L’Iter Legis. Il Processo di Formazione delle Leggi – Modulo 12

La Formazione delle Leggi

Come detto la principale funzione del Parlamento è quella di approvare le leggi dello Stato Italiano. Per l’approvazione delle leggi il Parlamento deve seguire una determinata procedura (o iter) che rende le stesse fonti del diritto vincolanti per tutti i cittadini.

L’Iter Legis è composto da quattro fasi:

Iniziativa

Tutto nasce da una proposta di legge suddivisa in articoli. La proposta di legge può essere presentata da: Governo (in tal caso parliamo di Disegno di Legge) – Ciascun Parlamentare – La raccolta di firme da parte di 50.000 elettori – il C.N.E.L. – Almeno cinque consigli regionali.

Discussione ed approvazione

Parliamo di discussione quando il Parlamento esamina il contenuto delle proposte di legge. Parliamo invece di approvazione nel caso in cui la proposta sia stata posta ai voti dalle Camere ed abbia ottenuto un consenso maggioritario.

Le camere, durante la discussione, possono modificare la proposta o il disegno di legge per il tramite degli emendamenti che non sono altro che votazioni volte a modificare singoli passaggi della norma.

La discussione in parlamento può avvenire secondo tre procedimenti:

Procedimento con Commissione Referente: In questo caso la commissione permanente lavora sulla proposta di legge inviandolo poi alle camere accompagnato da una relazione. Le camere a quel punto procederanno alla discussione potendo emendare l’atto in qualsiasi sua parte.

Procedimento con Commissione Redigente: In questo caso la commissione ha il compito di approvare un testo quasi definitivo che il Parlamento potrà approvare o rigettare senza però poterlo modificare.

Procedimento con Commissione Deliberante: In questo caso tutto l’iter (discussione ed approvazione) si svolge in Commissione Permanente.

… un discorso assestante è quello che riguarda il voto.

In primo luogo ogni voto parlamentare, per essere valido, richiede che sia presente la metà più uno degli aventi diritti al voto.  

Per il voto delle camere possono inoltre essere richieste diverse maggioranze:

Maggioranza Relativa: Devono votare a favore di una deliberazione la maggioranza dei presenti;

Maggioranza Assoluta: Devono votare a favore di una deliberazione la metà più uno degli aventi diritto al voto;

Maggioranza Qualificata: Devono votare a favore di una deliberazione i 2/3 degli aventi diritto al voto.

Promulgazione

Dopo la procedura di approvazione il testo viene inviato al Presidente della Repubblica che è l’unico ad avere il potere di promulgare (cioè firmare) la legge attestando che l’iter si è regolarmente concluso e che la norma non viola i principi Costituzionali.

Pubblicazione

La legge promulgata viene pubblicata e, dopo i 15 giorni di vacatio legis, entra in vigore e diviene vincolante per tutti.    

L’abrogazione delle Leggi

I cittadini contribuiscono a definire le regole della loro comunità non solo eleggendo i parlamentari ma anche giudicando le leggi approvate. I cittadini che non condividono una legge possono agire per abrogarla utilizzando lo strumento del referendum che gli è riconosciuto dalla Costituzione (art. 75).

Si  parla in questo caso di Referendum Abrogativo. Le caratteristiche di questo tipo di referendum sono le seguenti:

  • La richiesta deve provenire da 500.000 elettori o da 5 Consigli Regionali;
  • Sulla base di tale richiesta il Presidente della Repubblica indice il Referenduum;
  • Il giorno della votazione devono recarsi alle urne più della metà degli elettori;
  • La maggioranza dei votanti si deve pronunciare a favore dell’abrogazione.

Gli esiti del Referendum possono essere i seguenti:

  • Maggioranza di Sì: In tal caso il Presidente della Repubblica dichiara con Decreto abrogata la legge.
  • Maggioranza di No: La proposta di abrogazione è respinta e, per i cinque anni seguenti, non è possibile riproporre il quesito referendario.
  • Non raggiungimento del Quorum: Nel caso in cui non abbia partecipato più del 50% degli elettori la consultazione viene annullata.

Come abbiamo detto il Referendum può essere richiesto dai cittadini. Ovviamente in primo luogo deve sussistere un gruppo di non meno di 10 persone che deposita alla Cancelleria della Corte di Cassazione la richiesta di referendum.

In seguito, entro 3 mesi, queste 10 persone (chiamate Promotori) devono raccogliere le 500.000 firme su fogli vidimati. Le firme raccolte devono essere autenticate da un notaio e consegnate alla Corte di Cassazione che controlla che tutti gli obblighi di legge siano stati rispettati.

Il quesito referendario viene poi consegnato alla Corte Costituzionale che lo controlla nel merito. Il controllo della Corte Costituzionale è molto importante poiché questa si accerta in primo luogo che il quesito non sia contraria a quanto stabilito in Costituzione. 

Al riguardo è da notare come la nostra carta fondamentale (art. 75) stabilisca esplicitamente che non è ammissibile alcun referendum su:

  • Leggi tributarie o su legge di Bilancio;
  • Amnistie o indulti;
  • Ratifica dei trattati internazionali.

Al di là di ciò la Corte controlla che il referendum non comporti alcuna violazione dei principi della Costituzione.

… Poniamo ad esempio che il parlamento approvi una norma in cui si afferma che gli uomini e le donne sono uguali. L’abrogazione di tale legge creerebbe una situazione di diseguaglianza contraria ai principi della Costituzione (Art. 3).  

La Corte afferma che un referendum possa essere considerato ammissibile solo se sia:

  • Chiaro: La domanda deve essere posta in modo che il cittadino comprenda di quali norme è chista l’abrogazione e cosa dicono tali norme;
  • Univoco: Il quesito deve essere unico. E’ stato ad esempio reputato inammissibile un queito referendario in cui si chiedeva l’abrogazione di 97 articoli del Codice Penale che riguardavano una pluralità di reati non connessi tra loro. 

Solo dopo il superamento di tutti questi controlli la domanda referendaria potrà essere votata.

I referendum sono sottoposti ad una tempistica specifica:

  1. Le firme possono essere raccolte tra il 1 Gennaio ed il 30 Settembre;
  2. Il quesito referendario deve essere consegnato alla Corte di Cassazione entro il 30 Settembre
  3. La Corte di Cassazione deve controllare la regolarità formale entro il 15 Dicembre
  4. La Corte Costituzionale si deve pronunciare sull’ammissibilità entro il 10 febbraio.
  5. La consultazione (cioè il voto) si deve tenere obbligatoriamente in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno.

Nell’anno in cui sono previste le elezioni politiche non possono essere presentate richieste di referendum e, qualora si giunga ad elezioni anticipate, il referendum viene rinviato di 1 anno.

Le Leggi Costituzionali

Come visto quando si è parlato della gerarchia delle fonti le norme più importanti nel nostro ordinamento sono le norme costituzionali.

Questa Fonte non è però solo composta dagli articoli della Costituzione ma:

  1. è continuamente integrata da un particolare tipo di leggi che il Parlamento può approvare e che è denominata Legge Costituzionale.
  2. Può variare nei contenuti in seguito ad una modifica degli articoli Costituzionali. Parliamo in tal caso di Leggi di Revisione della Costituzione.

Il Parlamento, per approvare le Leggi Costituzionali o Leggi di Revisione della Costituzione, deve seguire un particolare procedimento o iter che è descritto all’art 138 della Costituzione.

Vediamo di seguito il procedimento:

Approfondimento sullo strumento referendario

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