Tipicamente friulano e a base di formaggio, lentamente il frico prende forma nell’immaginazione, ma ancora sfugge una definizione completa di quello che andremo a mangiare se decidiamo di ordinarlo al ristorante oppure, ancor meglio, in una delle tante sagre ad esso dedicate. Non è semplice definirlo perché, per ogni friulano, il frico altro non è che… frico!
Si presenta come un tortino di formaggi, a cui vengono aggiunte spesso patate o cipolla, nella zona di Sauri, poi, viene presentato anche con lo speck. Sempre morbido, caldo e filante all’interno, talvolta può presentare una crosta croccante, altre volte può essere cotto in maniera omogenea. Ilfrico friulano croccante, invece, è una seconda versione di questa tipicità che viene prodotta sempre a partire dal formaggio stagionato che viene grattuggiato e fritto fino a formare delle cialde gustose e saporite, perfette per uno spuntino oppure per l’aperitivo.
L’ingrediente principale è, dunque, il formaggio, meglio se locale come il Montasio oppure il latteria. La stagionatura varia tra i 6 e i 12 mesi e, nel complesso, è bene che vengano impiegati tipi diversi di formaggio invecchiati con tempistiche differenti.