villeneuve.

Attualmente, la denominazione Valle d’Aosta è suddivisa in sette sotto-denominazioni geografiche e in nove sotto-denominazioni secondo i vitigni in questione.

Le zone di produzione si possono riclassificare in:

alta valle: zona di coltivazione del Priè Blanc dove si raggiungono altitudini al limiti della sopravvivenza della vite 1200 m.s.l.. valle centrale: zona di coltivazione dei vitigni autoctoni. Bassa valle: il vitigno più diffuso è il Nebbiolo e si produce prevalentemente vino rosso

VINI D.O.C DELLA VALLE D’AOSTA

In questa regione non è presente alcuna DOCG ma troviamo molte DOC tra cui: Blanc de Morgex et de La Salle, Torrette, Nous Rouge, Chambave Rouge, Arnad-Montjovet, Donnas, Chambave Muscat, Nus Malvoisie, Enfier d’Arvier.

Blanc de Morgex et de La Salle Bianco secco e delicato, svela aromi di erbe di alta quota. Il Vallée d’Aoste Blanc de Morgex et de La Salle DOC ha un fascino particolare, poiché è ricavato da uve raccolte nei vigneti più alti d’Europa, ai piedi dell’imponente massiccio del Monte Bianco. I vitigni di prié blanc utilizzati per la sua produzione vengono ancora impiantati ‘franchi di piede’, senza ricorrere all’innesto. Il risultato finale è un vino dal colore paglierino tenue con riflessi verdolini, dal profumo che sa di erbe di montagna e che sprigiona al palato un gusto secco e delicato, con note fruttate valorizzate da una buona freschezza. Ottimo come aperitivo, trova il giusto abbinamento di sapori con antipasti delicati e con la trota di montagna; regge molto bene anche l’accostamento con la pizza. Il Blanc de Morgex e de La Salle, la cui gradazione alcolica varia dai 10,5° ai 12°, va bevuto giovane e molto fresco (8°-10°).

Torrette Rosso armonico e versatile. Il Vallée d’Aoste Torrette DOC è un rosso armonico, dal sapore secco e asciutto, le cui qualità erano già riconosciute nel secolo scorso. È attualmente il vino valdostano prodotto in maggior quantità e la sua area di produzione è la più vasta tra le DOC di zona, interessando ben undici comuni: Quart, Saint-Christophe, Aosta, Sarre, Saint-Pierre, Charvensod, Gressan, Jovencan, Aymavilles, Villenenuve, Introd. Il disciplinare prevede che per la sua vinificazione venga utilizzata una quantità non inferiore al 70% di uve Petit Rouge, alle quali si possono abbinare il Pinot Noir, il Gamay, il Fumin, il Vien de Nus, il Dolcetto, il Majolet o la Prëmetta. Il Torrette è un rosso di buon corpo (12°-13°) da consumare a tutto pasto, ideale con le carni, ottimo con gli arrosti e la selvaggina, ma anche con salumi locali e formaggi stagionati.

Nus Rouge Rosso secco e fruttato. La leggenda narra che già Ponzio Pilato apprezzasse questo vino di buona vigoria e piacevolmente asciutto, ricavato dalle uve di un vitigno locale: il Vien de Nus. Oggi, per la produzione del Vallée d’Aoste Nus Rouge DOC, si rispetta un rigido disciplinare che prevede l’utilizzo di Vien de Nus 50%, di Petit Rouge 30%, e di altri vitigni autorizzati (per una percentuale massima del 20%). Ne risulta un vino secco, con calde sensazioni alcoliche ed eleganti note tanniche, ideale se accompagnato con le carni, con la motsetta, con la Fontina e con il pane nero. Nus, Verrayes, Fénis, Quart e Saint-Christophe sono le terre d’origine di questo vino rosso rubino, dal profumo delicatamente intenso e piacevolmente fruttato con chiusura olfattiva vegetale. È un prodotto che raggiunge una buona gradazione, intorno ai 12° e che esalta le sue migliori caratteristiche quando viene lasciato decantare qualche ora prima del consumo, per poi essere servito a una temperatura non inferiore ai 18°.

Chambave Rouge Un vino armonico, fruttato e dal profumo intenso. Il Vallée d’Aoste Chambave Rouge DOC è un vino secco, sapido ed armonico che racchiude in sé le caratteristiche tipiche dei rossi valdostani. Prodotto principalmente con uve di Petit Rouge (il disciplinare ne prevede una quantità minima del 70%), alle quali si aggiungono quelle di Dolcetto, Gamay e Pinot Nero, provenienti dalle aree vitate diChambave, Saint-Vincent, Châtillon, Pontey, Saint-Denis, e Verrayes, può essere impiegato a tutto pasto, abbinandolo soprattutto ai salumi locali, alle zuppe o alle carni in umido. Il Chambave Rouge ha un buon titolo alcolometrico (11,5°-13°), un colore rosso rubino con riflessi violacei e un profumointenso e persistente, con sentori di fiori e piccoli frutti. Se ne consiglia il consumo a una temperatura di 18°-20°.

Arnad-Montjovet Vino a base di Nebbiolo: profumo fine e sentori di vaniglia. Il Vallée d’Aoste Arnad-Montjovet DOC è un rosso dal sapore asciutto, caratterizzato da sensazioni di cuoio e di terra, che ricorda alcuni vini prestigiosi delle Prealpi piemontesi a base di Nebbiolo. I vitigni utilizzati per la sua produzione, dislocati nei territori di Arnad e nei comuni limitrofi (Hône, Verrès, Issogne, Challand-Saint-Victor, Champdepraz, Montjovet), sono ilNebbiolo (min 70%), il Dolcetto, il Pinot Nero, il Neyret, la Freisa e il Vien de Nus (max 30%). L’Arnad-Montjovet ha una robusta gradazione alcolica (12°-13°), soprattutto nella versioneSupérieur , che si ottiene dai vigneti “a resa limitata” localizzati nel cuore di questa zona geografica. Questo vino si differenzia dalla versione tradizionale per una gradazione minima naturale più elevata e per un periodo di invecchiamento più lungo. Il suo profumo è fine ed intenso, con sensazioni di spezie e, quando è affinato in botti di legno, assume sentori di vaniglia. Per la sua degustazione, gli intenditori consigliano di stappare la bottiglia alcune ore prima del servizio (specie per la versione Supérieur), trasferendo il vino in una caraffa, per poi mescerlo giustamente chambré, a una temperatura di 18°-20°. Ideale se abbinato al locale Lard d’Arnad.

Donnas Vicino al Barolo, secco e vellutato, ottimo con carni e formaggi. Il Vallée d’Aoste Donnas DOC è un vino importante, tanto da essere definito “il fratello montano del Barolo”. Per la sua lavorazione sono impiegate uve di Nebbiolo, localmente denominato Picotendro (min. 85%), di Freisa e di Neyret, raccolte nelle aree vitate di Donnas, Perloz, Pont-Saint-Martin e Bard. Al gusto risulta secco, vellutato e armonico, con fondo ingentilito da una persistente nota tannica: caratteristiche che ben lo accostano alle carni di camoscio e alla selvaggina in genere, ma anche ai formaggi di lunga stagionatura. Il Donnas è un vino di buon corpo (12,5°-13,5°), che va servito ad una temperatura di 20°-22°, stappando la bottiglia prima del consumo e lasciandola in ambienti caldi. Alcune particolari annate richiedono la scaraffatura o l’utilizzo del decantatore. Da sottolineare il fatto che il Donnas è stato il primo vino valdostano ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata (DOC).

Chambave Muscat Uve di Moscato per un vino di buon corpo, ricercato e versatile. Le uve di Moscato Bianco, utili alla vinificazione del Vallée d’Aoste Chambave Muscat DOC,raggiungono la giusta maturazione nei vigneti dislocati sulle colline di Chambave, Pontey, Verrayes, Saint-Denis, Châtillon e Saint-Vincent. Ne scaturisce un vino giallo paglierino brillante, con riflessi dorati, di buon corpo, secco, giustamente alcolico, con retrogusto finemente amarognolo, che si presta ad essere bevuto fuori pasto, soprattutto come aperitivo, anche se trova buoni abbinamenti con i crostacei e i formaggi di media stagionatura. È peraltro anche indicato per la preparazione dello zabaione. Il Chambave Muscat è molto ricercato nella versione flétri, ricavato cioè dai grappoli migliori del moscato bianco lasciati appassire in particolari ambienti arieggiati e riparati dal sole. Viene vinificato solo quando i pregiati chicchi perdono gran parte dell’acqua, evidenziando la loro ricchezza zuccherina ed aromatica. Il Muscat Fletri è un vino da meditazione, dal profumo intenso, con sfumature di miele e confettura, che si adatta a molte occasioni di fine pasto: si sposa molto bene con le tegole dolci e la pasticceria secca.

Nus Malvosie Bianco secco e duttile, capace di mutare in nettare fruttato. Il Vallée d’Aoste Nus Malvoisie DOC è un bianco secco dal gusto gradevole e armonico e dal profumo delicato e persistente, che, grazie alla sua duttilità, si abbina sia con gli antipasti che con i primi piatti o le carni bianche. Le viti di Pinot Gris, nella selezione locale Malvoisie, che danno origine a questo vino giallo dorato con riflessi ramati, si estendono fra i comuni di Nus, Verrayes, Quart, Saint-Christophe e Aosta. Dai migliori grappoli, appassiti in ambienti arieggiati e poco luminosi si ottiene il Nus Malvoisie flétri, un’essenza di grande carattere che completa la sua preparazione con una fermentazione lenta e una maturazione in piccole botti di legno. Si ottiene così una vera perla dell’enologia valdostana, un nettare che profuma di frutta secca e di confettura, ottimo come vino da “chiacchiera” o da sorseggiare accompagnandolo a sfiziosi dolci secchi. Il Nus Malvoisie è un vino importante già nella versione tradizionale (11°-13°), che nella versione flétri raggiunge una gradazione alcolica di 15°-16°. Enfer d’Arvier “Inferno” naturale creato dal sole per un vino molto interessante Il Vallée d’Aoste Enfer Arvier DOCè un vino rosso, dal sapore intenso e corposo e dal colore rubino che, con l’invecchiamento, tende al granata; ha un gusto secco e vellutato, che sprigiona un retrogusto amarognolo. L’Enfer, ricavato per l’85% da uve Petit rouge e per la parte restante da Vien de Nus, Neyret, Dolcetto, Pinot nero e Gamay, ben si accosta con le carni rosse, gli arrosti e la selvaggina, le zuppe tipiche e i formaggi valdostani. La sua zona di produzione coincide con il comprensorio di Arvier e i vigneti da cui trae origine sono coltivati in un anfiteatro naturale caratterizzato da un forte irraggiamento solare, da cui deriva l’appellativo di “inferno”. Questo rosso di montagna “di grande interesse”, che raggiunge una gradazione alcoolica che oscilla dagli 11,5° ai 12,5°, è stato uno dei primi vini valdostani a ottenere la Denominazione di Origine Controllata. Per degustarlo nelle sue condizioni migliori si consiglia di stappare la bottiglia qualche ora prima del consumo e di servirlo a una temperatura di 20°-22°.

Altri vini

Segnaliamo altri vini valdostani che non hanno ancora ricevuto la denominazione di origine controllata:

Bianchi

  • Il Blanc de Cossan, prodotto con l’uva grenache a Montfleury (Aosta);
  • Il Montouvert, moscato bianco liquoroso, prodotto a Villeneuve;
  • Il Priè;
  • Il Riesling del Moncenisio, che reca il marchio dei Vitigni del priorato di Montfleury d’Aoste;
  • Il Vin du Conseil, prodotto con l’uva petite arvine

Rossi

  • Il Grand cru de Chambave, prodotto a Champlan, località di Chambave;
  • Il vino della Réserve des chanoines, di uva Gamay, fiore all’occhiello dei canonici del Gran San Bernardo, prodotto a Cossan (collina di Aosta);
  • Il Sabla, il cui nome deriva dalla costa sabbiosa dove crescono i suoi vitigni, a Aymavilles;
  • Il Sang des Salasses

Produttori

I produttori del Valle d’Aosta DOC sono riuniti dall’Association viticulteurs encaveurs du Val d’Aoste.

Le principali cooperative e i maggiori produttori del Valle d’Aosta DOC sono:

  • La Cave des onze communes, a Aymavilles;
  • La Crotta di vegneron a Chambave;
  • L’azienda agricola Les Crêtes, a Aymavilles;
  • Le Caves coopératives de Donnas, a Donnas;
  • L’azienda agricola La Kiuva, a Arnard;
  • L’azienda agricola Maison vigneronne des frères Grosjean, a Quart;
  • La cooperativa dei produttori de l’Enfer d’Arvier, a Arvier;
  • La Cave du vin blanc, a Morgex.