Il Trebbiano d’Abruzzo è un vitigno a bacca bianca che predilige terreni collinari o di altopiano di tipo siliceo-calcareo, ben esposti, la cui altitudine non sia superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno; richiede una potatura corta per favorire la costanza nella produzione.
E’ uno dei vini abruzzesi più amati dai turisti, ha colore giallo paglierino intenso, odore caratteristico con profumo intenso e delicato, sapore asciutto e vellutato, armonico con retrogusto gradevolmente mandorlato, con una gradazione alcolica minima di 11,5%.
Il sapore è secco, sapido, con un retrogusto lievemente amarognolo.
Il Trebbiano d’Abruzzo va servito fresco, 8/10 gradi, è ottimo per accompagnare antipasti di mare e di verdure tipiche del territorio abruzzese. Si posa bene con minestre e pastasciutte locali, con piatti a base di uova, pesce e carne bianche (es. il tacchino alla canzanese, ricetta tipica teramese).
Nel corso dei secoli il Trebbiano ha trovato in Abruzzo le condizioni climatiche ideali per potersi esprimere al meglio, tanto che ormai la varietà abruzzese è considerata, a tutti gli effetti, autoctona.
In questa regione, il Trebbiano ha caratteristiche molto particolari: in gioventù dona vini freschi e fruttati, ma se coltivato con basse rese e accurati processi di vinificazione, anche con maturazione in legno, è in grado di dare vini di grande personalità e carattere, che si distinguono per struttura, complessità e profondità aromatica.
Fonti: Consorzio di tutela “Consorzioenoteca“.