Diritti e Doveri dei Cittadini – Modulo 10

Nella parte prima della Costituzione sono trattati i diritti e doveri dei cittadini.

La Parte Prima della Costituzione è suddivisa in 4 titoli:

  • Titolo I: Rapporti Civili
  • Titolo II: Rapporti Etico Sociali
  • Titolo III: Rapporti Economici
  • Titolo IV: Rapporti Politici

Rapporti Civili

I rapporti civili identificano le libertà fondamentali dei cittadini.

Il titolo si apre parlando di inviolabilità della libertà personale che va intesa come diritto a non essere sottoposti a restrizione della libertà (es. detenzione), a ispezioni o a perquisizioni senza che ci sia una legge che legittimi tale intervento e un ordine del giudice. Nell’ambito della tutela della libertà personale l’art 13 della Costituzione chiarisce anche che: “Ѐ punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione della libertà”.

A essere considerati inviolabili sono poi anche il domicilio (art 14) e la corrispondenza (art. 15). La norma chiarisce però che, in presenza di un ordine del giudice, il domicilio può essere sottoposto a perquisizione e la corrispondenza può essere sequestrata.

Seguono quindi una serie di articoli tramite i quali si garantiscono ai cittadini delle libertà immaginate come libertà fondamentali:

  • (art. 16) Libertà di circolazione, cioè libertà di circolare  e soggiornare in qualsiasi parte del territorio nazionale nonché libertà di uscire e rientrare liberamente dal territorio della repubblica. Questa libertà può trovare dei limiti per ragioni di sanità e sicurezza nonché, per ciò che concerne i viaggi all’estero, per vincoli imposti dalla legge.
  • (art. 17) Libertà di riunione. La Costituzione stabilisce al riguardo che i cittadini hanno diritto a riunirsi “pacificamente e senza armi” con l’unico limite che, se la riunione deve avvenire in un luogo pubblico come ad esempio strade o piazze, è necessario fornire un preavviso all’autorità la quale può vietare la riunione nel caso in cui sussistano ragioni legate alla sicurezza o all’ordine pubblico.       
  • (art. 18) Libertà di associazione che va intesa come libertà di costituire una stabile organizzazione di persone volta al perseguimento di un fine.
  • (art. 19) Libertà di religione secondo la quale tutti hanno diritto a professare liberamente il proprio credo religioso.
  • (art. 21) Libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero con parole, scritti e ogni altro mezzo di diffusione.

Il titolo dedicato ai rapporti civili si conclude stabilendo che nessuno può essere privato della capacità giuridica (art. 22) nonché con la definizione di alcune norme che permettono una corretta amministrazione della giustizia (come ad esempio il diritto ad essere giudicati in base alle leggi, ad essere assistiti da un difensore durante un processo ecc.)

Rapporti etico sociali

Il Titolo II parla invece dei rapporti etico sociali. In questa sede sono definiti i diritti che spettano alla persona come membro della società. Sono quindi qui trattati:

  • Il diritto di famiglia (articoli 29-30-31) rispetto al quale si affermano principi importanti come quello della parità tra uomo e donna o del diritto dovere di educare, mantenere ed istruire i figli.      
  • Il diritto alla salute (art. 32) visto come un diritto dell’individuo ma anche come un interesse della collettività. Sul punto si chiarisce che, per attuare tale principio,  lo Stato garantisce cure gratuite agli indigenti cioè alle persone che non possono permettersi tali tutele.
  • Il diritto all’istruzione (art. 33 ed art 34). La Costituzione stabilisce che:  “l’arte e le scienze sono libere” intendendo in tal modo dire che la cultura è libera e non può essere vincolata dalla politica o dalle imprese.

E’ altrettanto libero l’insegnamento delle scienze  e dell’arte. Per garantire tale libertà lo Stato istituisce scuole pubbliche per tutti gli ordini e gradi lasciando però la libertà a chi vuole di ricevere un’educazione fuori da quella fornita pubblicamente. Lo Stati promuove anche il diritto allo studio stabilendo che: “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.   

Rapporti Economici

In questo titolo la Costituzione regola una serie di diritti attinenti al mondo del lavoro e della produzione.

  • In merito al diritto al lavoro (articoli da 35 a 40) si stabilisce che la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme. Pertanto la protezione dello Stato si estende ad ogni lavoratore a prescindere dall’attività che questi svolge. L’art. 35 della Costituzione si impegna anche a promuovere l’elevazione professionale dei lavoratori. I lavoratori hanno poi diritto ad una retribuzione proporzionale al proprio lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé ed alla propria famiglia una vita libera e dignitosa. I cittadini inabili al lavoro e sprovvisti dei mezzi necessari per vivere hanno diritto ad essere assistiti dallo Stato. Per tutto ciò che riguarda il mondo del lavoro la Costituzione chiarisce anche che uomini e donne sono posti sullo stesso piano e hanno gli stessi diritti e doveri. Conformemente a quanto indicato in Costituzione la tutela del lavoro passa anche per il riconoscimento della libertà di organizzazione sindacale.
  • Con riguardo al Sistema Economico ed al diritto di proprietà (articoli da 41 a 47) si riconosce la libertà di iniziativa privata (e conseguentemente il diritto di proprietà). Questi due pilastri sono immaginati come centrali per l’economia del nostro paese ma vincolati alla presenza di un’utilità sociale.      

Rapporti Politici

Come visto in questo titolo sono regolati i diritti politici dei cittadini. La peculiarità del quarto tiolo sta però nel fatto che è l’unico che, oltra ai diritti, elenca alcuni doveri

  • I principali diritti politici sono in primo luogo il diritto di voto che è garantito a tutti i cittadini maggiorenni. Allo stesso modo tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere alla vita politica CON METODO DEMOCRATICO. La precisazione per cui il metodo adottato deve essere democratico sta a significare che non sono riconosciute dall’ordinamento tutte quelle forze che non condividono i principi democratici e che non li applicano al loro interno. (Al riguardo le disposizioni transitorie e finali della Costituzione vietano espressamente la ricostruzione del partito fascista proprio ricollegandosi a questa norma).
  • I doveri politici elencati in fine in Costituzione e a cui tutti i cittadini sono tenuti sono i seguenti.

Il dovere di difendere la patria che è un obbligo per ogni cittadino che è chiamato a rispettarlo nei limiti e nei modi stabiliti dalla legge. 

Il dovere di partecipare alla spesa pubblica in ragione della capacità contributiva di ognuno. In questa norma è anche precisato che, il sistema tributario è ispirato al principio di progressività per cui i tributi che ogni cittadino è chiamato a versare aumentano con l’accrescersi della ricchezza garantendo quindi una maggiore equità.

Tutti i cittadini hanno infine il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne le leggi. Se sono pubblici funzionari hanno conseguentemente il dovere di adempiere alle loro mansioni con disciplina e onore.     

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