Il Governo – Modulo 13
Il governo è l’organo a cui è affidata la funzione esecutiva e a cui spetta quindi il compito di elaborare ed attuare gli indirizzi politici garantendo l’applicazione delle leggi.
… In altre parole il governo deve prima predisporre e poi attuare un progetto politico volto al rinnovamento del paese. L’attuazione dei piani del governo avviene grazie all’appoggio del parlamento che lo sostiene tramite la maggioranza.
La sede del governo è Palazzo Chigi
Struttura del Governo
Ai sensi dell’art. 92 della Costituzione il governo è strutturato nel seguente modo:
“Il Governo della Repubblica è composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri”
Analizziamo in ordine i seguenti organi:
- Presidente del Consiglio dei Ministri è la persona responsabile della politica del governo e a cui spetta il compito di dirigerla coordinando le azioni dei singoli ministeri.
- Ministri sono le persone poste a capo dei ministeri. Con la parola ministeri intendiamo le strutture amministrative che hanno il compito di gestire le politiche di un determinato settore (es: ministero degli esteri definisce ed attua la politica estera italiana; ministero dell’Istruzione e dell’Università gestisce il sistema scolastico italiano ecc.). In alcuni casi ai ministri può essere affidato il compito di gestire una specifica ambito. Si parla in tal caso di “ministri senza portafogli” (esempi sono il ministro alle pari opportunità o il ministro ai rapporti con il parlamento).
- Consiglio dei Ministri è l’organo che definisce la politica generale del governo. Nella pratica si tratta di un organo collegiale composto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai ministri a cui è affidato il compito di assumere ed attuare le scelte politiche del governo. Con il termine assumere le scelte politiche intendiamo dire che spetta al Consiglio dei Ministri la definizione del programma da attuare indicando: quali sono gli obiettivi che si intende perseguire; quali strumenti si vuole utilizzare per raggiungerli ecc. Con attuazione intendiamo invece dire che spetta al Consiglio dei Ministri il compito di agire per attuare il programma tramite l’utilizzo di strumenti come la presentazione dei disegni di legge in parlamento o l’approvazione dei Decreti Legge e dei Decreti Legislativi Delegati su cui ci soffermeremo in seguito.
Formazione del Governo
Il governo non è eletto dal popolo come il parlamento. La vita di un governo resta comunque strettamente connessa ai risultati della votazione popolare poiché per esistere necessita del voto di fiducia delle camere senza il quale nessun governo può entrare in carica.
La formazione del governo segue una procedura complessa. Vediamo le singole fasi:
- Consultazione: Spetta al Presidente della Repubblica gestire la fase della consultazione dei leader delle forze politiche e di altri esponenti del mondo politico al fine di identificare la persona a cui affidare l’incarico di formare il governo. Il Presidente della Repubblica cerca di identificare un individuo che possa avere l’appoggio della maggioranza dei partiti presenti in Parlamento. La procedura di consultazione è avviata genericamente dopo le elezioni ma si può verificare anche l’ipotesi in cui un parlamento decida di non appoggiare più un governo e, in tal caso, la consultazione può avvenire nel corso della legislatura.
- Incarico: Alla fine delle consultazioni il Presidente della Repubblica conferisce l’incarico ad un individuo il quale genericamente accetta con riserva. Accettare con riserva vuol dire manifestare il proprio interesse riservandosi però la possibilità di controllare che sussistano le condizioni per far nascere un nuovo governo. L’incaricato, dopo questa ulteriore fase di consultazione, o scioglie la riserva e accetta l’incarico o rinuncia.
- Nomina: Se l’incaricato ha sciolto la riserva il Presidente della Repubblica passa a nominare ufficialmente il Presidente del Consiglio dei Ministri. Sempre il Presidente della Repubblica, su indicazione del nuovo Presidente del Consiglio, identifica e nomina i singoli ministri. Sia il Presidente del Consiglio dei Ministri che i Ministri dovranno quindi prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica.
- Fiducia: Entro 10 giorni dalla nomina il nuovo Governo deve presentarsi in ognuna delle Camere, illustrare il proprio programma e chiedere la fiducia alle forze politiche. I partiti presenti in parlamento accordano al governo la fiducia tramite un voto parlamentare chiamato “voto di fiducia”. Nel corso di tale voto il governo deve ottenere una maggioranza assoluta (cinquanta percento più uno dei membri) per entrare in carica.
Gli atti con forza di legge
Un approfondimento meritano quegli atti che il governo può porre in essere e che hanno la stessa forza delle leggi. Si tratta di strumenti utili al governo per attuare il suo programma nonché per amministrare in modo più efficiente lo Stato.
Gli strumenti in questione sono: il Decreto Legge ed il Decreto Legislativo Delegato.
Il Decreto Legge è un atto emanato dal Governo in casi di necessità ed urgenza (es. terremoto). Questo atto entra immediatamente in vigore ma vincola i cittadini per soli 60 giorni entro i quali deve essere convertito in legge dal Parlamento per non perdere di efficacia con effetto retroattivo. L’dea di fondo del Decreto Legge (anche detto D.L.) è quella di dare al governo uno strumenti per intervenire immediatamente senza però sottrarre al parlamento il potere legislativo. Le camere possono infatti sempre decidere di non convertire il Decreto privandolo di ogni efficacia.
L’altro strumento è il Decreto Legislativo Delegato (anche detto D.Lgs) che è un atto emanato dal governo su richiesta del Parlamento che emana una Legge Delega. In altre parole il Parlamento approva la Legge Delega con cui concede il potere al governo di regolare una materia indicando i tempi ed i principi che devono essere perseguiti. Sulla base delle indicazioni il governo predispone il Decreto Legislativo Delegato che quindi resta comunque sottoposto al controllo del Parlamento. Genericamente il Decreto Legislativo è uno strumento utilizzato per le materie tecniche su cui il Parlamento decide di non agire direttamente per ragioni di tempo e di competenza.
… come visto in entrambi i casi il potere legislativo resta in capo al Parlamento che mantiene sempre un controllo sugli atti con forza di legge del Governo.
I Regolamenti Governativi
Il governo per attuare le sue politiche può ricorrere anche ai Regolamenti che, come abbiamo visto, sono una fonte secondaria principalmente utilizzata per specificare le norme contenute nelle leggi parlamentari.