La Costituzione Italiana
Le Costituzioni dell’ottocento e quelle del novecento.
La Costituzione è per definizione la legge fondamentale dello Stato. Cosa si nasconda dietro l’espressione “Legge Fondamentale” dipende però molto dal tipo di Costituzione.
Sono esistite in passato Costituzioni che si sono limitate ad illustrare i rapporti che dovevano esistere tra i vari organi dello Stato (parlamento, governo, magistrature ecc). Il concetto di “Legge Fondamentale” finiva quindi in questi documenti per coincidere in senso stretto con l’assetto organizzativo di un paese. Questo approccio è stato per lungo tempo reputato in Europa sufficiente dando il là alle cosiddette “Costituzioni Brevi”.
Dopo il dramma della seconda guerra mondiale questo modello è però stato messo in discussione. Si è quindi cominciato a pensare che, all’interno della “Legge Fondamentale”, dovessero essere compresi anche altri tipi di regole. Da questo momento fanno comparsa nelle Costituzioni i principi ispiratori dello Stato e i diritti e doveri dei cittadini. Compaiono cioè una serie di elementi che impediscono a chi detiene il potere di utilizzarlo contro le altre componenti della società. Nel concetto di “Legge Fondamentale” vengono quindi in primo luogo fatti rientrare una serie di principi, frutto dell’accordo tra i gruppi che compongono le società (gruppi diversi sotto il profilo economico, sociale, religioso e politico), nonché la chiara indicazione dei diritti e de doveri di tutti i cittadini. Le Costituzioni, con queste aggiunte, si ampliano notevolmente rispetto al passato trasformandosi in “Costituzioni Lunghe”.
Teniamo anche presente che queste costituzioni lunghe, per potere essere efficaci e limitare davvero il potere, necessitano anche di meccanismi che permettono a chi governa di modificarle solo dopo aver raggiunto un ampio consenso. Nel dopoguerra si affermano quindi anche procedure nuove e più complesse per modificare le leggi costituzionali. Si tratta di iter differenti rispetto a quelli utili a modificare le leggi ordinarie e, ovviamente, più complessi. Le Costituzioni smettono in tal senso di essere “Costituzioni Flessibili” e si trasformano in “Costituzioni Rigide” le cui norme e i cui principi hanno la meglio su tutte le altre leggi dello Stato e possono essere modificate solo tramite procedure rafforzate.
Le linee di sviluppo descritte in precedenza, da Costituzioni brevi e flessibili a Costituzioni lunghe e rigide, accomunano molti paesi europei tra cui l’Italia.
Lo Statuto Albertino e la Costituzione del 1948
La prima Costituzione conosciuta dall’Italia è stata lo Statuto Albertino emanato nel 1848. Lo Statuto Albertino era stato adottato dal Regno di Sardegna ma, dopo l’unità d’Italia del 1861, è stato esteso all’intero territorio nazionale. Si tratta ovviamente di una Costituzione breve e flessibile rimasta in vigore per 100 anni e sostituita solo dalla Costituzione Repubblicana del 1948.
Viste le sue caratteristiche di brevità e flessibilità lo Statuto non si è rivelato in grado di arginare l’ascesa del Fascismo pertanto, dopo la caduta del regime, si è subito provveduto a sostituirlo. Le tappe salienti che hanno portato all’avvento della Costituzione Repubblicana del 1948 sono le seguenti:
- 25 Aprile 1945: L’intero territorio italiano viene liberato dall’occupazione tedesca;
- 2 Giugno 1946: Gli italiani sono chiamati a votare al “Referendum Istituzionale” per scegliere tra la forma di Stato monarchica e quella Repubblicana. Contestualmente a questa prima votazione agli Italiani è consegnata anche una seconda scheda per eleggere i membri dell’Assemblea Costituente cioè dell’organo che avrebbe provveduto a redigere la nuova carta costituzionale. Per la prima volta dall’Unità d’Italia anche le donne partecipano a questo due votazioni.
- 25 giugno del 1946: L’Assemblea Costituente si insedia e i suoi 556 membri iniziano a lavorare alla nuova Carta Fondamentale.
- 22 Dicembre 1947: L’Assemblea Costituente approva la nuova Costituzione repubblicana.
- 27 Dicembre 1947: il Capo di Stato provvisorio Enrico De Nicola promulga la Costituzione che viene quindi pubblicata su Gazzetta Ufficiale.
- 1 Gennaio 1948: La Costituzione Repubblicana entra in vigore.