L’area di produzione comprende il territorio dei comuni di: Barisciano, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Demetrio nei Vestini, S.Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi, Villa S.Angelo.
Lo zafferano dell’Aquila è ricavato dagli stimmi dei fiori del bulbo-tubero Crocus sativus.
Ha colore rosso porpora ed è tostato, prima della commercializzazione, in filamenti allo stato naturale o in polvere.
Lo zafferano, in filamenti integri o ridotto in polvere, è conservato in modo naturale, in sacchetti di tela, senza conservanti, in ambienti asciutti e bui. Terminata la raccolta dei fiori, la pianta deve restare nel terreno fino ai primi giorni di agosto dell’anno successivo per permettere lo sviluppo dei nuovi bulbi.
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