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Vitigno
La tradizione viticola abruzzese risale all’epoca etrusca, periodo in cui fu introdotta la coltivazione razionale della vite. Già in passato i vini abruzzesi furono lodati da narratori greci e latini. In particolare Ovidio, nativo di Sulmona, ricorda benevolmente i vini della sua terra. Prodotta in vigneti collinari nel territorio amministrativo di alcuni comuni della provincia di Teramo, Controguerra è la più giovane Doc abruzzese essendo stata riconosciuta solo nel ’96, ma già include vini di grande pregio in diverse tipologie.
Caratteristiche
È un vino tipico della regione Abruzzo, prodotto in provincia di Teramo. Il Rosso Controguerra Doc è prodotto con le uve Montepulciano per un minimo del 60%, con Merlot o Cabernet per il 15%, ed eventualmente con altre uve a bacca rossa della zona.
Il Bianco è prodotto per un minimo del 60% da uve Trebbiano toscano e per un minimo del 15% da Passerina; possono aggiungersi eventualmente a altre uve a bacca bianca della zona, per un massimo del 25%. Il Passito bianco si ottiene da uve Trebbiano toscano, Malvasia e Passerina per almeno il 60%, ed eventualmente da altre uve a bacca bianca della zona.
La denominazione di origine controllata Controguerra, con la menzione di vitigno Merlot, Cabernet, Ciliegiolo o Pinot nero è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti costituiti per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve, a bacca rossa, di altri vitigni autorizzati e/o raccomandati per la provincia di Teramo, fino a un massimo del 15%
Abbinamenti
Il vino Controguerra Doc è un vino rosso che si abbina bene con ed in particolare.
Il Controguerra Rosso va servito in calici bordolesi a 16-18 gradi di temperatura. Si abbina bene a formaggi vari come il pecorino di Farindola, di Atri e di Penne stagionati, alla mortadellina di Campotosto e a ventricina vastese, minestre, cacciagione e carni rosse con tartufo. Il Bianco si abbina invece a brodetto pescarese, primi piatti della cucina locale, scamorza appassita, pecorino fresco.
Va servito a 8-10 gradi in calici di media capacità a tulipano svasato. Il Passito Bianco infine deve essere servito in calici di media capacità a tulipano a 10-12 gradi di temperatura. Si accompagna bene ai dessert e in particolare a mostaccioli, parrozzo e confetti di Sulmona.
Consorzio di tutela: “vinidabruzzo.it”